Coxalgia anca: referto atro-RMN

Buongiorno, sono un (ex)podista 48.enne che da un anno soffro di un forte dolore all'anca sx (lateralmente). Nei primi mesi la diagnosi è stata di borsite troncaterica curata prima con infiltrazioni e poi con laser ad alta potenza. Il dolore continua a persistere ed ho dolore soprattutto alzandomi dopo essere stato molto tempo seduto. Dopo vari esami, mi è stata prescritta un'artro-RMN (almeno per escludere il FAI, che dalle RX non appariva). Nel seguito il referto della artro-RMN.
"Non si osservano lesioni focali intraspongiose dei femori prossimali da riferire ad Algodistrofia o ad Osteonecrosi. Non lesioni focali con significato eteroplasico dei femori e delle ossa del bacino. Coxavalga bilaterale. Non si apprezzano deformazione della testa femorale sinistra. Il cercine glenoideo appare assottigliato ma non interrotto. Si segnala usura uniforme del rivestimento condrale delle superfici articolari contrapposte da modesti fenomeni artrosici coxofemorali".
In attesa di una visita specialistica (il problema è trovarlo specializzato in anca...) chiedevo un vostro parere su cosa possa essere la causa di tutti questi problemi, come affrontarli (giuste terapie) e se un giorno potrò mai tornare a fare attività sportiva.
Grazie di tutto e buona giornata
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore, lei ha una comune e banale coxartrosi dell'anca sinistra, tra l'altro modesta, ed ha bisogno di uno specialista ortopedico, non certo di un " particolare " chirurgo dell'anca come drammatizza lei.
L'ansia porta spesso a cercare il supersuperfluo; per esempio e per tranquillizzarla ulterioremnet : <<< non occore il perfezionato della tabellina del numero 1 o 5 o 8 per fare un conto o una operazione di matematica; un professore di matematica è piu' che sufficiente. >>>
Non occorre veramente senso " coriandolizzare" " suiddividere in tanti rivoli" ogni patologia.
Nè lei deve essere operato, nè tutte le artrosi si operano!! nè a 48 anni, e poi qualsiasi ortopedico conosce bene l'articolazione coxo femorale, quindi puo' essere ben seguito!
Bisogna valutare bene gli esami radiografici, le TC ecc.ecc. e fare un corretto e approfondito esame clinico delle sue anche e della sua deambulazione.
Con adeguata e completa fisiochineiterapia, con saltuaria terapia farmacologica solo al bisogno estremo, adeguati ed idonei comportamenti di vita lei stara' senz'altro bene.
Mantenendo la sua anca sin. artrosica a lungo in condizioni di validità funzionale, pur con una patologia artrosica.
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, grazie per il suo rapido e cortese riscontro. Faccio un aggiornamento e pongo nuovi quesiti di validità generale (che possono interessare anche atri in stessa situazione). Ho portato il referto a 2 ortopedici (a loro volta diversi dai 2 che mi avevano prescritto la artro-RMN): la risposta per tutti è di "Conflitto Femoro Acetabolare" anche se ognuno ha viste diverse (gli ultimi 2 parlano di "evidente conflitto misto" e "lieve impingement di tipo CAM"). Il problema sarebbe risolvibile con intervento in artroscopia che però nessuno di loro farebbe e mi dovrei rivolgere a centri specializzati, lontani da casa.
Arrivo alle domande:
1) E' quindi possibile soffrire di FAI anche se non vi sono evidenze oggettive (RX e artro-RMN)?
2) se su 4 ortopedici non c'è una coerenza di "vedute" sulla posizione del conflitto, un intervento chirurgico è veramente la soluzione?
3) un intervento in artroscopia (risultato incerto, lunga riabilitazione) è davvero preferibile ad una protesi (durata limitata, ma risultato certo e recupero più rapido)?
grazie ancora per la vostra disponibilità