Un dolore che parte dalla zona lombale

Salve...mio padre da circa un anno che soffre di un dolore che parte dalla zona lombale a scendere,giù, lungo la gamba ,il nostro ortopedico gli ha diagnosticato l'infiammazione del nervo sciatico e gli ha prescritto delle punture, il bentelan fiale e il dobetin 5000 sempre fiale, con il tordal gocce (20 gocce per due volte al giorno)più la protezione dello stomaco,dopo una settimana di trattamento non si è visto nessun miglioramento, successivamente l'ortopedico ha ritenuto opportuno cambiargli la cura con Airtal 100 mg compresse una al dì più il dobetin 5000 fiale sempre una al dì, ma anche questa cura non ha prodotto nessun miglioramento, e l'ortopedico ha così richiesto una risonanza magnetica, in quanto l'ultima risale a 02/01/07 e il referto cita testualmente:" i dischi intersomatici L3-L4 ed L4-L5 sono ridotti di spessore nettamente protrusi posteriormente, con impronta sulla superficie anteriore del sacco durale. Discreta protrusione discale posteriore mediana anche in L2-L3. Aumento della rappresentazione del tessuto cellulo-adiposo peridurale al passaggio lombo-sacrale. nella norma le dimensioni del canale vertebrale.Regolare il segnale del cono midollare." ecco volevo sapere che cosa è consigliabile fare...grazie per l'attenzione.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora per suo padre è necessario un completamento delle terapie sia farmacologiche che sopratutto di fisiochinesiterapia.
Si affidi ad un fisiatra per il programma di fisiochinesiterapia mirata e specifica e per la ginnastica di attivazione del rachide.
Da quanto si evidenzia nei referti rmn non vi sono gli estremi di una trattamento chirugico, per cui esegua della terapia farmacologica ed intensa e completa fisiochinesiterapia.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve...in data 20-01-2009 mio padre ha eseguito una nuova risonanza magnetica, che gli era stata richiesta dal medico per vedere se c'era bisogno di un intervento chirurgico...la risonanza dice:Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesate in T1 Spin-Echo e T2 FAST) ed assiali. I diametri sagittali del canale e del sacco durale sono regolari; normale la morfologia del cono midollare e delle radici della cauda equina che decorrono regolarmente addossate alla parete posteriore del sacco durale. Alterazioni degenerative disco- somatiche in L2-L3,L3-L4 ed L4-L5. In L2-L3 piccola ernia discale mediana e paramediana destra che impronta il sacco durale e lambisce la porzione prossimale della tasca radicolare L3 di destra. In L3-L4 il disco è erniato posteriormente ad ampio raggio con prevalenza a destra dove impegna la parte bassa del forame di coniugazione di questo lato e comprime la porzione prossimale della tasca radicolare L4 di destra. In L4-L5 ulteriore profusione discale posteriore, ad ampio raggio, complicata da piccola ernia preforaminale sinistra che impegna la porzione prossimale della tasca radicolare L5 omolaterale. Ridotta lordosi fisiologica.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Come vede gentile signora il referto rmn rispetto a due anni addietro è diverso, adesso parla di e rnoa discale ; per cui è necessario un consulto ortopedico approfondito ed accurato, oltre ad una valutazione attenta della rmn ed un esame elettromiografico agli arti inferiori per valutare se vi è effettivamente un'ernia discale o delle protrusioni discali , e poi esaminare se tale ernia discale provoca dei deficit neurologici periferici o meno.
Solo dopo si potrà stabilire che tipo di percorso terapeutico eseguire, se chirugico da far eseguire da un chirurgo ortopedico o neurochirurgo o farmacologico e fisiochinesiterapico affidandosi allo Specialista Ortopedico ed al Fisiatra.
Cordiali saluti