Dolori ginocchio sx

Ringrazio fin da ora tutti i medici che mi aiuteranno a risolvere il mio problema al ginocchio sx o quantomeno ad orientarmi nella giusta direzione. Grazie per esservi messi a disposizione degli altri in questo splendido modo. Fino a luglio 2008 ho praticato running con sedute di allenamento di almeno 3 volte a settimana. Ho partecipato anche a qualche gara della distanza di 21 km. Purtroppo alla fine di luglio 2008 un'infezione acuta da citomegalovirus mi ha costretto a star fermo fino ai primi di novembre 2008 con uno stop totale di 3 mesi. Quando dunque a novembre ho ripreso a correre, la voglia di ricominciare la dove mi ero fermato, mi ha portato a strafare effettuando sedute di allenamento che andavano oltre le mie reali possibilità del momento. Ho effettuato non più di 7-8 allenamenti arrivando a percorrere almeno 11 km per seduta. Da subito ho avvertito, il giorno seguente l'allenamento, dei dolori al ginocchio sx che però scomparivano durante l'allenamento successivo. Ingenuamente attribuivo ad acido lattico la causa dei dolori che, ahimè, erano sempre più intensi. Dopo pochi giorni, quindi intorno al 20 novembre, ho dovuto interrompere gli allenamenti in quanto accusavo un forte dolore al ginocchio sx che partiva dalla zona posteriore e si irradiava fino a quella laterale anteriore. Ho pertanto eseguito autonomamente una RM che testualmente recita:
"Indagine RM effettuata mediante utilizzo di acquisizioni secondo piani sagittali, assiali e coronali, con tecnica SE-TSE-GE, pesata in T1-T2.
Regolarità dei rapporti articolari femoro-tibiali e femoro-rotulei.
Presenza falda di versamento endoarticolare in corrispondenza del comparto anteriore, a livello del recesso del quadricipite.
Normale rappresentazione dei legamenti crociati anteriore e posteriore, di regolare spessore, decorso ed intensità del segnale.
A livello meniscale si apprezza alterazione dell'intensità di segnale del corno posteriore del menisco mediale, verosimilmente di natura post-traumatica pregressa; normale morfologia del menisco controlaterale.
Ispessimento del collaterale laterale, con regolare inserzione nelle sedi condiloidee femoro-tibiali.
Presenza di formazione cistica tipo Baker in corrispondenza del cavo popliteo.
Regolare spessore ed intensità del segnale del tendine rotuleo.
Sfumata alterazione dell'intensità di segnale della cortico-spongiosa del versante articolare del condilo femorale interno, di significato algodistrofico".
All'inizio di dicembre ho fatto vedere le lastre e il referto ad un ortopedico che mi ha prescritto:
1) stop totale di 3 mesi
2) antinfiammatorio per le prime 2 settimane
3) nuova RM al termine dei 3 mesi possibilmente nello stesso centro dove ho effettuato la prima
4) visita finale dopo aver fatto le cose precedenti.
Devo dire che ad oggi lo stop forzato mi ha fatto passare quasi del tutto i dolori sopra descritti.
Vorrei pertanto conoscere un vostro parere illuminato in merito alla terapia prescrittami e se mi consigliate di fare altro che non mi è stato suggerito.
In particolare, poichè da quanto vi ho descritto in precedenza è dalla fine di luglio che sono totalmente fermo (tranne ahimè la parentesi di allenamento di novembre 2008 che mi ha generato questi problemi), vorrei sapere, considerato che non ce la faccio più a star fermo (sono ingrassato ben 4 Kg. da luglio!), se posso già oggi ricominciare a fare gradatamente un pò di sport come ad es. andare in MTB o esercizi ginnici per le gambe per mantenere un minimo di tono muscolare.
Infine, pur consapevole dei limiti di una diagnosi a distanza, i miei problemi al ginocchio possono essere secondo voi la causa di un errato appoggio del piede sx e quindi in generale attribuibile ad un problema di postura? Se così fosse è indicato un esame su pedana baropodometrica?
Sono realmente grato a quanti tra i medici iscritti mi aiuteranno a riprendere a correre.
Grazie

Angelo M.
[#1]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50 10
Gentile Utente
Direi che Le conviene riprendere la vita che aveva prima dello stop perchè se il problema è risolto allora non avrà più dolori se invece i dolori si ripresenteranno varrà la pena pensare ad un intervento di artroscopia per regolarizzare il menisco che probabilmente è rotto.
Per quanto riguarda i problemi di postura andrebbero valutati clinicamente ma normalmente non sono causa di rottura di menischi per cui escluderei questi come causa principale.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dr. Mattei,
la ringrazio per la celere risposta che mi ha dato e approfitto ancora della sua competente professionalità e disponibilità per chiederle un'ulteriore informazione.
Lei mi consiglia di riprendere la vita che avevo prima dello stop. Il che vuol significare riprendere a correre, in quanto, tranne lo stop sportivo, per il resto non ho adottato altre restrizioni.
Considerato che sono 6 i mesi di inattività sportiva totale è il caso che esegua degli esercizi ginnici per rinforzare il tono muscolare prima di una ripresa graduale della corsa? Se come presumo dovesse essere così potrebbe darmi qualche suggerimento in merito?
Grazie mille.
Cordiali saluti

Angelo M.


[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Un ulteriore ringraziamento dottore a lei per il suo consulto e ringrazio tutto lo staff e i medici di Medicitalia.
Sono contento di aver trovato uno specialista diponibile e gentile quanto Lei.
Resto in attesa dei suoi ulteriori preziosi suggerimenti. Le farò sapere, se desidera, come si evolverà la mia situazione.
[#4]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50 10
Naturalmente la risposta è sì!
Deve fare una adeguata preparazione.
In genere io consiglio ginnastica in acqua (può andare bene il semolice nuoto evitando lo stile rana) oppure potenziamenti fatti in palestra (con macchine specifiche per i muscoli della coscia sia estensori che flessori).
Non dovrebbe essere fatto il tapis roulant ne la pressa perlomeno nelle prime fasi.
Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Non ho parole per ringraziarla adeguatamente!
Applicherò immediatamente i suoi consigli.
Spero di darle buone notizie.
Grazie ancora per la genitilezza e professionalità.