Riduzione spazio intersomatico l5 s1

uomo peso 78 kg x 1, 68 cm, 41 anni.

All'età di 18 anni mi è stato riscontrato una riduzione dello spazio intersomatico l5-s1 congenita, curata a suo tempo come colpo della strega salvo ulteriori accertamenti che hanno evidenziato questa riduzione.

Negli anni curata con Muscoril + Feldene stessa siringa 2 volte al giorno.

Ora è da più di un mese che il dolore non vuol proprio passare. . . il medico di base mi ha prescritto Bentelan 4mg in associazione a Muscoril per 3 giorni, (1 volta al giorno) dicendo ci vediamo dopo le ferie.
nelle settimane scorse h assunto Tachipirina 1000, Ipubroifene 400mg, Codamol. . . tutto sempre prescritto dal mio medico e senza risultati se non un leggero miglioramento passeggero.

Con oggi sono 3 giorni di bentelan 4mg ma il dolore non passa per nulla, non riesco a stare seduto, coricato o alzato, non dormo più.

Modifica: dimenticavo di dire che il dolore si irradia alla gamba destra, come la sensazione che mi tiri il nervo che dalla zona dolorante finisce nella gamba destra ... la gamba non fa male solo un malessere (non so come spiegarlo).



Vorrei sostituire il Muscoril con Artrosilene. . . secondo la voi è possibile o cosa consgiliate.

Mi sento morire dal dolore per quanto è forte, non posso aspettare il rientro del Medico di Base.

Grazie a chi può rispondere
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Dr. Vittorio Scipione Radiologo, Otorinolaringoiatra 803 67
Caro Amico,
dopo tante,molteplici e forse in parte inutili terapie da Lei assunte,carichi terapeutici di ogni genere che temo abbiano creato più confusione che beneficio,ritengo sarebbe opportuno "affidarsi" alla Diagnostica per Immagini e capire il perchè di questa sintomatologia recidivante e per farlo bisogna osservare con attenzione le strutture anatomiche,sedi che se alterate patologicamente sono responsabili ad esempio di una sintomatologia quale quella da Lei denunciata.
Nel caso Le consiglio di eseguire:
-RX RACHIDE LOMBO-SACRALE
-RM RACHIDE LOMBO-SACRALE o TC (se ha problemi di claustrofobia)
dopo di chè si metta nelle mani competenti di un Neurochirurgo,che Le proporrà una terapia certamente diversa da quelle ad oggi da Lei assunte.
In conclusione bisogna capire "dove e perchè sono insorti i Suoi problemi"

Arrivederci

Dr.Vittorio Scipione