Protesi anca e tatuaggio sopracciglia

Salve, ho un problema di artrosi avanzata ad un'anca, per il quale tutti gli specialisti mi hanno indicato la protesi totale come unica soluzione.
Ormai il dolore e le limitazioni sono alte, per cui a breve ho intenzione di decidere a quale chirurgo affidarmi e procedere con l'intervento.
So che uno dei maggiori rischi è quello delle infezioni, ma solo ora ho letto che questo rischio può nascondersi anche dietro ai tatuaggi, e non ne avevo la minima idea.


Avendo praticamente perso le sopracciglia, da alcuni anni ricorro ogni 6 - 8 mesi al tatuaggio semi-permanente delle sopracciglia presso uno studio in cui mi trovo molto bene e grazie al quale ho ritrovato un pò di sicurezza e serenità nel guardarmi allo specchio.
Non ne ho mai parlato agli ortopedici, perchè non pensavo ci fossero controindicazioni, ma ora mi chiedo: una volta fatta la protesi d'anca, dovrò veramente rinunciare al periodico trucco delle sopracciglia perchè potrebbe essere fonte di infezione?
Mi rattristerebbe molto perdere il sorriso nel guardarmi allo specchio, e in attesa di scegliere il chirurgo e fare personalmente queste domande, volevo un vostro parere informale.


Grazie, spero possiate tranquillizzarmi e che con le opportune precauzioni, le due cose possano coesistere.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

Lei è troppo giovane sia per perdere il sorriso guardandosi allo specchio, sia per perdere il sorriso dopo aver praticato il Suo sport preferito o semplicemente dopo una passeggiata!
Pertanto mi unisco al coro dei colleghi: se effettivamente vi è un'indicazione protesica netta, non indugi. Vedrà che sarà contenta di averlo fatto.
Detto questo, non dovrà neppure rinunciare ai Suoi trattamenti estetici: naturalmente dovrà informare l'ortopedico delle Sue intenzioni, rivolgersi a studi di tatuatori affidabili e certificati che rispettino le più scrupolose norme di antisepsi. Dovrà inoltre evitare di farsi tatuare nelle settimane o nei mesi prossimi all'intervento, e in alcuni casi potrebbe essere necessaria una profilassi antibitica. Le consiglio di rivolgersi allo specialista che Lei avrà scelto e di porgli direttamente le domande che la preoccupano.

Mi permetto inoltre di raccomandarLe di affidarsi NON ad un ortopedico generalista, per quanto bravo sia. La Sua giovane età impone attenzioni e tecnologie da parte di un chirurgo che si occupi specificamente di chirurgia dell'anca. Le consiglio vivamente di leggere questi due articoli informativi, uno sulla protesi d'anca nel paziente giovane ed uno sulle cosiddette "tecniche mini invasive", che potranno esserLe d'aiuto nel comprendere quali sono pi punti più importanti da prendere in considerazione nel Suo caso.

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html

https://www.medicitalia.it/salute/ortopedia/238-protesi-anca-mininvasiva.html

Cordiali saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Dottor Caldarella, la ringrazio infinitamente per la sua risposta e anche per la sensibilità nel capire questo mio disagio estetico, è un grande sollievo sapere che ci sarà la possibilità di riprendere a camminare senza dolore continuando ad utilizzare il trucco semi-permanente. Posso chiederle, quando parla di settimane o mesi, indicativamente di quanti mesi intende e se l'attesa precauzionale in genere riguarda solo il periodo post operatorio o se è altrettanto lunga anche nel periodo precedente all'operazione?

Devo ammettere che sto indugiando, sopportando tanti problemi, sia per paura delle complicazioni, sia perchè ho molta confusione avendo sentito pareri discordanti, in primis su quanto attendere vista la mia età. Sui materiali mi hanno menzionato quasi solo la ceramica, mentre c'è chi mi ha proposto lo stelo corto e chi al contrario lo ha sconsigliato per mancanza di statistiche a lungo termine. Lei quindi mi pare di capire che, se ci sono le condizioni, sia favorevole allo stelo corto, giusto?

Ho letto i suoi articoli e ci sono diversi aspetti che non conoscevo, come la mini invasività (avevo chiesto informazioni riguardo al tipo di accesso ma ingenuamente credevo che incidesse solo sulla posizione della cicatrice). Grazie davvero per tutti questi spunti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentilissima,

vado con ordine.

1) non esiste un accordo universale sulle tempistiche. Si rivolga direttamente al Suo chirurgo. Io personalmente ai miei pazienti parlo di circa 6 mesi (3 prima e 3 dopo l'intervento)

2) assolutamente favorevole allo stelo corto, quando la scelta del paziente è consapevole. I vantaggi dello stelo corto sono un recupero lievemente più rapido ed una maggior facilità di revisione in caso di fallimento. Uno stelo classico, dopotutto, ha un recupero lievemente più lento ma un rischio di fallimento naturalmente inferiore. In ogni caso non tutti gli steli lunghi sono compatibili con le metodiche mini invasive, quindi è il caso di chiarire bene con il chirurgo operatore.

3) L'accesso è fondamentale. A mio avviso uno degli aspetti più importanti. La vita di una protesi, la sua qualità e la sua durata dipendono soprattutto dall'attenzione del chirurgo che effettua il primo impianto.

Cordiali saluti