Tendinopatia calcifica spalla

Gentili dottori,
mi scuso preventivamente per la lunghezza del quesito.
La scorsa settimana, dopo un paio di giorni di sforzi importanti, mi è comparso un dolore, via via sempre più violento, alla spalla destra (già sofferente al tendine sei anni fa, curata con efficacia con la posturale).
Dopo una notte di passione, sono andato al pronto soccorso, dove, tramite radiografia, hanno riscontrato la presenza di calcificazione, prescritto una risonanza e successiva visita ortopedica, e cinque giorni di Seractil 400.
Nei giorni successivi, il dolore è via via calato fin quasi a scomparire (rimane una "puntina" quando alzo il braccio lateralmente a 90 gradi con la mano rivolta verso il basso).
L'esito della successiva risonanza è stato questo:
"Non si documentano macroscopiche soluzione di continuo a carico della cuffia dei rotatori.
Tendine CLB in sede.

Presenza di modesta quota liquida nel recesso sinoviale anteriore.

Conservati i rapporti articolari.

Regolare lo spazio di scorrimento subacromiale.

Lieve disomogeneità strutturale della testa omerale per verosimili esiti.
Non evidenti lesioni osteo-strutturali focali in atto, rilevabili con la metodica.
"
Rincuorato, vado oggi dall'ortopedico, che tuttavia mi "gela".
Dopo la visita e una RX particolare (credo si chiami dinamica), mi dice che ho, appunto, una "bella calcificazione", e che dovrò scegliere se conviverci o sottopormi a intervento chirurgico.
La diagnosi scritta è "Entesopatia calcifica cuffia dei rotatori spalla destra".
Mi ha anche segnato una fisioterapia, sottolineandone però il poco senso rispetto alla diagnosi (parole testuali): esercizi di rinforzo, stretching, esercizi di tipo plicometrico, terapia di tipo antalgico/antiflogistico, ginnastica posturale.

Comprendo perfettamente che non possiate esprimere pareri sulla base di queste righe.
Di contro, immagino comprenderete che prima di sottopormi a un intervento vorrei togliermi diversi dubbi (essendo - e sbagliando, me ne rendo conto - un "cercatore" di notizie su internet): è peregrino pensare, prima dell'intervento, alle altre due terapie che ho letto fare in merito, e cioè le onde d'urto e il lavaggio?
Ho provato timidamente a chiedere al medico se esistano "terze vie" fra la chirurgia e il nulla, ma mi ha stoppato subito.

Grazie della pazienza e delle eventuali risposte a un quesito che, mi rendo conto, andrebbe posto in altra sede.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, considerando la sua giovane età e l'assenza di lesioni della cuffia dei rotatori, io le consiglierei di affrontare un primo step con onde d'urto per poi verificarne nel tempo i risultati. Se dovessero persistere disturbi, può sempre ricorrere all'atto chirurgico successivamente.
Ci tenga informati

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi