Post intervento malleolo

Salve, sono da poco uscito dall’ospedale per una frattura scomposta al malleolo peroneale.

Mi hanno operato e hanno inserito una placca con sei viti.
Purtroppo ho preso infezione ai tessuti molli e sono stato in ospedale circa 20 giorni.
Ora sono a casa e assumo antibiotico ancora per 7 giorni.

Tuttavia ho un problema, il piede prima era molto molto gonfio, ora dopo una terapia si è sgonfiato ma continua a gonfiarsi, a darsi rosso sul dorso e a farmi male ogni volta che lo tengo giù (senza toccare).

L’ortopedico in ospedale non mi ha detto di indossare alcuna calza.
Secondo voi invece dovrei indossarla?
E se si, solo ad un piede o anche all’altro?

Tra l’altro non ho nemmeno un tutore ma solo un cerotto sulla ferita, secondo loro infatti devo muovere il piede.

Grazie mille
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, il ritorno venoso del sangue dal piede avviene prevalentemente per azione della pompa muscolare che si attiva camminando. E' normale quindi che risentendo della forza di gravità e non potendo camminare correttamente noti che il piede si arrossi, si gonfi e senta dolore per la distensione dei tessuti. Per quanto riguarda la prescrizione di calze ed eventuale necessità di terapia antitrombotica, dipende dalla considerazione di fattori di rischio suoi personali che dovrebbe valutare con il suo medico di famiglia. In attesa, eviti di tenere la gamba "ciondoloni" usando sempre un appoggio di fronte a lei quando siede.
Cordialità

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Grazie mille dottore.
Io assumo eparina tutte le sera.
Per quanto riguarda la calza noto che anche solo mettendo una calza normale il gonfiore si attenua.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Bene, allora può essere sufficiente una calza "riposante" da indossare prima di alzarsi dal letto.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
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Grazie mille
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Dottore un ultima domanda.
Oltre il collo del piede e caviglia gonfia e legata, ho solo una parte del perone, saranno tipo 2/3 cm che mi fa male. Ma solo quella parte. Sia al tatto che non. E sono costretto a prendere oki.
Saranno le viti forse, le crede sia normale?
Sono passati 20 giorni ma ho solo dolore li, costantemente.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Si, può essere assolutamente normale che il dolore sia ancora presente. Quando tornerà per il controllo ortopedico e radiologico, lo riferisca al collega.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Dottore volevo farle una domanda.
Mi è stato detto di iniziare a caricare il piede ( sono passati 23 giorni).
Io non posso farlo. Se metto il piede giù dopo 2/3 minuti il piede si gonfia ancora di più, sento colore e si fa rosso. Inoltre il collo del piede è duro, sento come se ci fossero tiranti..non so spiegarlo.
Ma è normale avere questo gonfiore e calore se metto il piede giu? Come posso mai caricarlo?
Devo tornare a visita il 7 gennaio ma no so come comportarmi. Non ho buone sensazioni.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Il problema è il collo del piede, lato destro. Quando lo nuovo sento duro e la notte si fa talmente duro da avere quasi parestesi, cioè meno sensibilità a muovere dita e caviglia. È quella parte è ovviamente ancora gonfia. Questo è il problema mentre dove sono stato operato c’è solo dolore che va e viene e la ferita è pulita.
Il problema è il collo del piede lato destro, rigido. Non so se è una complicazione o può essere normale. Mi preoccupa il fatto che tende a peggiorare
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Ho parlato con mio zio, che in realtà che un oncologo.
Mi ha parlato di Algodiatrofia. Mi sono documentato un po’ e sinceramente penso proprio di averla sviluppata. Ho tutti i sintomi.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Mi sembra un po' prematuro ed esagerato pensare ora ad un algodistrofia. La sensazione di parestesie è dovuta alla compressione delle terminazioni sensitive per la distensione dei tessuti. La ripresa dei movimenti e del carico devono essere graduali, inizialmente carichi con 2 bastoni e sfiorando il terreno e successivamente mettendo gradualmente sempre più peso sul piede. Stia sereno, quando riprenderà a camminare si riattiverà la pompa muscolare con drenaggio dell'attuale gonfiore. Ci tenga informati
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Ho seguito il suo consiglio e ho iniziato ad appoggiare il piede a terra con le stampelle.
Purtroppo però dopo pochi minuti ho iniziato a sentire tipo aghi nel piede, rossore e gonfiore quasi a scoppiare e mi sono dovuto subito distendere ed alzare il piede. Le chiedo, non potrebbe essere un inizio di TPV? Come posso capire se sia normale o una TPV?
Scusi dottore, sicuramente le sembrerò ansioso..le giuro che non lo sono mai stato ma davvero non mi aspettavo un decorso cosi.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Inoltre dottore, non è una semplice parestesia. Cioè, non sento formicolio. Sento un durone sul collo del piede che la notte aumenta fino a bloccarlo ed addormentarlo totalmente. Non si gonfia ma è all’interno il problema. Come se all’interno ci fosse cemento. Col movimento migliora ma resta una parte sempre dura all’interno che va dall’articolazione fino a poco sotto le dita. Spero che col movimento e la riabilitazione passi
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
All'inizio è normale quello che lei riferisce, solo quando riprenderà il normale cammino si azionerà la "pompa muscolare" ed il sangue non ristagnerà più. Ma, sta usando la calza riposante? Va indossata prima di alzarsi dal letto al mattino!
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Uso una calza normale ma oggi la mia famiglia si recherà in farmacia a prendere la calza anti trombo.
Il problema è la notte però’.
Quella parte dura aumenta la notte fino ad addormentarlo...
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Cerchi di usare un rialzo di 5-10 cm sotto la rete del letto dalla parte dei piedi, per permettere un più rapido e maggior ritorno venoso. Auguri di buon anno
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dopo
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buon anno anche a lei dottore e grazie per le risposte che mi ha dato.