Coxartrosi anca sinistra
Mia madre 89 anni soffre di coxartrosi all'anca sinistra.
Ultima rx del 2019 diceva:"coxartrosi caratterizzati da aumento della densità dei tetti degli acetaboli sono altresi apprezzabili formazioni geodiche della testa del femore e significative osteofitosiche marginali".
Ad oggi il dolore quando carica il peso è diventato significativo rendendo complicata la mobilità.
I vari ortopedici interpellati sono discordanti su una operazione, un po' per l'età e un po'per un pregresso ictus avuto nel 2015 dal quale peraltro si è ripresa perfettamente.
Io non so cosa fare per aiutarla, spingerla verso un operazione spaventa anche me ma vederla tutti i giorni così è una pena.
Abbiamo provato con infiltrazioni di acido ialuronico ma l'efficacia è di breve durata.
Qualche consiglio?
Ultima rx del 2019 diceva:"coxartrosi caratterizzati da aumento della densità dei tetti degli acetaboli sono altresi apprezzabili formazioni geodiche della testa del femore e significative osteofitosiche marginali".
Ad oggi il dolore quando carica il peso è diventato significativo rendendo complicata la mobilità.
I vari ortopedici interpellati sono discordanti su una operazione, un po' per l'età e un po'per un pregresso ictus avuto nel 2015 dal quale peraltro si è ripresa perfettamente.
Io non so cosa fare per aiutarla, spingerla verso un operazione spaventa anche me ma vederla tutti i giorni così è una pena.
Abbiamo provato con infiltrazioni di acido ialuronico ma l'efficacia è di breve durata.
Qualche consiglio?
[#1]
Dr. Francesco Chiazzolla
Ortopedico, Medico dello sport
67 2
Buongiorno signora,
Purtroppo la capisco è un problema abbastanza comune, guardi sono chirurgo ma cerco sempre di bilanciare i costi/ benefici di un intervento. Innanzitutto spetta all anestesista assegnare il rischio dell’intervento, se ci da il nulla osta, la decisione passa alla famiglia. Io dico sempre quanto questa situazione dell’artosi , comporti un peggioramento della qualità di vita e se il paziente é deciso l’intervento si può fare cercando di essere più rapidi e meno invasivo possibile. Il mio esempio è che se sua madre si fratturasse l’anca ci sarebbero pochi dubbi e verrebbe operata, perchè non vi sono altre alternative, ecco che in questi casi considero la paziente con. Grave artrosi come se fosse una frattura. Spero di esserle stato di aiuto nella sua scelta.
Cordiali saluti
Purtroppo la capisco è un problema abbastanza comune, guardi sono chirurgo ma cerco sempre di bilanciare i costi/ benefici di un intervento. Innanzitutto spetta all anestesista assegnare il rischio dell’intervento, se ci da il nulla osta, la decisione passa alla famiglia. Io dico sempre quanto questa situazione dell’artosi , comporti un peggioramento della qualità di vita e se il paziente é deciso l’intervento si può fare cercando di essere più rapidi e meno invasivo possibile. Il mio esempio è che se sua madre si fratturasse l’anca ci sarebbero pochi dubbi e verrebbe operata, perchè non vi sono altre alternative, ecco che in questi casi considero la paziente con. Grave artrosi come se fosse una frattura. Spero di esserle stato di aiuto nella sua scelta.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Chiazzolla
[#2]
dopo
Utente
Il problema è appunto anche la paura che ha mia madre di non riuscire a superare l'intervento e anche il mio timore di conseguenza a spingerla. Quando senti pareri così contrastanti dagli ortopedici interpellati, ( il primario di ortopedia dell'ospedale della mia città mi ha detto che è come buttarsi da un grattacielo senza paracadute, 1 altro che se fosse sua madre farebbe l'intervento) , ti confondi un po'. Mia madre continua a sperare di trovare qualcuno che l'aiuti a sentire semplicemente meno male senza fare l'intervento. Non so se qualche fisiatra che movimentasse un po' l'anca potrebbe essere d'aiuto. È una situazione che mi sta stressando parecchio. C'è qualche trattamento che potrebbe aiutare?
[#3]
Dr. Francesco Chiazzolla
Ortopedico, Medico dello sport
67 2
Guardi, sarò onesto, se l’artrosi è grave non esistono trattamenti possibili per migliorare la condizione di sua mamma , se non quello della terapia del dolore, ma consiste nella somministrazione di farmaci antidolorifici di tipo oppiaceo, che come ben capisce servono a non far sentire dolore ma non di certo a migliorare il problema. Purtroppo l’anca di sua madre è da paragonare ad un pneumatico ormai da cambiare, il movimento e la deambulazione non fanno altro che farle sentire dolore e peggiorare la sintomatologia. Il mio consiglio è quello di affidarsi a chi le da più fiducia, non esiste il 100% in medicina, come le ho detto che soppesare i pro e contro di un intervento, sentendo anche un anestesista, per carpire realmente il rischio reale dell’intervento. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 17/05/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.