Cosa fare in caso di forte e debilitante dolore all’anca?

Salve, sono una ragazza di 19 anni e premetto che ho sempre avuto diversi problemi muscolari e articolari in quanto soffro di lassità dei legamenti e spesso mi ritrovo con diverse infiammazioni articolari, nonostante ciò pratico molto sport e ogni tanto mi capita di esagerare, costringendomi poi a dover staccare dallo sport e riposare per qualche settimana.
Il problema di cui chiedo consiglio è un dolore all’anca che ho da qualche anno e nonostante la varie visite mediche specialistiche, non mi hanno ancora saputa aiutare.
In pratica soffro spesso di questa forte infiammazione alle anche, soprattutto alla sinistra, che si irradia fino all’inguine, al gluteo, al trocantere e alla parte lombare della schiena.
Questo problema mi debilita così tanto da non poter neanche fare una passeggiata in tranquillità perché appena mi ritrovo su un percorso di montagna con discese e salite, si infiammano i trocanteri di entrambe le anche e sono molto doloranti anche al tatto.
Inizialmente, dopo la prima visita fisiatrica e diversi esami (risonanza magnetica alla schiena, e radiografia ed ecografia alle anche) risultati negativi, mi era stato comunicato che era un problema articolare irrisolvibile e che quindi avrei dovuto convivere con questa patologia.
In un secondo momento ho visitato un altro fisiatra e si è scoperto che alla base di questa infiammazione c’era la schiena e la mia postura errata.
Dopo qualche settimana di fisioterapia e aver cercato di sistemare la mia postura anche se senza risultati, visto che soffro un po’ di iperlordosi e scoliosi, non si è risolto niente.
Ora vorrei capire se questa è una patologia con cui dovrò convivere o è risolvibile in altro modo perché è un dolore davvero debilitante che si presenta sia quando pratico sport e sia quando non lo pratico, e purtroppo dura anche diverse settimane.
Grazie se mi risponderete
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
Cara utente,

può spiegare meglio quale sia stata la diagnosi dei colleghi?

Grazie
Cordiali Saluti,
Dott. Daniele Tradati

Regalami un minuto del tuo tempo come io ho fatto con te, valuta la qualità della riposta lasciando una recensione.Il modo migliore per dire grazie

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dopo
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
In realtà non c’è stata una vera e propria diagnosi scritta perché dopo la radiografia all’anca sinistra e alla schiena e l’ecografia inguinale, mi era stato semplicemente comunicato che avrei dovuto fare diverse sedute di fisioterapia e le avrei dovute ripetere ogni anno per un periodo di circa 30 giorni. Durante il periodo di fisioterapia sono stata visitata da un altro fisiatra in modo non ufficiale, in quanto non l’avevo richiesta, ma è stata necessaria vista la difficoltà nel risolvere il dolore. Da lì si è scoperto che avevo dolore anche al tatto nella parte lombare della schiena e quindi la fisioterapia si è concentrata principalmente in quel punto, ma nonostante tutto il dolore non si è mai attenuato.
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
La situazione è molto confusa e queste visite che si sovrappongono non aiutano a capire il problema. Andrebbe visitata e impostato un protocollo fisioterapico adeguato, oltre che eseguire una RMN dell'anca per esclduere un eventuale impingment femoroacetabolare o una lesione del labbro acetabolare.

Cordiali Saluti,
Dott. Daniele Tradati
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dopo
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Grazie per la sua attenzione, provvederò al più presto a prenotare una visita ortopedica, sperando che riesca a trovare il problema e la soluzione ad esso.
Ho un’altra domanda: se dovessi avere un conflitto femoro-acetabolare, l’intervento chirurgico astroscopico è obbligatorio, fortemente consigliato o, in casi lievi, è possibile risolvere con delle semplici sedute di fisioterapia?
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
Prima sempre riabilitazione poi eventuale intervento chirurgico
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dopo
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Ok, grazie mille per il suo aiuto!