Consulto ortopedico

Sono circa 6 mesi che mi è stata diagnosticata (ecografia e rnm) una tendinite ai tendini peronei.

Ho fatto tecarterapia, fisioterapia e assunto antinfiammatori per bocca.

Risultato?

La caviglia resta dolorante e faccio fatica a camminare piu di 10 minuti (sta succedendo ciò da circa una settimana).

L'ortopedico mi ha richiesto rnm.

Vi inoltro il referto: "Non si rilevano focolai edematosi di tipo contusivo a carico dell'impalcatura scheletrica.

Modesto versamento articolare, prevalente in sede antero e postero laterale.

Il legamento peroneo astragalo anteriore è assottigliato nel suo decorso, meno omogeneo e mal dissociabile all'inserzione distale, così come risulta assottigliato il tibio-peroneale anteriore, come da possibili postumi distrattivi.

Nei limiti di norma il legamento peroneo astragalo posteriore, il legamento deltoideo ed il legamento interosseo-astragalo-calcaneare.

Risulta difficoltosa la dissociabilitá del legamento peroneo-calcaneare.

Modesti segni di tenosinovite a carico dei tendini peroneali ed in parte del tibiale posteriore.

Nei limiti di norma il tendine d'Achille.

Lieve ispessimento dell'aponeurosi plantare in sede internazionale postero mediale calcaneare.

" Attendo un vostro parere
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Prof. Vittorio Gianni Zaffarana Ortopedico 27 5
Il suo caso e’ emblematico di moltissimi altri
Il punto chiave e’ il fatto che lei ha subito una lesione dei legamenti della caviglia ( peroneo astragalico anteriore ecc come citato nella rmn) per un trauma del passato
Il dolore e’ secondario a questo, essendo la caviglia instabile ( un po’ come quelli che si rompono i legamenti del ginocchio)
Se non ricostruisce i legamenti della caviglia non risolvera’ mai il problema

Prof. Vittorio Gianni Zaffarana

[#2]
dopo
Utente
Utente
Lei ritiene che sia necessario un intervento chirurgico?
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Prof. Vittorio Gianni Zaffarana Ortopedico 27 5
Direi che andrebbe valutata clinicamente la instabilità della caviglia ( instabilità antero-rotatoria esterna) e valutato cosa lei vuole da questa caviglia ( cioè che prestazioni vuole avere, fa sport ? che tipo ? la sua età? ecc ecc)
Valutato questo si puo' ipotizzare un trattamento fisioterapico mediante rinforzo dei peronei e recupero della propriocettività ( che comunque non portarà mai ad una stabilizzazione vera ma ad un compromesso piu' o meno accettabile) oppure un intervento ricostruttivo ( che riporta la situazione alla normalità-
Questa è una lesione tipica delle pallavoliste che dopo la "alzata" atterrano , spesso, sul piede della compagna di gioco.
L'intervento normalmente porta ad un ripristino della stabilità completa.
Tenga ancora presente che una instabilita' cronica prima o poi porta ad un danno delle cartilagini sia dell'estremo della tibia che, e soprattutto, dell'astragalo......ed allora il tutto diviene più complicato ovviamente.
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dopo
Utente
Utente
Grazie della sua rapida e dettagliata risposta. Ho 35 anni. Non pratico sport ma mi piace camminare tanto. Svolgo un lavoro in cui devo stare sempre in piedi e muovermi qua e la. Vorrei una caviglia che funzionasse bene
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Prof. Vittorio Gianni Zaffarana Ortopedico 27 5
Mi pare giusto
Direi di procedere come le ho suggerito