Frattura amielica del corpo vertebrale in l1 con conseguente avvallamento

In seguito ad un volo da circa 1.80/2 metri, con impatto assorbito principalmente dalla zona coccigea, ho riportato una frattura amielica del corpo vertebrale in l1 con avvallamento.
La compressione ha fatto perdere tra il 10% e il 15% circa dello spessore originario della vertebra (non ne sono sicuro al 100%).
L'avvallamento non era preoccupante ma nemmeno una sciocchezza, la prognosi è stata di 3 settimane a letto con la possibilità di alzarsi con busto lombare solo per i bisogni primari, alla fine di tale periodo altri 2 mesi di busto e la possibilità di rimettersi in piedi.
Dopo i raggi svolti alla sesta settimana dal trauma, la prognosi è cambiata in altri 20 giorni di busto e la possibilità di camminare.
Il medico che mi ha visitato mi ha rassicurato un recupero buono e che al sesto mese dal trauma avrei potuto riprendere ogni attività fisica (senza fisioterapia perché ho 20 anni e recupererò da solo stando alle sue parole) nonostante si potesse notare un leggerissimo schiacciamento ulteriore, dato sempre stando alle parole del medico da un assestamento non preoccupante.
Ora sono al secondo mese dal trauma e non ho particolari dolori neanche da sollecitazione esterna (piccoli colpi dati dalle dita del medico nella zona di l1).
Gli unici dolori che ho sono di intorpidimento o leggere fitte se sto troppo seduto o troppo in piedi.
La mia domanda è la seguente, è normale che la vertebra non riaquisti lo spessore?
Il fatto che rimanga schiacciata può comportare un recupero non totale delle attività pre traumatiche?
Nonostante il medico mi ha assicurato che non mi accorgeró neanche di avere la vertebra schiacciata mi preoccupa il fatto che, effettivamente sia e rimanga schiacciata.
Grazie in anticipo e complimenti per il sito, utilissimo.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Qualsiasi schiacciamento vertebrale non può in nessun modo né scomparire né ridursi, se non con procedimenti chirurgici. Nella migliore delle ipotesi può rimanere invariato, ma spesso tende a peggiorare. Non stia mai in piedi o seduto senza busto, che va messo e tolto da sdraiato. La rimozione definitiva del busto non sarà improvvisa ma graduale, e spesso occorre una riabilitazione perché l'uso protratto del busto indebolisce il tono muscolare, ma questo lo valuterà il suo ortopedico al momento. Delle conseguenze a distanza si può parlare a consolidazione avvenuta, tuttavia, se lo schiacciamento è contenuto, è molto probabile che potrà condurre una vita normale.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

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