Guadagno di millimetri di altezza tramite ginnastica posturale per selezione severa

Gentilissimi medici, un anno fa un’azienda interessata alle mie caratteristiche fisiche mi ha chiesto di partecipare a una selezione che però non ho passato per via dell’altezza.
Sono stato negli studi dalla mattina al tardo pomeriggio, mi hanno fatto 3 misure a distanza di diverse ore e mi hanno detto che risultava una media di 179, 55 cm e che non andava bene.
Sono molto categorici: sotto 180 cm non si passa, essendo l’altezza nominale minima che accettano 5 piedi e 11 pollici (180, 3 cm).
Il tecnico che misurò i parametri disse di fare qualche mese di esercizi posturali misurandomi circa 5 ore dopo essermi svegliato e riprovare la selezione, perché forse avrei acquistato i 4 o 5 millimetri mancanti.
Infatti l’altro difetto oltre l’altezza è la mia cattiva postura, con una curva cifotica un po’ accentuata.
Questo difetto per loro era accettabile perché lo riesco a mascherare con opportune posizioni e lievi sforzi, ma sulla statura non perdonano, sorvolano sul millimetro per ovvie ragioni casuali (considerano un 179, 9 come un 180).
Mi dissero che ero tra quelli che sarebbero stati richiamati.
Ero a un passo da un ottimo contratto e ben pagato mentre resto ancora con una laurea che in Italia equivale a uno strappo di carta igienica.
L’azienda mi ha rispedito l’invito e vorrei ritentare la selezione, ma non voglio perdere tempo con esercizi inutili.
Non so quanto ne sapesse il tecnico e ho visto in rete che si dice che la ginnastica posturale può avere benefici anche per la statura, ma non vedo molti dati.
Si parla addirittura di centimetri ma a me serve solo mezzo centimetro.
È possibile per un uomo di 25 anni e con postura imperfetta guadagnare 4 o 5 millimetri con la posturale?
Il tecnico che mi misurò l’altezza fece di tutto per ottenere il massimo, mi ficcò anche le dita nella pancia.
Se con l’aiuto del tecnico io riesco a stendermi al massimo, la posturale a che serve se non a mantenere naturalmente la statura che ora raggiungo solo sotto sforzo o con l’aiuto del tecnico?
A me anche mezzo centimetro sembra tanto! Vorrei ritentare la selezione ma non vorrei perdere tempo con esercizi inutili e neppure vorrei buttare altri soldi e stress per viaggio e pernotto, se non esiste un modo per alzarsi di quei millimetri, non mi metto in treno o in aereo.
Cerco una risposta competente e davvero aggiornata.
Grazie per la vostra attenzione!
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
Gentilissimo,

senza dubbio una postura cifotica può ridurre leggermente l'altezza misurata. Vorrei inoltre ricordarle che la sua altezza totale è data anche dalla somma dei singoli dischi intervertebrali presenti all'interno della colonna vertebrale. Questi dischi presentano delle caratteristiche viscoelastiche, di conseguenza se sottoposti a carichi tendono a diminuire di spessore, e riacquistano la loro altezza precedente quando non caricati. È per questo che se ci misuriamo la mattina siamo leggermente più alti che nelle ore pomeridiane o serali. Almeno questo è ritenuto vero da un buon numero di autori. Quindi le consiglio di continuare con la ginnastica posturale in atto, magari se fosse possibile potrebbe provare a stare per lungo tempo in posizione sdraiata Prima di effettuare la visita, se non programmare la stessa nella mattina poco dopo il risveglio. In questo modo potrebbe massimizzare anche l'altezza dei dischi intervertebrali e guadagnare qualcosina.

Cordiali saluti
Dott. Daniele Tradati

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dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Dottore grazie doppiamente per la gentilezza e la professionalità, perché questo shrinkage giornaliero è un tema ultrasettoriale, forse perché su piano sanitario è poco importante e sulle indagini demologiche gli orari diversi di rilevamento comportano errori compensati statisticamente o comunque poco importanti. Ma se a livello sanitario non sono un problema, possono diventarlo per la carriera. Purtroppo durante la selezione sono sotto controllo: appena arrivo mi fanno fare esercizi per caricare i dischi come dopo essere stato sdraiato per 8 ore, poi mi misurano in 3 orari diversi della giornata, tra foto, interviste ecc, facendo in modo che io sia sempre in piedi fermo o in moto, o seduto, e non caricandomi di pesi. Siccome il tecnico mi disse di usare come riferimento per controllare il guadagno di millimetri la misura 5 ore dopo essermi alzato, deduco che la media che loro fanno coincide con l'altezza dopo 5 ore, ma grossolanamente (altrimenti loro non farebbero comunque 3 misure). Più o meno ci starebbe che la misura non è in mezzo alla giornata, perché il calo non è lineare avviene soprattutto nelle prime ore. L'altezza media è più vicina all'altezza minima che alla massima.
Quindi mi resta solo la posturale. Per questo, gentile dottore, ho bisogno di sapere dove mi imbarco, perché ho sentito sull'argomento affermazioni inverosimili per uno che non conosce la medicina ma che ha un idea della meccanica delle cose, delle forze e delle geometrie in gioco, e ciò anche da operatori bravi, ma evidementemente poco "scientifici". Ho bisogno di dati iniziali per poter discernere il vero dal falso e per poter scegliere il percorso. Perciò le chiedo: se il tecnico cerca di ottenere il massimo della mia altezza in fase di misura, come fa la posturale ad aggiungere anche solo qualche millimetro? Da ignorante, penso solo a due possibilità: 1. il tecnico non riesce a ottenere il miglior allineamento delle strutture, perché ci sono delle risposte incontrollabili e istantanee con cui compenso erroneamente le forze applicate. il tecnico fa quel che può ma non può correggere un assetto dinamico molto sensibile e fossilizzato. La posturale quindi agirebbe sulle giuste tensioni. 2. La posturale col tempo deforma leggermente strutture rigide o poco elastiche come ossa o cartilagini, cosa che a senso trovo molto improbabile.
La prego, mi risponda almeno su questo piano molto generale, per me è sufficiente per capire a chi affidarmi senza perdere tempo e farmi male. Grazie!
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
Difficile domanda, la ginnastica posturale permette anche attraverso lo stretching di allungare delle catene muscolari in modo tale da far sì che le strutture molli non riducano le massime escursioni articolari. Questo sarebbe il razionale nel suo caso
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dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Chiarissimo. Grazie.
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 211 20
Ho seguito, incuriosito, la sua richiesta, perché non strettamente medica, cioè finalizzata a risolvere un problema di salute, ma un'opportunità di lavoro.
Ora le corrette osservazioni fatte dal collega, sulla misurazione in ore diverse della giornata, non sono applicabili nel suo caso, dato le modalità della stessa.
L'unico modo per cercare di "alzarsi" è quello di rettilinizzare il rachide, riducendo le curve, lombare e dorsale.
Nel processo evolutivo, che portò quel primati nostri antenati a diventare Homo Erectus, vi fu la formazione della lordosi lombare, determinata essenzialmente dai muscoli Ileo-psoas, che ancorano, anteriormente, il rachide lombare ai femori, inserendosi sul piccolo trocantere, come la corda di un arco.
I quadrupedi, ma anche i bimbi, all'esordio della marcia, non hanno la lordosi lombare.
I nostri cuccioli la compensano con una moderata flessione delle anche e delle ginocchia.
Da questo ritengo che lo sforzo massimo debba essere fatto con esercizi di allungamento di questi muscoli.
Altra cosa utile da sapere è che il piccolo trocantere è una tuberosità posta medialmente e posteriormente sui femori.
Quindi, in teoria, una misurazione con gli arti inf. extraruotati, potrebbe aiutare la detensione di tali muscoli e quindi ridurre la lordosi lombare.
Chiaramente quanto su esposto è teoria, anche se razionale, non avendo mai dovuto affrontare, in ambito medico, tale necessità, tuttavia mi sembrano i presupposti su cui può provare a lavorare per "rubare" i millimetri che le servono.
Ne parli con il suo preparatore atletico, sui risultati posso solo garantirle la mia curiosità!

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

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dopo
Attivo dal 2020 al 2021
Ex utente
Grazie dott Pelilli, gentilissimo e professionale anche lei. Mi farebbe piacere informarla sui risultati.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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