Otomicosi

Salve a tutti i dottori.
Scrivo per chiedere più di un parere sulla mia situazione. Soffro da quasi 5 anni di otiti esterne, medie e otomicosi bilaterali. Tutto ha inizio con una otomicosi all'orecchio dx nel periodo di settembre del 2002 curata con antimicotici locali (pevaryl latte) e per via orale. Dopo qualche settimana il disturbo si ripresenta questa volta all'orecchio sx e senza visita lo stesso otorino mi consiglia di ripetere la terapia, ma qualcosa va storto e mi ritrovo al pronto soccorso con l'orecchio sx gonfio con croste e pus maleodorante che fuoriesce di continuo (scusate se non utilizzo il linguaggio specifico). Qui il dolore acuto viene placato con una flebo di antidolorifico e comincio la terapia con bentelan e augmentin. In questa occasione l'orecchio era talmente gonfio da non permettere all'otorino dell'ospedale di fare una giusta diagnosi. Ad ogni modo il dolore cessa e il gonfiore sparisce così da farmi credere che il problema sia stato risolto. Ma dopo qualche mese (marzo 2003) ricompare l'otomicosi che viene questa volta curata con medicazioni locali in studio otorino per due settimane. Eseguo il primo tampone auricolare con ricerca di streptococco che però dà esito negativo.
La situazione sembra essersi risolta a parte qualche sensazione di orecchio otturato curato il più delle volte dal medico di base con gocce di localyn oto. Nel marzo 2004 decido di consultare un altro otorino per una visita anche se non si erano ancora presentati dolori né gonfiore. In questo caso la diagnosi è "presenza di eczema del CUE al momento risolta". Terapia: altozone. Nell'ottobre 2004 il problema si ripresenta con gli stessi sintomi ma sicuramente più forti e insopportabili. La diagnosi è incerta in quanto l'orecchio dx era troppo gonfio e pieno di liquido. La terapia è vasosterone oto e augmentin. Dopo una settimana il dolore aumenta invece che diminuire e questo mi spinge a consultare un altro otorino che diagnostica "otite esterna acuta" questa volta a dx. Terapia: ketec, naprosyn, assocort per 10 gg. Dopo 10 gg l'emergenza non era ancora rientrata quindi si è optato per sei siringhe di rocefin e il problema si è risolto. A luglio 2007 decido di prenotare una visita dall'otorino per scrupolo anche se già da qualche mese sentivo ovattato a volte al dx a volte al sx. Diagnosi: otite esterna bilaterale. L'orecchio sinistro però aveva sviluppato una così grande quantità di cerume misto a pelle e acqua che non era stato possibile vedere che l'otite non era solo esterna, ma media. Dopo due settimane comunque il problema si è risolto. Siamo a ottobre 2007 e da due settimane ho un otomicosi all'orecchio dx, il tampone auricolare ha finalmente dato risultato: aspergillus niger. è sorto però un problema: l'operazione del prelievo è stata traumatica tanto da comportarmi la fuoriuscita di sangue dall'orecchio per diversi minuti. Ora sto eseguendo degli impacchi con acqua borica al 3% trosyd e duflucan. Mi sento però tutta indolenzita: il collo, la nuca, il petto e la parte superiore della schiena.
Ora dopo avervi esposto il quadro clinico vi chiedo un parere:
i lavaggi con acqua borica portano questi disturbi a collo e petto?;
perché da otomicosi è diventata otite esterna e poi otite media in momenti differenti e in entrambe le orecchie?;
come posso prevenire queste micosi?;
quali altre analisi sarebbero indicate per riuscire ad aver maggiori informazioni?

Vi ringrazio per la pazienza e sottolineo che sono comunque in cura da un ottimo otorino già da luglio scorso. Avere però un secondo parere è sempre meglio.

Distinti saluti
[#1]
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9 26
Le lavande auricolari non provocano algie irradiate cervicali nè toraciche.
L'otite esterna può esser stata causata da una sovrapposizione batterica secondaria alla sofferenza del condotto uditivo esterno.
Per prevenire le otomicosi non esiste alcuna terapia profilattica specifica.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Oggi sono stata visitata dal mio otorino di fiducia e la micosi sembra essere "radicata" su tutta la parete del condotto uditivo. Ha eseguito l'aspirazione del liquido all'interno dell'orecchio dx anche se non totale. Subito dopo sono ritornati i dolori a collo e petto e cali di pressione. Sono forse dovuti alla tensione provocata dall'aspirazione? Inoltre il dottore ha presunto difese immunitarie basse che facilitano la riproduzione dei miceti. Quali sono le analisi più indicate per avere una risposta sicura?

Grazie ancora.

Distinti saluti
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