Una terapia che mi potreste consigliare

Gentilissimi,
sono una signora di 56 anni, tutt'oggi occupata in attività usuranti. Dai primi di ottobre soffro di un ronzìo all'orecchio sinistro che di notte mi impedisce di riposare: al disturbo in sè si somma dunque la stanchezza delle giornate di lavoro.
I primi di ottobre notai delle tracce di sangue su un cotton fioc, a cui non detti peso. Poi parlando ho iniziato a sentire una certa eco alle mie parole. A ciò è seguita al percezione di vibrazioni, ronzìo dall'orecchio sinistro, più forte quando mi trovo in un luogo chiuso, trascurabile all'esterno.
Di notte, come ho detto, non riesco a riposare: ho provato ad utilizzare dei tappi, ma la sensazione peggiora ulteriormente. Comprimendo invece l'orecchio con un dito mi sembra di non percepire più il disturbo. Se è presente un altro rumore o della musica non lo sento.
L'esame aiudiometrico ha dato risultato negativo, anche per quanto concerne la presenza di cerume l'orecchio è libero.
Da circa 20 giorni sono in terapia con il Trental 400: 2 al giorno, ma non ho visto miglioramenti.
I medici che ho interpellato mi hanno dato pareri discordanti: un primo mi ha parlato della possibilità che sia dovuto alla membrana rigida, un altro ha ipotizzato una responsabilità della microcircolazione.
Potreste indicarmi quali esami dovrei sostenere per assicurare la natura del disturbo? Si può guarire? Ci sono dei centri a cui mi posso rivolgere? Indicativamente, c'è una terapia che mi potreste consigliare?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete dedicarmi,
un cordiale saluto.
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Dr. Gianluca Capra Otorinolaringoiatra, Foniatra 639 2
si rende necessria valutazione specialistyioca con esame audiometrico ed impedenzometrico con la ricerca del riflesso stapediale,sulla base di tali esami si puo suggerire una corretta terapia

Gianluca Capra