Otalgia dopo volo in aereo

Buongiorno,
vorrei sottoporvi il mio problema, perchè sono alquanto scoraggiata. Due giorni fa sono partita in aereo e durante tutto il volo ho provato un dolore terribile alle orecchie insieme alla loro chiusura. Ho provato a fare "aprire" le orecchie masticando una gomma ma non è servito a nulla ed era anche doloroso. Anche quando sono scesa dall'aereo il dolore non si è placato e per alcune ore ho sopportato. In serata mi sono recata da un otorino che ha diagnosticato un'otalgia medio acuta ad entrambe le orecchie. Avevo dei tappi di cerume che sono stati tolti dal medico. L'otorino mi ha prescritto una cura di antibiotico (augmentin) e di cortisone (bentelan) e rinofluimucil. Dopo due giorni di cura non ho riscontrato alcun miglioramento. Capisco che sia presto ma il dolore è molto fastidiso soprattutto nell'atto della deglutizione. Aggiungo che già altre volte prendere l'aereo era stato fastidioso ma mai fino a questo punto. Inoltre sono stata raffreddata a fine ottobre, ma non ho avuto febbre. Al momento della partenza ero ancora un pò raffreddata e avevo molto catarro. Prima di andare dall'otorino ho preso una tachipirina per il dolore ma non ha avuto effetto. Vorrei sapere se prendere un antidolorifico fosse conveniente. Ho letto che degli impacchi caldi potrebbero aiutarmi ma ho paura di peggiorare la situazione. Inoltre tra 2 settimane dovrò prendere nuovamente l'aereo e la cosa mi preoccupa notevolmente.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che vorrete darmi
Cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, probabilmente lei presenta una disfunzione tubarica. La Tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio, come nel suo caso sbalzi di quota per un viaggio in aereo) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “tappamento”. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita: una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso. Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.
Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.

Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio: non tutti ni dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Se per far questo il tempo è poco e deve comunque prendere a breve un altro aereo, le posso solo consigliare di interporre fra le sue arcate dentarie due rulli di cotone (o qualcos'altro di simile) qualche ora prima del decollo, al fine di tenerle discostate di alcuni millimetri, e tenerli lì per tutto il volo: potrebbe essere un espediente utile. Anche un bite preformato da acquistare in farmacia (che abitualmente sconsiglio) nell'urgenza potrebbe esserle momentaneamente utile a superare il disagio del volo.

Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:

https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html

e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."


Sottolineo che la relazione spesso riscontrata fra Rinosinusite e Otite (otite Rinogena) può essere influenzata anche dalla presenza di uno schema respiratorio orale , a sua volta sostenuto da una malocclusione dentaria con malposizione mandibolare.


https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio molto per la sua risposta e per i link ad essa allegati, mi sono stati molto utili. I fastidi sono diminuiti ma le orecchie sono ancora tappate, continuo a non sentire bene. Cercherò di seguire i suoi consigli durante il prossimo volo e poi indagherò a fondo il problema. La aggiornerò sul mio stato di salute.
La ringrazio ancora molto.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
vi aggiorno sul mio stato di salute. Giorno 10 novembre ho terminato la cura di antibiotico e cortisone che mi era stata prescritta dall'otorino. Durante i giorni successivi, i fastidi sono diminuiti ma non scomparsi del tutto. Stamattina mi sono recata di nuovo in ospedale per un ulteriore controllo a distanza di due settimane circa dalla prima visita. Il medico otorino ha rilevato un miglioramento ma secondo lui le orecchie non sono ancora del tutto guarite. Mi ha detto che domani potrò prendere l'aereo ma visto che il problema non è del tutto passato è probabile che si ripresenti nuovamente dolore. In quel caso il medico mi ha consigliato di prendere una compressa di cortisone (bentelan) durante il volo (quindi al bisogno, appena dovessi avvertire dolore). Sono molto preoccupata per questo volo che non mi è possibile posticipare. Temo soprattutto che le orecchie possano nuovamente causarmi dolore e disagio. Nel caso succedesse, sarebbe consigliabile fare di nuovo la stessa cura di antibiotico e cortisone?Come posso capire quale sia il problema alla base di questi continui fastidi? Consulterò al più presto anche un dentista come suggeritomi dal dott. Bernkopf, ma nello specifico, per l'orecchio che esami sarebbe consigliato fare? E in caso di forte dolore anche dopo qualche ora dal volo è consigliabile assumere antidolorifici quali ibuprofene? (come moment, brufen?)
Vi ringrazio in anticipo per i consigli che sono certa mi darete.
Cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, il Collega ORL, che ha avuto la possibilità di visitarla, l'ha anche consigliata per il meglio: dal punto di vista medico segua le sue indicazioni.
Poichè il tempo è poco, provi anche a seguire il mio consiglio per il volo.

"Se per far questo (visita gnatologica) il tempo è poco e deve comunque prendere a breve un altro aereo, le posso solo consigliare di interporre fra le sue arcate dentarie due rulli di cotone (o qualcos'altro di simile) qualche ora prima del decollo, al fine di tenerle discostate di alcuni millimetri, e tenerli lì per tutto il volo: potrebbe essere un espediente utile. Anche un bite preformato da acquistare in farmacia (che abitualmente sconsiglio) nell'urgenza potrebbe esserle momentaneamente utile a superare il disagio del volo.

Cordiali saluti e buon volo.