Male orecchio

Gentilissimi,
negli ultimi due giorni oggi compreso, in seguito ad alcuni bagni al mare lamento male ad un orecchio. È un dolore di media intensità, persistente e indipendente dal tatto. In più mi sento la parte destra del viso un po' indolenzita e in generale mi sento un pó stordito. Sono in vacanza e non ho possibilità di consultare un medico, perciò mi sono recato in farmacia e mi è stato suggerito tobradex (3 gocce per tre volte al giorno) che ho messo ieri sera e questa mattina. Premetto che due-tre mesi fa sono stato dall'otorino per un trauma da penetrazione di corpo estraneo nel condotto auricolare dello stesso orecchio, che mi ha causato degli ematomi (senza interessamento del timpano) con sanguinamento e dolore. La concomitante visita completa non ha individuato altri problemi individuando un orecchio sano, e mi è stato prescritto tobradex che nel giro di 2 settimane mi ha fatto sparire la sintomatologia.
Avrei quindi bisogno di vostri consigli sul mio attuale problema. Sto inoltre assumendo xanax in queste ultime sere e esomeprazolo 20 mg/die che assumo costantemente da anni.
Grazie per il prezioso lavoro che svolgete.
Un cordiale saluto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, non è la prima vlta che si rivolge agli esperti del Sito. In passato riferiva:
- cefalea tensiva cronica (diagnosticata da un neurologo)
- capogiri/pseudovertigini/sbandamenti
- stordimento
- dolore costante ai muscoli masseteri, al collo, spalle e trapezi
- click mandibolare quotidiano, e generale sensazione di sabbia nell'ATM
- acufeni e ronzio costante non pulsante
- problemi alla vista: messa a fuoco, occhi stanchi.
Ora si aggiunge l'otalgia, che potrebbe essere a se stante, ma potrebbe aggiungersi agli altri sintomi che lei , giustamente , ha riferito anche ad uno gnatologo: come è andata a finire la relativa terapia?

Le suggerisco di leggere gli articoli che si aprono con i link sottostanti: forse vi riconoscerà almeno in arte la problematica che riferisce. Se crede, mi faccia sapere
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html



Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
In effetti il dentista (non ho idea se fosse uno gnatologo) ormai un anno e mezzo fa mi ha prescritto e realizzato un bite superiore da portare di notte. Gli unici miglioramenti che ho notato sono stati sul click mandibolare che si è ridotto di un buon 70%.
Tutti gli altri sintomi che anche lei ha riassunto rimangono assolutamente invariati, quindi non so capire quanto efficace sia stata la cura. Tra l'altro l'otorino da cui sono recentemente stato, mi ha riferito che la mia sensazione di vertigine in realtà non è vertigine vera e propria bensì una sensazione di instabilità non causata dall'orecchio, ma che potrebbe trovar motivazione nella contrattura e dolori cronici dei muscoli del collo e delle spalle.
Nello specifico di questa "otite" recente ho poi riferito al mio medico di base: mi ha dato tobradex che mi ha lenito i sintomi.
Grazie per eventuali considerazioni che vorrà fare.
Cordiali saluti.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Le uniche considerazioni sono di ribadire quanto le ho detto nel mio primo messaggio. Quanto lei aggiunge non fa che rinforzare il mio sospetto.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è probabilmente corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.

A mio parere, però se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una: o i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM (ma ne dubito), oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi (cefalea , vertigini, acufeni ecc.) non rientravano negli obiettivi.
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione aprendo questo link:

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellatm-gnatologia-classic

Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell''Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.

Cordiali saluti ed auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. Approfondiró con uno gnatologo appena ne trovo uno!
Un saluto.