Acufene dopo cure dentistiche

Gentile utente, dato che è stato già valutato da un collega Otorino, credo che la cosa migliore sia avere un pò di pazienza e aspettare che il bite lavori; eventualmente esegua dei controlli ravvicinati per verificarne l'efficienza.
Cordiali saluti, Dott. Giuseppe Garo (San Remo)

Dr. Giuseppe Garo

Caro Paziente,
da quanto riferito escluderei una responsabalità diretta del dente del gidizio nella genesi del tinnito.
Stante la scarsa efficacia del bite, Le consiglio visita specialistica di chirurgia maxillo-facciale, oltre a periodici esami audiometrici.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

Grazie delle risposte ci tengo solo a sottolioneare un altro sintomo che non ho menzionato nel quesito..quando faccio uno sbadiglio per cquei pocho secondi il fischio aumenta moltissimo ed è insorpottabile e diminuisce subito dopo aver chiuso la bocca.
Saluti e grazie ancora

Fermo restando al necesità di un completo studio audiologico (asudiometria, impedenzomtrei, emissioni otoacustiche, Potenzaili evocati uditivi) secondo quanto riterrà più opportuno il Collega che la segue, l'ultimo sitomo fiferito può essere fortemente indicativo che il problema sia all'articolazione.
Cordiali saluti
Dottor Luigi Califano

Luigi Califano

L'acufeni, il classico fischio all'orecchio, può rappresentare uno dei sintomi della sindrome algico-disfunzionale dell'articolazione temporo-mandibolare. La sub lussazione del condilo mandibolare che il paziente riferisce di avvertire è sicuramente un fattore che indirizza verso questo tipo di diagnosi, che in ogni caso deve essere supportata da una visita gnatologica presso un odontoiatra, l'unico competente a trattare le patologie dell'occlusione. Anche il fatto che datta sintomatologia, prima monolaterale e poi bilaterale, si sia presentata dopo una ricostruzione coronale di un elemento dentario, fanno fortemente propendere per un problema di tipo gnatologico. L'efficacia del bite, di cui esistono varie tipologie con diversi ambiti applicativi, dipende dal tipo di terapia che si vuole impostare, rispetto a cui il bite rappresenta un sintomatico atto a predisporre l'articolazione e la muscolatura all'intervento definitivo, di tipo orotodontico o protesico, per riequilibrare l'occlusione. Gentile paziente, si rechi presso un Collega odontoiatra o una Struttura Odontoiatrica Universitaria o Ospedaliera, dove la sapranno consigliare su quale iter diagnostico-terapeutico intraprendere per risolvere il suo problema.
Sperando di essere stato chiaro la saluto e le porgo i miei distinti saluti
Antonio Graziano

Dr. Antonio Graziano, PhD
Odontoiatra
Dottore di Ricerca in Tecnologie Biomediche applicate alle Scienze Odontostomatologiche