Cefalea aereo

Gentili Dottori,

Ho 23 anni e Vi scrivo per parlarvi di un problema che ho da circa 1 anno, riguardante la " cefalea da aereo".
Da un anno a questa parte ho iniziato ad accusare dei problemi respiratori: naso chiuso per tutto l'intero anno, tanta produzione di muco (anche solo abbassando la testa) e sensazione di perenne raffreddore.
Data la continua presenza di questi sintomi, mi sono recata due volte dall'otorino (due Dottori diversi), i quali mi hanno fatto una visita con la sonda e la luce per vedere la situazione dei seni paranasali, entrambi mi hanno detto di non aver ritrovato condizioni di sinusite (non ho idea se solo da un esame preliminare come la sonda al naso si può dare questa diagnosi) , hanno trovato una leggerissima deviazione del setto nasale ed entrambi hanno consigliato di non operarmi in quanto lieve.
Per quanto riguarda i sintomi sopra descritti mi hanno detto che possono essere causati da una rinite allergica e mi hanno quindi prescritto un test dall'allergologo, un antistaminico e uno spray (brusonex) 1 volta al giorno, facendo questa cura i sintomi da raffreddore sono quasi scomparsi anche se non del tutto, ma una volta interrotta sono ricomparsi allo stesso modo.
Per quanto riguarda la cefalea da aereo, da quando ho iniziato ad avere questi sintomi, ogni volta che prendo un aereo, esclusivamente durante la fase di atterraggio, sento dei dolori lancinanti alla testa e zona oculare, questi dolori sono così forti da tenermi completamente paralizzata per 30 minuti e una volta atterrato l'aereo scompaiono .
In questo caso mi hanno prescritto degli antinfiammatori e ibuprofene prima dell'atterraggio per cercare di attenuare il dolore.
Come ultimo accertamento sono andata dal neurologo, il quale mi ha prescritto delle risonanze magnetiche all'encefalo e mi ha confermato che questi sintomi che ho possono dipendere da un'infiammazione a livello dei seni paranasali ma che consiglia una visita dall'allergologo.
Come cure mi ha prescritto un antinfiammatorio da prendere giornalmente e dell'ibuprofene da prendere 1 ora prima dell'atterraggio (nonostante io abbia già provato a prenderne con scarsi risultati).
Mi ha inoltre detto di smettere assolutamente di fumare (fumo un pacchetto di sigarette al giorno, dicendomi che può essere causato anche da questo).
Vi ringrazio per aver letto il mio messaggio e la domanda che vi chiedo è come mai una problematica così diffusa non riesce ancora a trovare una cura ben precisa?
é possibile che dopo le due visite dall'otorino io abbia una sinusite acuta e loro non sono riusciti ad accorgersene l'esame della sonda al naso?
Mi chiedo anche come sia possibile che da un anno interno, non avendo mai avuta alcuna allergia fino all'anno scorso, ad oggi vivo come se fossi giornalmente raffreddata, spero di non dover prendere antistaminici a vita.
Vi ringrazio anticipatamente del tempo che dedicherete a questa mia domanda
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
In effetti, sono molto perplesso anche io su tutto cio' che mi ha descritto. Certo, già con una rinoscopia a fibre ottiche si puo' accertare una rinosinusite. Poi, attraverso anche la RM cui si è sottoposta si puo' fare uno studio dei seni paranasali. la sola cura antinfiammatoria non è sufficiente per la risoluzione della patologia. La visita allergologica non mi sembra necessaria.
Forse, sarebbe il caso di rivolgersi presso l'ambulatorio otorinolaringoiatrico di un ospedale di Milano, come quello di via Sforza, per esempio. Sicuramente, con una specifica cura riuscirà a risolvere il problema, stia tranquilla!
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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