Acufene monolaterale

Salve, dall'inizio di quest'anno ho iniziato a soffrire di acufene monolaterale all'orecchio sinistro.
Il sintomo, inizialmente lieve, ha iniziato poi a farsi sentire con fastidio e insistenza.
Come prima cosa ho effettuato una visita da un otorinolaringoiatra.
Non è stata identificata alcuna perdita dell'udito né patologie dei condotti uditivi.
Insomma, tutto a posto.
Lo specialista mi ha dunque spiegato che gli acufeni sono principalmente causati da quattro tipologie di problemi: problemi relativi all'udito, esclusi nel mio caso; problemi neurologici, che escluse per via della mia giovane età; problemi vascolari, esclusi dal momento che il mio acufene risulta essere a fischio, come una pentola a pressione, e non pulsante; infine problemi gnatologici, identificabili nel mio caso, data la presenza di tensione muscolare della mandibola.
Mi diede del muscoril e tachipirina per alleviare la tensione e consigliò una visita gnatologica.

Lo Gnatologo confermò la presenza di tensione muscolare causata da serramento mandibolare che causava anche cefalee di tipo tensivo.
Ma, anche dopo aver risolto i problemi di natura gnatologica, l'acufene è rimasto, mentre le cefalee sono del tutto scomparse.
Al che mi è stata suggerito, per scrupolo, esami del sangue per riscontrare se ci fosse un'anemia, e una visita neurologica.
Non è stata riscontrata alcuna anemia.
Il Neurologo mi suggerì una RMN per individuare l'eventuale presenza di Neurinoma, anche se non avevo riscontrato perdite di udito.

L'RMN, effettuata con e senza contrasto, non ha mostrato segnali di patologia.
Lo studio delle rocche ha mostrato invece una lieve asimmetria delle cisterne dell'angolo ponto cerebellare con prevalenza a sinistra, dove è presente l'acufene.
Il Neurologo ritiene che non sia un segnale preoccupante e che potrebbe essere causato da qualcos'altro, ma non ha saputo specificarmi altro.

A questo punto non so' a chi rivolgermi dal momento che il sintomo rimane, con un certo fastidio.


Ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Sulla base della descrizione che hai fatto del sintomo e del suo trattamento, credo che l'acufene in questione derivi principalmente da una malocclusione. Ti consiglio, pertanto, di rivalutare il tutto con lo Gnatologo che ti ha seguito o, se credi, di consultare un altro Specialista, per un confronto.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
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La ringrazio, provvederò a rivalutare la situazione con lo Gnatologo.
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Salve, ho provveduto ad effettuare una nuova visita con lo Gnatologo. Mi conferma che non è più osservabile la presenza di tensione muscolare. Peraltro i sintomi collegati, come già dicevo, sono scomparsi dal momento in cui ho cessato di serrare la mandibola. L'acufene è ancora presente e non ha diminuito di intensità, che è anzi aumentata. Mi ha spiegato la difficoltà che comporta l'acufene in quanto è possibile che sia frutto di una serie di concause. Ha suggerito che potrei tentare della fisioterapia ma che dubita possa avere efficacia nel mio caso. Mi ha proposto invece di rivolgermi a qualche otorino specializzato nelle terapie di arricchimento sonoro per acufene. È una valida soluzione? O è piuttosto necessario effettuare una visita da altro Gnatologo?
Ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Risolta la malocclusione, devi rivalutare l'acufene con l'Otorinolaringoiatra con la speranza che si possa fare qualcosa con una terapia farmacologica.
Buona giornata
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La ringrazio ancora!
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Utente
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Salve, chiedo ancora qui per un dubbio sulla terapia suggerita dall'otorino che ho poi visitato.
Mi ha prescritto un trattamento al Cipralex allo scopo di ridurre la reazione emotiva all'acufene per meglio lavorare con una terapia ad arricchimento sonoro.
Ora, l'idea di prendere psicofarmaci non mi va troppo a genio, soprattutto considerato il rischio della dipendenza e il fatto che possono comportare ansia, cosa che assumo si vorrebbe piuttosto evitare ai fini della terapia.
Dal momento che non ho grossi problemi di stress e ansia e dal momento che il farmaco è stato prescritto al solo scopo di ridurre la risposta emotiva all'acufene, le sembra una scelta terapeutica corretta?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Non conoscendoti personalmente, non ho modo di valutare il tuo stato emotivo. Generalmente, non è un farmaco che viene usato per questo scopo ma, ripeto, non sono in grado di dirti se, nel tuo caso, possa servire o meno. E' bene, quindi, che tu ne parli con il tuo Medico di famiglia che, sicuramente, ti conosce meglio.
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La ringrazio ancora per la disponibilità. Mi rivolgerò al mio medico di famiglia.
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Utente
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Salve, scrivo ancora qui dal momento che l'acufene ha iniziato a presentarsi, in maniera costante, anche nell'altro orecchio, diventando così bilaterale.
Non è certamente a causa del farmaco prescritto dal momento che non ne ho ancora iniziato l'utilizzo.
Il fatto che, nonostante le numerose visite e i tentativi di cura, l acufene sia soltanto peggiorato, diventato poi bilaterale, mi fà pensare che qualcosa di sbagliato, di fondo, ci sia. Ma non so' più che pesci pigliare. Dovrei fare qualche esame oggettivo più specifico per valutare meglio la salute delle orecchie?
Ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
In un caso come il tuo, ci si rivolge ad un Ospedale in cui ci sia un buon Reparto di Otorinolaringoiatria e si prenota una visita ambulatoriale presso il Servizio di Audiologia. Sarà lo Specialista che avrà modo di valutare il tuo caso a prescriverti eventuali accertamenti piu' specifici per arrivare ad una diagnosi.

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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