Tonsilliti ricorrenti da 2 anni

Buon pomeriggio dottori.
Vi scrivo perché sono esasperata.
Il tutto è iniziato 2 anni fa con tonsilliti e otiti che si verificavano continuamente ad ogni cambio di stagione, come accade tuttora.
In realtà so che ciò parte tutto sempre da un raffreddore, non mi vengono mai mal di gola né otiti senza quello.
Tempo fa avevo fatto, per approfondire la questione, da un otorinolaringoiatria una fibro endoscopia.
Tuttavia non mi aveva trovato nulla tranne il setto nasale leggermente deviato a destra.
Ora sto continuando una cura antibiotica Augmentin da 4gg a causa di una tonsillite con placche (prima di andare dal medico ho aspettato una settimana, senza però avere febbre e niente mal di gola) che però non sta dando risultati, le placche sono ancora dove sono.
Premetto che mi hanno SEMPRE prescritto l'antibiotico senza mai fare un tampone ogni volta che sono andata dal medico e ciò mi ha sempre lasciato qualche perplessità sul fatto se sia corretto o meno intraprendere una cura antibiotica senza avere la certezza che sia batterica.
Comunque ecco la domanda... Vi scrivo perché Non so proprio più cosa fare, che esami dovrei compiere per approfondire la situazione?
Voglio chiarire che ora come ora non sono disposta a rimuovere le tonsille (proposta fatta dal mio medico di base) perché le tonsilliti che ho sempre avuto non sono mai state dolorose (al massimo un po' all'orecchio durante la deglutizione), ma mi hanno sempre e solo arrecato fastidio, nel senso di sentire un corpo estraneo in gola oppure di avere a volte apnee notturne quando ho la tonsillite.
Vi ringrazio per l'attenzione...
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, personalmente ritengo che anche la Faringo Tonsillite ricorrente, come tutte le patologie ricorrenti, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno oltre che / piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita da uno schema respiratorio orale primario, a sua volta sostenuto da sfavorevole occlusione dentaria, conformazione della bocca , postura mandibolare.
In presenza di una Respirazione Orale Primaria (ROP), una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nelle cavità paranasali, la mucosa faringea e le tonsille in particolare. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Nel bambino ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia e di infezioni ricorrenti del sistema adenotonsillare, che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso: l’uovo e la gallina, tema su cui si arrovellano i filosofi-medici.
Lo stesso concetto vale per l'Otite Ricorrente: su questo tema ho spesso risposto a pazienti che presentavano il medesimo suo problema: per non ripetermi, le suggerirei di leggere la risposta a questo quesito, in qualche modo simile al suo:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/688479-otite-media-ripetuta.html
Può trovare qualche ulteriore notizia su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina patologie trattate patologie dell’Orecchio , e agli articoli qui sotto linkati: anche se scritti in chiave pediatrica, il razionale nell'adulto è molto simile.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, delle problematiche respiratorie e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.

Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio tantissimo per l'esaustiva risposta e la sua disponibilità. un'ultima cosa dottore... Io sono sempre stata in cura da dei dentisti dall'età di 6 anni, è possibile che nonostante tutto questo tempo coloro che mi seguono non si siano mai accorti di un possibile problema alla mandibola?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Per essere possibile è possibile: è importante che il dentista sia esperto in problemi respiratori e nel sonno e nei rapporti tra l'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e l'Orecchio.
Una curiosità (importante) : le risulta di russare nel sonno? coinvolga i famigliari per rispondere, perchè spesso chi russa non ne è cosciente. Cordiali saluti ed auguri.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille.
Per quanto riguarda il sonno.. Da quanto riferitomi mi capita di russare in modo lieve, ma raramente. Mi capita invece più frequentemente di sentire il respiro difficoltoso quando sto per addormentarmi in posizione supina, mentre se dormo sul fianco ciò non accade. Poi altre volte mi capitano appunto delle apnee notturne sempre quando sono in posizione supina, quando mi sveglio riprendo subito il respiro.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Se lei conferma di russare, e ha addirittura consapevolezza di andare in apnea deve recepire il fatto che è piccola la quota di questo problema di cui un paziente può avere consapevolezza. Non sempre il russare e l'apnea portano ad un risveglio cosciente.
L'integrazione del suo racconto a seguito delle mie domande mi fa sospettare che nessuno dei suoi curanti abbia considerato questa ipotesi, quantomeno per escluderne l'importanza nel suo caso.
L’apnea ostruttiva nel sonno e il russare notturno , che spesso le si accompagna. rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio, MA NON SEMPRE: per questo il problema può essere sottostimato dallo stesso paziente, oltre che ignorato dai curanti.
Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato) , un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai , privatamente, a domicilio, ha una costo relativamente abbordabile , attorno ai 160 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno).
Dal punto di vista terapeutico, oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione notturna con maschera respiratoria collegata ad apparecchi a pressione continua (CPAP), si può oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il problema, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti, rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe). In questo caso, sarebbe opportuno sentire il parere anche di un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto. Tornando al suo originario problema riferito, la stessa malposizione mandibolare può sostenere il conflitto fra il condilo mandibolare e l'Orecchio, potenzialmente responsabile del problema che lei vi riferisce. Ovviamente tutto ciò costituisce un sospetto che per conferma necessiterebbe di una visita diretta.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie Trattate-Russare notturno e Apnea nel Sonno o leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto .
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio veramente per l'aiuto che mi sta dando a chiarire i miei dubbi. Il prima possibile contatterò un dentista specializzato per capire se vi sono degli eventuali problemi...
Comunque ho notato che il problema delle apnee notturne (ovviamente parlo di quelle che percepisco perché mi sveglio) si manifesta quando sono stressata o sono in ansia per qualcosa. Queste condizioni possono aggravare la situazione o si tratta solo di una coincidenza?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Lo stress c'entra sempre, dalla tosse al cancro, ma compito del medico è di non buttare tutto in stress, che pure può essere presente, ma di ricercare elementi anatomici e disfunzionali trattabili con adeguata terapia.
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Le auguro una buona domenica, arrivederci.