Quasi tre mesi rifiuta decisamente il biberon

Buongiorno,
chiedo cortesemente il vs aiuto in merito al problema che vado ad esporre.
ho una bimba che tra poco compirà tre mesi allattata da sempre esclusivamente al seno. Da circa 20 giorni ho avuto l'impressione che il mio latte fosse diminuito, causa anche caldo stanchezza stress, ho cominciato a prendere vitamine ed integratori (LACTOGAL per aumentare la montata lattea).
Risultati mediocri.. in aggiunta a metà settembre dovrei tornare al lavoro dunque il bibe diventa una necessità.
E' praticamente dalla nascita che con la bimba abbiamo provato a proporle il bibe (mille tettarelle chicco avent misterbaby e altre speciali a forma di seno materno, poi caucciù silicone etc) niente da fare.
Inizialmente abbiamo tentato con dolcezza poi visti i consigli di tutti (dal pediatra al farmacista) abbiamo insistito ed insistito, l'abbiamo affamata... nulla nulla nulla... urla come una pazza e dico davvero urla esagerate di disperazione, si arrabbia tantissimo fino allo sfinimento poi crolla addormentata e quando si risveglia (già agitata) si comincia daccapo. Dalle urla si provoca anche spasmi alla pancia per cui poi bisogna rimediare con l'alginor. Si calma solo proponendole il seno.
Non so più cosa provare, ho provato anche il cucchiaino... non inghiotte e si fa andare il latte per traverso finchè si soffoca e tossisce... Ho provato a mettere il mio latte nel bibe .. nulla
Il bibe lo mastica lo sputa si provoca il vomito..
Non so più cosa provare, credo anche che ormai sia molto frustrata e abbia un netto rifiuto per il bibe viste le numerose forzature che la portano allo sfinimento. Ma bastano 5 minuti di tentativi che parte con le urla.
Attendo fiduciosa il vs aiuto..
Grazie
[#1]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Carissima Signora
solidarietà piena! Questo è uno dei problemini che sono in grado di far "impazzire"..le mamme. Il rifiuto è categorico, spesso legato alle modalità di proposta del biberon (forzature, utilizzo dell'astensione dalla poppata, ansia del genitori correlata..). Il piccolo è una spugna che asssorbe le nostre emozioni, ansie, preoccupazioni, aspettative. In altri casi rifiutano categoricamente il sapore/odore del ciuccio, altre volte vogliono il seno perchè è un contatto più intimo con la mamma, con quel calore. Insomma il problemino è complesso..
Che fare? Dunque

1) cominciare a proporre il biberon in modo "fraudolento", ossia a luce molto tenue, nel cuore della notte, tenendo accanto a sè nel letto la bimba e sussurrandole frasi dolci.

2) provare a ricoprire la superficie del biberon con una garzina a trame larghe in modo che le labbra non vengano subito a contatto con la superficie del biberon

3) usare la garzina anche attaccandola al seno..

4) farle assumere questi rimedi omeopatici (del tutto innocui, privi di controindicazioni ed affetti collaterali) preparati come segue:
ARNICA X/LM granuli e CUPRUM 30CH, scioglere 3 granuli di uno e dell'altro in due dita di acqua (usando un cucchiaino di legno) e con un contagocce far gocciolare 3-4 gocce all'interno delle labbra prima di procedere all'allattamento per 2-3 volte durante la giornata.

Il giorno successivo sciogliere solo 3 granuli di CUPRUM con la stessa procedura, e dare le goccine poco prima di ogni poppata, diminuendo la somministrazione man mano che migliorerà l'accettazione del biberon (incrociando le dita che ciò possa aiutarla!).

Mi raccomando...niente fretta; mantenga la calma o sarà peggio. Certi "caratterini" vogliono averla vinta da subito e mi sembra che la sua piccolina sia abbastanza "decisa". Mi faccia sapere come va. Cerco di risponderle appena posso, non avevdo sempre a disposizione un pc.

Un saluto cordiale
Dr.ssa Agnesina Pozzi

[#2]
dopo
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Gentile Dottoressa,
ho tentato i metodi da lei suggeriti... nulla da fare.
Ora la bimba ha 5 mesi e mezzo e abbiamo cominciato a inserire nei suoi pasti un brodo vegetale con mezzo omegeneizzato , farina di mais e tapioca, olio e parmigiano (la piccola tra l'altro sembra preferire il brodo per cena piuttosto che a mezzogiorno..). Ne mangia più della metà poi vuol terminare il pasto con il latte della mamma. Gli omogeneizzati alla frutta pare non le piacciano.
La pediatra di famiglia mi consigliava di darle il mio latte mattino, pomeriggio all'uscita dal lavoro e sera e omo alla frutta e brodo durante la mia assenza all'asilo. Siamo ben lontani da questo schema come le ho descritto.
L'asilo dove è iscritta si dice assolutamente fiduciosa di farle prendere il bibe con il mio latte tirato per merenda... io vedo solo che mio marito tenta tutti i giorni invano...
Mi può in qualche modo aiutare? Ha altri suggerimenti?
Mi creda sono disperata e non voglio lasciare all'asilo mia figlia digiuna. E' bella paffutella pesa più di 8 kg e voglio continuare a vederla crescere come ha fatto finora..
La ringrazio tanto se vorrà aiutarmi ancora
[#3]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Cara signora,
vediamo come si comporta all'asilo nido, e prima di preoccuparsi vediamo che succede col peso. Lo schema della sua pediatra lo condivido in pieno e finchè lei ha il suo latte, glielo dia pure. Man mano che andrà avanti lo svezzamento, del latte ci sarà sempre meno bisogno; quindi non si disperi più di tanto. Mi faccia sapere tra un paio di settimane come va il peso e decidiamo.

Un cordiale saluto
Dr.Agnesina Pozzi
[#4]
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Gentile Dottoressa,
eccomi a disturbarla nuovamente chiedendole un nuovo consiglio.
Devo necessariamente rientrare al lavoro (potrei resistere ancora e tirarla fin dopo le vacanze di Natale ma non oltre), non abbiamo nonni disponibili per tenerci la bimba (o meglio abbiamo i miei genitori che pur essendo pensionati non sono disponibili a stare con la nipote, una tristezza...); mio marito ed io siamo combattuti tra la scelta di una baby sitter (almeno finchè la bimba non compie un anno di età perchè dopo dovendo io rientrare a fare orario pieno di 8 ore non sarebbe una scelta economicamente sostenibile) o appoggiarsi al nido (dove non sento che dire conoscenti che i bimbi sono continuamente ammalati.)
6 mesi o 7 mesi mi sembra così piccola per metterla in comunità... senza considerare che non mangia ancora tutta la pappa e devo sempre integrare dopo fine pasto con il mio latte. Temiamo di inserirla all'asilo e vederla a breve malata (il figlio di un'amica ha avuto un principio di broncopolmonite a 8 mesi...). Altri mi dicono che il nido è l'ambiente ideali anche per bimbi così piccoli e comunque sono in linea di massima separati dai bimbi piu grandi (semidivezzi).
Vorrei ricevere il suo parere in merito come immagina si tratta di una scelta così delicata..
Grazie
[#5]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Sarò reazionaria in merito e poco moderna...ma non sono affatto d'accordo con i nidi a queste tenere età, laddove dev'essere necessariamente privilegiato un rapporto più intimo, più sereno e protetto, con maggiore calore umano. Se potete permettevela, meglio una baby sitter, naturamente con ottime referenze oppure un peiodo di prova in vostra presenza. Certamente nelle comunità si cambiano un sacco di infezioni, la cosa non sarebbe del tutto negativa se i contagi non fossero anche accompagnati dallo stress delle separazioni; avere cntatto coi germi è normale ma se ciò avviene con una condizione di stress, le difese immunitarie calano e i piccoli si ammalano di più. E' quindi lo stressche li fa ammalare maggiormente pttosto che la collettività in sè.
Vi sono vicina, mi rendo conto che i tempi sono duri così come certe scelte che i genitori si trovano a dover fare.Inquesta fase poi, in cui la piccola ha problemi di alimentazione, una figura esclusivamente dedicata a lei come la baby sitter sarebbe meglio.

Cordialmente
Agnesna Pozzi
[#6]
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Gentile Dottoressa,
eccomi a scriverle per un nuovo problema...
Purtroppo non riesco a trovare una baby sitter affidabile e l'asilo dove l'avevo iscritta pressa perchè la inserisca pena la perdita del posto. Morale : mi si stringe il cuore ma lunedì prox ho appuntamento per l'inserimento.
Sarà circa un mesetto che abbiamo iniziato la pappa a mezzogiorno gradita da subito anche se ne avanzava sempre circa 1/3. Da 2 giorni ha cominciato a mangiare la pappa con poco entusiasmo (frignetta un po mentre mangia) fino ad arrivare a rifiutarla totalmente. Stessi ingredienti ha fame ma non la vuole... il latte della mamma però lo gradisce eccome... Che è successo? Giusto in tempo per l'inserimento all'asilo di lunedì prossimo...
Forse ho sbagliato ma oggi quando ha rifiutato la pappa l'ho tenuta a digiuno... alla sera gliel'ho riproposta... affamatissima ha mangiato piangendo al max una decina di cucchiaini. Alla fine le ho dato il mio latte.
Ma come mai?? E ora cosa devo fare?
Attendo con ansia la sua cortese risposta...
Grazie mille
[#7]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Credo sia cominciata la scaramuccia del cibo...la lotta a chi è più "cocciuto"...naturalmente in piccolo! Ma i bambini scoprono subitissimo le potenzialità ricattatorie del cibo, a maggior ragione se vengono "ricattati" (se non mangi la pappa ti tengo a digiuno...ecc).

L'unica cosa che posso raccomandarle è attenzione a queste dinamiche relazionali, perchè il rapporto col cibo specialmente ai suoi inizi è molto delicato, occorre avere la pazienza dei "santi".. e tenere anche conto che può succedere, e senza alcuna causa specifica che questo rapporto col cibo non sia sempre lo stesso. Anche a noi adulti capita qualche giorno di non averne voglia, figuriamoci un piccolino che in più ha la validissima ed allettante alternativa del seno materno!

Se la piccola va di corpo, beve, riposa, cresce, non si preoccupi d'altro, sono solo momenti che pssano come sono arrivati. Cerchi di affrontare la sua ansia...altrimenti la trasferirà alla piccola e allora si che se ne vedranno di belle..

Cordialmente
Dr.ssa Agnesina Pozzi

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