Versamento pleurico

Chiedo un parere sulla diagnosi. Il paziente iperteso da anni si cura regolarmente per tenere sotto controllo la pressione.
Sintomi manifestati: iniziale difficoltà respiratoria durata qualche giorno (difficoltà a compiere un respiro profondo), poi dolore acuto alla schiena (classificato come 7 su una scala da 1 a 10) all'altezza del torace e ricovero immediato. Si riscontra un vasto versamento pleurico, senza febbre. L'ecocardiogramma non ha rilevato nessun problema cardiaco, mentre lastre e TAC non hanno riscontrato nessuna anomalia, né masse sospette, né ispessimenti, a parte la presenza del liquido del versamento (che copre per intero un polmone e parte dell'altro). Si riscontra un incremento di globuli bianchi compatibile con un'infezione. La pressione è calata molto (70 - 100), ma credo gli avessero dato dei diuretici per fargli calare la pressione e forse è stato questo.
Gli stanno per ora somministrando antibiotici e una flebo per reintegrare i liquidi. A due giorni dal ricovero gli hanno inoltre attaccato un drenaggio per togliere il liquido del versamento, parte del quale è stato mandato al laboratorio per successive analisi.
Il paziente ha anche riscontrato un'attenuazione dei dolori durante la terapia antibiotica prima che gli applicassero il drenaggio. Dopo l'applicazione del drenaggio (che risale a ieri sera) ha subito avvertito un miglioramento della possibilità di respirare.
Il liquido a prima vista è di colore giallo ocra.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Gentile utente
Un versamento pleurico può essere di natura eterogenea ovvero di origine cardiaca, infiammatoria o neoplastica.
Le indagini mirate effettuate sul liquido possono essere alcune volte dirimenti.
Altre volte è necessario indagare più approfonditamente

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Successive analisi hanno confermato la presenza di pus assieme al liquido limpido. E' segno di infezione?
La respirazione adesso che hanno tolto il grosso del liquido è normale.
Può dirmi qualcosa sulla prognosi oltre che sulla diagnosi?
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Il Pus è segno di infezione. Sarà opportuno iniziare una terapia antibiotica mirata in base al risultato dell'antibiogramma.
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dopo
Utente
Utente
Ho chiesto al medico se avesse eseguito un antibiogramma con con conseguente terapia antibiotica mirata. La sua risposta iniziale è stata che il liquido prelevato non conteneva batteri e quindi non permetteva una diagnosi di questo tipo (trovo strano che fosse sterile dato hanno trovato pus). Quindi procedevano con un antibiotico ad ampio spettro.

Qualche ora dopo ho saputo che hanno aggiunto un nuovo antibiotico alla terapia, senza darci spiegazioni.

So che al momento i medici stanno discutendo sulla necessità di un intervento chirurgico per la rimozione del pus e per "pulire" la cavità pleurica. Mio padre ora respira bene e non mi pare abbia disturbi, se non quelli legati ai buchi che gli hanno praticato per inserire i drenaggi. Siamo sicuri che serva fargli quest'altro intervento?

grazie


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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Alle volte può succedere che da un liquido purulento non si riescano ad isolare dei batteri.
L'intervento suggerito consiste in una detersione del cavo pleurico con sbrigliamento di eventuali aderenze che possono essere presenti.
Spesso a causa dell'infezione si possono formare delle concamerazioni interne che devono essere lisate per favorire la guarigione.
Questa procedura la si può effettuare bene in videotoracoscopia (con eventuale successiva conversione in toracotomia se dovesse essere necessario).
Tuttavia consideri queste mie indicazioni a carattere generale per via della impossibilità di valutare bene il caso clinico per via telematica.
Ci mantenga informati.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Notizia di oggi è che hanno deciso di trattare la pleura di mio padre con degli enzimi (mio padre non mi ha saputo dire che genere di enzimi siano), finalizzati a quanto dice sempre alla pulitura del cavo pleurico. Era un'opzione terapeutica di cui non conoscevo l'esistenza.
Lei ne sa qualcosa?
Tenga conto che sono laureato in Biologia quindi in caso lo ritenga utile può anche darmi qualche dettaglio tecnico.

Una domanda che mi viene è - in caso che questo trattamento enzimatico funzioni - se sarà quindi possibile evitare l'intervento di cui parlavamo.

grazie per qualsiasi informazione potrà darmi
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Posso immaginare si tratti di Urokinasi.. un fibrinolitico.
Generalmente però lo si utilizza in caso di empiema franco.