Pneumotorace e volo

Buongiorno,

sono un pilota d'aereo e avrei bisogno se possibile un parere clinico riguardo alla mia situazione che ora descriverò brevemente: nel Novembre 2009 ho avuto un pneumotorace spontaneo al polmone sx risolto con bullectomia apicale e pleurodesi meccanica.Nel Gennaio 2010, venivo sottoposto precauzionalmente al medesimo intervento chirurgico al polmone dx, conseguentemente ad una TAC post-operatoria alla prima operazione, che aveva messo in evidenza una bolla sub-pleurica.
Per motivi inerenti al conseguimento dell'idoneità al volo, mi veniva richiesto un'ulteriore TAC che non mostrasse anormalità; sicchè nel Settembre 2010 eseguivo l'esame che sfortunatamente metteva in evidenza la presenza di altre due bolle nel polmone sx che non erano state riscontrate con la prima TAC.
Allo stato attuale delle cose, che probabilità ho di ripresentare una recidiva di pneumotorace rispetto alla popolazione generale?La presenza di bolle dell'ordine di 0,3 e 2 cm su un polmone trattato con pleurodesi meccanica quanto può influenzare negativamente all'attività di volo?Qualora dovesse ripresentarsi una recidiva in volo, quali sono le probabilità di ritrovarmi in una situazione di salute compromettente riferito sopratutto alla possibilità di un penumotorace iperteso?
Sò bene che la medicina non può dare certezze ma già il fatto di avere probabilità pari a quelle della popolazione generale può essere un passo avanti per la mia situazione.

Un ringraziamento in anticipo.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
In linea generale lo scopo della pleurodesi è proprio quella di evitare che il polmone collassi anche se dovesse rompersi una delle bolle. Mi spiego meglio. Se il polmone risulta attaccatto alla parete toracica interna non esiste più lo spazio all'interno del quale si può raccogliere l'aria.
Il problema è che la pleurodesi si effettua quasi sempre a livello apicale perchè è proprio lì che statisticamente si sviluppano le bolle.
Bisogna vedere poi dove sono le nuove bolle. Se queste dovessero essere nella regione basale la loro rottura potrebbe determinare uno scollamento della base del polmone.
Parliamo però di situazioni rare, direi episodiche.
E' stato fatto (correttamente) l'intervento preventivo anche a destra e questo è un motivo di tranquillità. Poi come lei stesso ha detto, in medicina 2 + 2 può non fare 4.

Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la tempestiva risposta.
Ho dimenticato di precisare che le due nuove bolle sono localizzate in zona apicale, quindi potremmo dire protette dalla pleurodesi.
Per quanto riguarda un confronto di probabilità con la popolazione generale, statisticamente la mia situazione che percentuale di rischio presenta alle recidive?

Distinti saluti.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
Direi basse.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

vorrei chiedere un parere in merito ad un dubbio che si protrae ormai da molto tempo.
Facendo riferimento alla situazione medica che ho prospettato nei post precedenti, sono assillato da un dubbio che mi pone dinanzi ad un bivio. Vista la professione di pilota che vorrei intraprendere in futuro, ho incertezze riguardo al fatto se la bolla rilevata dalla TAC, anche in presenza di pleurodesi meccanica, potrà mai rappresentare un problema. Mi domando costantemente se una recidiva di pneumotorace potrebbe mettermi in pericolo di vita, qualora mi trovassi in una località remota. La soluzione propostami sarebbe una pleuroctomia con toracotomia ascellare, visto che la pleurodesi non permetterebbe un trattamento per via endoscopica. Purtroppo, anche questa scelta mi pone di fronte ad ulteriori dubbi, soprattutto riguardo all'intervento stesso; dolori post-operatori anche cronici, problemi di funzionalità respiratoria o altre problematiche che potrebbero compromettere la mia salute. Già mi è stato detto che questo di intervento verrebbe eseguito solo ed esclusivamente viste le mie necessità professionali, altrimenti sarebbe controindicata. Se decidessi di non sottopormi all'intervento chirurgico, potrei volare con tranquillità anche con la bolla (0,6 x 0,9 cm) o dovrei vivere sempre con l'incertezza che la suddetta bolla potrebbe provocarmi un altro collasso polmonare mentre sono in volo.
Vista l'incertezza è consigliabile forse l'intervento?

Spero di poter avere un vostro parere medico.

Un ringraziamento in anticipo.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
l'intervento propostole mi sembra eccesivo!
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dopo
Utente
Utente
Siccome ho perso l'idoneità al volo come pilota militare per i motivi correlati alla presenza della bolla e per il rischio di recidiva (dal 1 al 5%), la pleurectemia apicale mi ha stata proposta come soluzione drastica. L'alternativa che mi è stata proposta inizialmente è la pleurodesi e la bullectomia la quale, tuttavia, presenta un rischio di recidiva leggermente più alto, dell'ordine di 1 punto percentuale (problema burocratico).
Gentil Dottor Inzirillo, la motivazione per cui la pleurectomia è eccessiva, è riferita alle problematiche post-operatorie?

P.S: volevo aggiungere che la bolla di 2 cm è scomparsa nell'ultimo esame TAC a cui mi sono sottoposto queste estate. Non sò se può essere un dato rilevante.

Grazie per la Vostra gentile collaborazione.
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Dr. Francesco Inzirillo Chirurgo toracico 653 13 1
il problema non é tanto la pleurectomia ma l'andare a fare una toracotomia seria (taglio ampio) in un torace già precedentemente sottoposto a pleurodesi. L'intervento in questione sarebbe molto lungo e complicato con un rapporto costi/benefici svantaggioso. Se l'interesse lavorativo é molto forte tale scelta potrebbe essere giustificata con la consapevolezza di sottoporsi ad un intervento molto laborioso per una malattia benigna.
Mi domando se la scomparsa della bolla potrebbe essere un motivo di riammissione.
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dopo
Utente
Utente
Per quanto riguarda la riammissione la risposta è negativa per il fatto che la bolla da 0,6 x 0,9 mm permane. Da quello che ho capito la toracotomia dovrebbe essere ascellare, più precisamente aumenterebbero l'entrata usata nell'intervento precedente, avevano parlato di raddoppiare il taglio, quindi sarebbero 6 o 7 punti in tutto.
Ma nel caso in cui dovessi superare le visite mediche per l'aviazione civile e potessi volare ugualmente anche in presenza della bolla, potrei volare tranquillo? Dopo la situazione che ho vissuto sia a livello medico che a livello lavorativo (ho perso il lavoro dopo 3 anni di servizio), vivo costantemente in uno stato di paura che l'evento si possa verificare nuovamente dettata soprattutto dai dubbi che ho riguardo all'intervento che ho subito negli USA, visto che si sono presentate le complicazioni delle due bolle, anche se rimane il dubbio tuttora che siano cicatrici, infatti, una delle due bolle è scomparsa o scoppiata in base alle interpretazioni. Il fatto di leggere storie di pazienti che hanno avuto recidive anche dopo la pleurodesi mi preoccupa sempre più. Sò che un buon 90 % delle mie paure che a volte si esprimono in sintomi di pneumotorace sono suggestioni. Vivere normalmente a terra è una cosa ma lavorare in aria è un'altra. La bolla può essere sollecitata dalle variazioni di pressione (la fisica dice sì) oppure la pleurodesi evita che venga sollecitata eccessivamente? Sono paure insensate o sono dubbi ragionevoli? La pleurectomia allevierebbe le mie paure (premetto che il polmone destro operato preventivamente non mi desta alcun tipo di preoccupazione anche quando avverto dolori o fastidi, a volte anche più forti che nel polmone sinistro, per il semplice fatto che sò che nn ci sono bolle e comunque non avuto un pneumotorace spontaeo mentre nel polmone sinistro il fatto di avere la bolla mi suggestiona psicologicamente) oppure potrebbe comportarmi problematiche ulteriori?Come mai ha detto che l'intervento risulterebbe svantaggioso da un punto di vista dei costi/benefici?

La ringrazio in anticipo.

Distinti saluti