Tosse persistente

buonasera. A richiesta dello specialista sono stato sottoposto a rx dei seni parasanali e rx torace in due proiezioni e spirometria per tracheobronchite.
Il risultato delle rx è stato il seguente:
L'esame del cranio mostra normale trasparenza dei seni paranasali, regolare l'aspetto del disegno della diploe ove si eccettui lieve endocraniosi frontale, normale morfologia della sella turcica. Da segnalare disodontiasi degli ottavi inferiori e probabili alterazioni da carie dei molari. L'esame del torace mostra ispessimento del disegno polmonare nelle radici sottoclaveari specie a sx ove si osservano tralci fibrotici e piccole immagini nodulari fibrotiche convergenti verso ikl corno superiore dell'ilo. Nelle regioni ilari sono presenti piccole immagini fibrotiche nodulari. Normale il parenchima regolare l'aspetto del mediastino e dell'immagine cardiovascolare. La spirometria invece non posso allegarla . ORa le chiedo visto che sono preoccupato e per anticipare i tempi della prossima visita dal pneumologo che posso fare una tac??

Grazie

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, se si é già sottoposto alle indagini e alle cure del caso, le suggerirei di considerare anche un aspetto che spesso può sfuggire, cioé la presenza di uno schema respiratorio abituale di tipo orale. Lo schema respiratorio che abitualmente si impiega può essere di tipo orale o nasale. Il più corretto a riposo prevede l’impiego della via nasale. La presenza di uno schema respiratorio orale può avere riflessi significativi anche sull’ insorgenza della Tosse Cronica, specie se il paziente presenta una particolare sensibilità e iperreattività dei recettori della tosse.
Sottolineerei però che in presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di rinosinusite.
Abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici. Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite.
In questi casi il paziente durante il giorno sta abitualmente con la bocca semiaperta (anche di poco) , e di notte tende più facilmente a russare o ad avere comunque un respiro rumoroso.
La malocclusione dentale e la malposizione mandibolare sono spesso alla base dell’instaurarsi di uno schema respiratorio orale. Lo schema respiratorio non costituisce una caratteristica fissa di un soggetto, ma può variare anche spontaneamente nell’arco della giornata e delle sue condizioni psicofisiche, e, sopratutto, costituisce un parametro fisiopatologico modificabile con adeguato trattamento.
Il ripristino di uno schema respiratorio nasale, ottenibile con l’applicazione di dispositivi endoorali di tipo ortodontico, comporta una ricaduta respiratoria positiva a vari livelli, compresa la Tosse Cronica. Inoltre la profilassi attuata con il ripristino delle difese respiratorie che le vie aeree nasali assicurano non può che riverberare positivamente sulla salute respiratoria generale. Per tutto ciò le consiglierei di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori.
Se ha tempo , dia un’occhiata agli articoli qui linkati
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf (è scritto in chjioaver pediatrica , ma il razionale nell’adulto è molto simile)

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni e patologie respiratorie ostruttive.pdf

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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