Mancanza di respiro: fare la spirometria?

Buongiorno, sono una ragazza di 24 e vorrei porre una domanda la cui risposta spero possa davvero tranquillizzarmi.
Premetto che sono un tipo molto ansioso e apprensivo (specialmente in questo ultimo periodo) tantè che mesi fà ho avuto una brutta crisi di panico che per fortuna nn si è più ripresentata tranne piccoli episodi.
Adesso infatti va un pò meglio e sono in cura con uno psicologo.
Il mio problema è , però, che dopo quel giorno della crisi accuso problemi alla respirazione come la sensazione di non respirare bene e di dover tirare fuori il respiro a fatica continuando spesso a sbadigliare e sbuffare.
Ho anche leggeri dolori al petto.
Per togliermi iniziali dubbi ho eseguito un rx torace ed elettrocardiogramma e sono risultati negativi. I medici che ho consultato mi hanno detto che questi fastidi derivano dall'ansia. Sarà così o no?
Anche perchè ho notato che quando sono fuori casa in compagnia e nn ci penso troppo non li accuso ma tornano soltanto, come ripeto, se ci penso.
Io vorrei un vostro parere temo sempre in qualcosa di grave. Prima del famoso episodio fumavo poco ora non più. Dovrei effettuare una spirometria?
Cosa mi consigliare? Ed è vero che nn si può fare se si è raffreddati?
Infinite grazie
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dopo
Utente
Utente
buongiorno nn vorrei risultare assillante però sarei grata se poteste darmi una risposta al precedente messaggio in quanto da essa dipendono tante cose. grazie anticipatamente a chiunque mi voglia rispondere
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Utente,

Mi sento di tranqullizzarla. L'episodio e la sintomatologia che racconta è senza dubbio ascrivibile allo stato ansioso. E' una sintomatologia piuttosto tipica. La sensazione residua e persistente dopo l'attacco di panico che si è manifestato, è ascrivibile alla paura di riprovare una sensazione simile.
L'abitudine al fumo è un bene averla abbandonata! Inoltre la Sua giovanissima età è un ulteriore garanzia di tranqullità. Non tema alcuna patologia maligna.
La spirometria se vuole può farla per ulteriore tranquillità, ma non la ritengo necessaria.
Comunque al di là delle varie metodiche, come concetto generale, è sempre positivo far eseguire ad un medico una visita clinica, prima di ricorrere ad esami autoprescritti.
Stia serena e guardi al futuro con ottimismo, vedrà che risolverà in breve ogni problema.

Cari saluti e buon fine settimana

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Pneumologo, Infettivologo attivo dal 2009 al 2014
Pneumologo, Infettivologo
Gentile Signora
Lo stato ansioso puo' provocare situazione di somatizzazionea carico di varie funzioni del nostro organismo compreso quello respiratorio.Infatti Lei ha notato che non presenta piu' il distirbo qundo e' in compagnia,ma si ripresenta quando e' sola .La spirometria puo' solo tranquilizzarla, ma necessita di molta collaborazione e di non essere raffreddata.Cordialmente
D.Petroni
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Dr. Fabrizio Li Gotti Pneumologo, Otorinolaringoiatra 16 3
Gentile paziente,
mi associo al parere dei miei due colleghi che Le hanno risposto in maniera più tempestiva. Comunque, considerata la sua giovane età e visto che i suoi disturbi si presentano quando non si trova in compagnia, vorrei darLe solo un ulteriore suggerimento di carattere generale: fare molto sport, soprattutto di squadra, collettivo; lo sport allevia lo stato ansioso, accresce l'autostima ed aumenta la capacità e la riserva polmonare. Lo sport deve diventare per Lei una medicina, un'abitudine. Cominci da subito e tra qualche tempo mi faccia sapere i risultati! Un affettuoso saluto.
Fabrizio LI GOTTI

Dott. Fabrizio LI GOTTI
Specialista in Otorinolaringoiatria
Specialista in Pneumologia

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Dr. Orazio Antonio Filieri Pneumologo, Psicoterapeuta 57
Mi associo a quanto detto dai colleghi.
Visto la sua spiccata situazione ansiosa per poterla tranquillizzare potrebbe fare oltre alla spirometria anche l'emogasanalisi arteriosa per vedere se c'è una sindrome da iperventilazione con evidenza sugli scambi gassosi (alcalosi respiratoria?).
Cordialità.

prof. Orazio Antonio FILIERI
BRONCOPNEUMOLOGO-
PSICOTERAPEUTA-
Ospedale Gallipoli (LE)

[#6]
dopo
Utente
Utente
Salve, vi ringrazio molto per le vostre risposte perchè mi hanno un pò tranquillizzato. Io ho comunque deciso di fare sia la spirometria che l'emogasanalisi arteriosa.A proposito di quest'ultima ho sentito dire che si esegue tramite un prelievo dal polso ma che può comportare dei fastidi come ematomi, ostruzioni ed eschemia delle dita. E' vero tutto ciò? Nel farla potrei avere poi dei problemi aggiuntivi? Adesso nn sarebbe il caso per me...Perdonate questa mia curiosità. Aspetto vostre delucidazioni. Mille grazie. Cari Saluti
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Dr. Fabrizio Li Gotti Pneumologo, Otorinolaringoiatra 16 3
Salve,

scusi per il ritardo ma le repliche dei pazienti non mi giungono via mail.
Non so se ha ancora effettuato il prelievo arterioso ma volevo tranquillizzarla per le complicazioni che descrive, molto rare, e che nella mia pratica clinica non ho mai visto.
Se si esegue il prelievo correttamente, dall'arteria radiale, previa verifica dell'esistenza del polso ulnare, e se si tampona energicamente con una garzina sterile per almeno un minuto il punto in cui è stato effettuato il prelievo, l'esame è privo di rischi.
Cordiali saluti
Fabrizio Li Gotti

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Pneumologo, Infettivologo attivo dal 2009 al 2014
Pneumologo, Infettivologo
Gentile Signora
come le ha detto il collega Li Gotti il prelievo arterioso dal polso effettuato da personale esperto non le da' problemi se si seguono le raccomandazioni fatte dal Dott.Li Gotti.Se i risultati sia della spirometria sia dell'emogasanalisi sono nella norma continui gli incontri psicoterapeutici gia' in corso.Cordialmente
D.Petroni
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Dr. Orazio Antonio Filieri Pneumologo, Psicoterapeuta 57
Mi scuso per la mia lunga assenza per motivi personali. Vorrei sapere l'esito della spirometria ed emogasanalisi.
Grazie.
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