Trasferta con benzene

Egregi dottori,
la prossima settimana dovrò recarmi, per lavoro, in un luogo piuttosto inquinato (vicino Priolo Gargallo), con un'alta (non so essere più preciso) concentrazione di benzene. Si tratta di un impianto dove da anni lavorano molte persone. Dovrò stare là per una riunione della durata di alcune ore.
1) A vostro avviso ci può essere un pericolo per la salute? Capisco che senza dati non potrete essere precisi, ma non sono in possesso di muneri precisi.
2) Esistono rimedi di qualche tipo (medicinali che preventivamente riducono le assunzioni di agenti inquinanti, strumenti meccanici da utilizzare nel naso, ecc.)? Considerate che non potrò portare maschere o simili. Una cosa che pensavo di utilizzare è il Nasaleze, che utilizzo per le allergie.
3) Ci sono dei comportamenti che posso adottare (respirare solo con il naso, non respirare a fondo, ecc...).

Capisco che forse sono un po' apprensivo, ma una mia collega è stata là per 10 giorni ed ha riportato una brutta infiammazione ai bronchi. Inoltre, sui giornali spesso leggo dell'alto inquinamento in zona.

Vi ringrazio,

Saluti
[#1]
Dr. Claudio Pedicelli Radiologo 580 23
Gentile utente, mi scusi, ma lei si è posto il problema di quelli che in quel luogo ci vivono e ci lavorano?.
E' vero che il benzene fa venire il cancro al polmone e non solo , in individui comunque predisposti, ma la fonte maggiore di benzene è il fumo e questo, per produrre un cancro richiede una esposizione elevata ( più di 10 sigarette al giorno) per almeno 30 anni.
Pertanto non sarà una riunione di poche ore ad una concentrazione benzenica di migliaia di volte inferiore a quella del fumo a modificare il suo rischio di tumore.
Per quanto riguarda l'infezione ai bronchi è più probabile che essa dipenda dal rapporto ravvicinato con un certo numero di persone che avviene nel corso di riunioni, con rlativo scabio di germi a trasmissione aerea.
Potrà sempre presentarsi alla riunione con una mascherina naso-bocca, sempre che questo non susciti le giuste perplessità dei suoi compagni di riunione.
Cordiali saluti

Dott. Claudio pedicelli
Specialista in Radiologia
Ecografia

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Egregio dottore,

la ringrazio per la sua risposta.
Dalla riunione di cui le ho parlato è, purtroppo, sorta la necessità per me di recarmi sul posto un paio di giorni a settimana per qualche mese. Per intendersi, dovrò stare in loco per 7/8 ore per due giorni di seguito.

Ho perfettamente compreso lo scettiscismo da lei mostrato nella sua risposta, ed ho potuto personalmente verificare che, apparentemente, non c'è nulla di anormale sul posto, e moltissima gente ci lavora già da molto tempo.

Tuttavia, la collega di cui le ho parlato ha fatto una serie di analisi e i dottori (uno pneumologo ed un dottore che le ha fatto un'analisi specifica) le hanno assicurato che il suo problema è dipeso proprio dalle sostanze che ha respirato nelle due settimane, le hanno sconsigliato di andare e, addirittura, le hanno detto che probabilmente tra qualche anno molte tra le persone che lavarano lì potranno avere forme piuttosto gravi. Uno dei dottori, per caso, aveva lavorato nei pressi dell'impianto e le ha detto di aver assistito moltissimi soggetti gravemente malati, spesso allo stadio terminale.

Ovviamente la cosa non mi lasci tranquillo. Capisco che un'esposizione di poche ore (come quella per la mia scorsa riunione) non può produrre danni, ma cosa ne pensa di qualche mese di lavoro, seppure per due soli giorni a settimana?

La ringrazio
[#3]
Dr. Claudio Pedicelli Radiologo 580 23
Le confermo che , per raggiungere gli effetti oncogeni, l'esposizione al benzene deve essere continuativa e protratta per tempi molto lunghi, varabili in rapporto alla predisposizione individuale deducibile dalla storia oncologica familiare.
Mi lasci inoltre aggiungere che un eccesso di ansia continuativo può essere un oncogeno più pericoloso della saltuaria esposizione ad oncogeni chimici, poiché produce un abbassamento delle diferse immunitarie.