Per dormire delle pasticche a base di "brotizolam"

Buonasera, sono una ragazza di 38 anni e avrei bisogno di una risposta in merito al mio problema. Qualche mese fa ho subito un grande schock nell'ambiente lavorativo. Da quel giorno non sono più stata in grado di presentarmi al lavoro e tuttora sono in malattia. In questo periodo ho subito altri momenti pieni di ansia e di panico sempre collegati allo stesso problema. Non sono + stata in grado di leggere un quotidiano, di vedere un telegiornale locale. di avere una vita sociale. L'unico ambiente dove mi sento al sicuro è la mia casa, maggiormente quando sono sola, la solitudine all'apparenza mi aiuta, ma so che non è la soluzione. Soffro in alcuni momenti di tachicardia, pressione alta (sono arrivata ad avere anche 130 di minima)e mi si chiude la gola (attacchi di panico?), ho delle crisi di pianto. Per l'ansia sto prendendo delle gocce a base di "bromazepam", per dormire delle pasticche a base di "brotizolam", e nei momenti più neri delle gocce a base di "escitalopram". Queste ultime però mi danno degli effetti collaterali molto fastidiosi. Ho aumento il consumo di sigarette, e soprattutto, anche se in un primo periodo sono dimagrita di circa 5-6 Kg, adesso sarò ingrassata di circa 10 Kg. In questi mesi non ho voluto farmi seguire da uno specialista in quanto non volevo accettare la situazione, ma adesso credo di averne bisogno, alcune volte faccio anche dei brutti pensieri..... Mi potreste consigliare un bravo specialista nella mia zona? Una terapia da seguire? Grazie del sevizio, buon lavoro!
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

La terapia che riferisce non ha una logica, perché escitalopram non è un farmaco da prendersi al bisogno, ma ad una determinata dose regolarmente ed ha scopo preventivo e curativo. I tranquillanti al contrario sarebbero da prendersi al bisogno, e non regolarmente, altrimenti inducono semplicemente assuefazione e dipendenza psicologica. Assuefazione dopo mesi si è ovviamente sviluppata, quindi il disimpegno andrà fatto sotto guida medica, ma non è questo il problema principale.

Presumo che si tratti di prescrizioni non specialistiche, e non è strano che, qualunque tipo di ansia sia, non le abbiano giovato in maniera sostanziale.

La cosa da farsi è una visita specialistica per diagnosi e relativa terapia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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