Disattenzione

Salve, sono un ragazzo di 20 anni. Non ho mai consultato nè uno psicologo, nè un psichiatra, anche se, vista la situazione, dovrei consultarli. Sono un perenne distratto, anche se mi metto d'impegno la mia mente divaga, non riesce a stare nel mondo come se non volesse accettarlo. Ho provato di tutto, però, a volte mi basta allentare un pò e mi perdo in altro; sostanzialmente non riesco a controllare il mio flusso di pensieri, a volte cerco di concentrarmi sullo studio e la mia mente mi mette nel flusso canzoni, discorsi eccetera sentiti anche anni prima, senza una cognizione di causa. Questa sembrerebbe una banale disanttezione di un bambino idiota, però, ultimamente non riesco proprio a collegarmi al mondo, quando mi parlano non riesco a apire le parole, cioè sento, ma a volte devo richiedere quel che hanno detto perchè non riuscivo a tradurle e non per mancanza di vocaboli. Ogni tanto non mi sento neppure io, cioè sento una grande agitazione, come se fossi attaccato da molti stimoli e dovessi ragionare per ciascuno, mi sento confuso e leggero, non riesco a fare niente, fosse per me rimarrei fermo lì. Gli occhi inizio a sentirli non miei, e li sento come estranei, e ciò che vedo non riesco a focalizzarlo, come se fossi in due luoghi contemporaneamente.
Queste nuovi sintomi sono apparsi dopo un periodo brutto, sono dimagrito di 60 kg in meno di un anno - da solo- e sono stato per un breve periodo anoressico - ne sono uscito sempre da solo- però, da quel fattaccio ho iniziato a calare d'umore esponenzialmente, sono andato avanti per diversi mesi con la costante idea di dovermi suicidare, e queste cose venivano spontanee perchè la mia mente mi portava a giudicare la mia vita sotto un altra ottica.
Spero di non aver detto una serie di menate, e spero che ci sia un modo per debellare l'ansia, la disattenzione che và al limite della alienazione, di togliermi una volta per tutti certipensieri autodistruttivi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

giustamente lei ci scrive ma io non ho ben capito la sua domanda.

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dopo
Utente
Utente
Scusate, mi sono dimenticato ... La mia domanda è che se devo preuccuparmi di queste continue "alienazioni" cioè, siccome a volte sono totalmente estraneo, non riesco a concetrarmi e soprattutto vengo colto da una sorta di agitazione - non panico, proprio agitazione/ confusione- non so cosa pensare, perchè si sono fatte frequenti le situazioni in cui mi trovo totalmente incapace di agire.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Secondo me va capito ed inquadrato il problema ed eventualmente trattato.

E' sempre utile cercare di capire tali situazioni, soprattutto se incidono sulla qualità di vita.