Disturbi sessuali,ansia e difficoltà affettive

Salve,
scrivo per chiedere un aiuto e un parere per il mio problema.
Ho 38 anni e premetto che e’ la prima volta che decido di rivolgermi a qualcuno per cercare di trovare una soluzione e purtroppo anche dopo l’ennesima rottura di un rapporto di coppia.
Soffro di disturbi sessuali, associati ad una condizione generale di ansia. Infatti soffro di leggeri disturbi del linguaggio (iniziati sin da piccolo), difficolta’ ad aprirsi e parlare, tendenza a tenere tutto dentro, e difficolta’ a costruire rapporti affettivi.
Preciso che sin dalla prima volta, ho avuto difficolta’ all’approccio con il sesso e che l’ho scoperto abbastanza tardi verso i 25 anni, ma ricordo di non averlo mai vissuto con tranquillita’.
In generale ho difficolta’ di erezione, vivo il momento con la tensione di fallire e non riesco a rilassarmi. La maggior parte delle volte, anche quando riesco ad avere il rapporto, soffro di eiaculazione precoce, penso anche questa di natura psicologica.
Ho pero’ normali erezioni notturne, non ho problemi con la masturbazione e anche con il sesso orale riesco tranquillamente ad avere erezioni complete, e’ solo con la penetrazione che si presentano i problemi. Durante qualche rapporto andato male ho notato anche di soffrire di battiti accelerati.
Vi lascio immaginare che negli anni, invece di affrontare il problema, ho cercato di ignorarlo e cio’ mi ha portato a vivere cercando di evitare le situazioni che mi avrebbero portato a situazioni frustranti.Mi sono quindi convinto di stare bene da solo, e cio’ mi ha portato ad avere difficolta’ di costruire rapporti affettivi seri,di tenere sempre tutto a livello superficiale, di non impegnarmi in una relazione con una donna, a non esternare i miei sentimenti.Il tutto unito ad una sensazione di generale inadeguatezza ed inferiorita’ verso le donne.

Durante l’ultimo anno e mezzo pero’, ho frequentato una ragazza che si e’ mostrata molto paziente e comprensiva nei miei confronti, e infatti per un po’ di tempo le cose sono andata abbastanze bene, anche se la prima volta che abbiamo fatto sesso e’ andata male.Con la frequentazione pero’, la situazione e’ migliorata, e per diversi mesi i rapporti sono stati molto soddisfacenti, sia come durata che come intensita’. Pero’ sotto sotto ho sempre sentito che il meccanismo era fragile e mi sembrava di fare sesso per dimostare a me e alla mia partner che ero in grado di farlo, come una prova della mia virilita’.Ad un certo momento pero’, il problema si e’ ripresentato, con una semplice difficolta’ di erezione e di li’ in avanti e’ stato sempre peggio, ogni volta la vedevo come una prova , un esame da superare per tornare quello di prima, e nonstante gli sforzi della mia ragazza non ho piu’ superato questo disagio.Quando ci incontravamo pensavo sempre al momento in cui avremmo fatto all’amore, aumentando cosi’ l’aspettativa e l’ansia correlata.Negli ultimi tempi, ho cominciato a riavere erezioni,ad avere qualche rapporto ma accompagnato sempre da eiaculazione precoce e per nulla soddisfacente, alimentando anzi i miei sensi di colpa.
E’ finito che ci siamo allontanati, lei non voleva piu’ avere rapporti con me per non vedermi frustrato e per non sentirsi frustrata lei stessa.
Ora finalmente ho trovato il coraggio di affrontare il problema e vi chiedevo consigli ed aiuti per iniziare e per sapere se era meglio affrontare subito con un approccio psichiatrico o di psicoanalisi, o magari ad entrambi.
Abito a Pisa, e vorrei sapere se possibile a quale struttura o a quali specialisti rivolgermi.
Grazie e scusate la lunghezza, ma sto imparando ora a lasciarmi un po’ andare e parlare dei miei problemi.
[#1]
dopo
Utente
Utente
Egregi, mi chiedevo se ho sbagliato specialita' per il consulto, visto che non ho ottenuto nessuna risposta.
Vi sarei grato per un Vostro consiglio e/o aiuto.

Saluti
[#2]
Dr.ssa Silvia Graziani Psicologo 36 1
Gent.mo utente,
probabilmente, in effetti, la sua domanda rientra nell'ambito della psicologia/psicoterapia.
E' notevole la Sua capacità di riconoscimento di quali siano le sue problrematiche, tuttavia il racconto e gli eventi sono complessi perpterle dare un consulto via internet. A tal proposito, mi sento di consigliarle un consulto psicotereapeutico. può rivolgersi al Simap della sua Asl o ad uno psicoterapeuta privato.
I miei migliori auguri

Dr.ssa Silvia Graziani
gsilvia77@libero.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta dott.ssa Graziani.
Ho inserito in psichiatria, perche' dalla mia analisi mi sembrava di riscontare cause ansiose al mio problema.
Ho intrapreso per ora una terapia con SSRI con dosaggi molto bassi prescritta da uno specialista in Andrologia-Sessuologia clinica dopo visita completa.
Era mia intenzione integrare con una psicoterapia di supporto alla terapia farmacologica, anche perche' mi sono reso conto che parlare del problema mi aiuta a prenderne coscienza e mi fa stare un po' meglio.
Volevo cortesemente sapere cosa e' il Simap, altrimenti un consiglio a chi rivolgersi a Pisa.
Saluti
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Dr.ssa Silvia Graziani Psicologo 36 1
Gent.mo utente,
i disturbi ansiosi rientrano sia nel campo di studio psicologico/psicoterapeutico, sia in quello psichiatrico; l'ho indirizzata tuttavia al primo perchè nella sua richiesta non si orientava tanto su una domanda di tipo farmacologico, quanto su una approfondita introspezione.
Il Simap è, in sostanza il centro di igiene mentale, in cui operano professionalità diverse: lo psichiatra, che potrebbe servirle per centrare ulteriormente la terapia farmacologica, lo psicoterapeuta per approfondire e districare la situazione e l'assistente sociale di cui però non sembra necessitare. E' a carico del servizio sanitario. Non conosco colleghi della sua zona.
Cari saluti
Ansia

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