Tanti problemi di salute

Buongiorno,
ho già scritto in altri ambiti e ora sono qua. Il mio problema (grande) è uno solo:la reazione spropositata al dolore patologico.
Sono un ragazzo di 23 anni e soffro di reflusso gastroesofageo, disfagia del muscolo cricofaringeo, scoliosi e radicolopatie (tutti documentati). Questo per fare un quadro di anamnesi. Ma, come dicevo all'inizio il problema più grande è quello della percezione del dolore. Vi faccio alcuni esempi per farmi meglio capire:
1) Febbre: quando la temperatura supera 37.5 ho allucinazioni e comincio a sbattere cuscini del letto;
2) influenza: una semplice influenza per me è debilitante: se è gastrointestinale i sintomi sono acuti e non riesco mai a dormire la notte; se è respiratoria sono sempre costretto a ricorrere a farmaci. In particolare il mal di gola per me è debilitante e non passa quasi mai se non prendo l'antibiotico;
3) patologie minori: faccio l'esempio dell'orzaiolo; quando mi è venuto, dolore fortissimo e mi sono dovuto recare al Pronto Soccorso, dove mi hanno dato l'antibiotico. Pensate che, a causa del dolore di un'orzaiolo non sono riuscito a dormire per due notti intere e mi è venuta anche la colite (anche qui sintomi esagerati).
4) Dolore insopprimibile: 5 anni fa sono stato operato di fimosi; mi avevano detto che era un intervento semplicissimo. Non l'avessi mai fatto: dolore insopportabile per vari giorni non rispondenet ad alcun FANS.
Potrei citare tanti altri episodi, praticamente tanti. Quando non sto male, riesco a dormire, mangio normalmente ecc... Quando mi becco qualcosa sembra che sia sempre un "brutto male". Il medico di base, che mi ha seguito in tutti questi anni non sa che dirmi. Io ho provato ad autodocumentarmi e ho visto sul web che la recezione del dolore può esser dovuta ad un gene recentemente studiato in America, alla Serotonina e all'ansia. Ma io so di non essere ansioso. So che il dolore che provo è reale (quando avevo l'orzaiolo provavo ad addormentarmi ma m svegliavo dopo dieci secondi per l'eccessivo dolore). Non so cosa fare e devo dire che a causa di questi stati di "eccessivo malessere fisico" mi sono sempre venuti "cattivi pensieri", quelli che non dovrebbe mai avere nessuno ma che alcune circostanze a volte comportano.
A Chiunque vorrà dare un parere vanno il mio ringraziamento e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

se e' rilevata la presenza di una alterazione della soglia del dolore, con una diagnosi precisa effettuata da uno specialista, sono in commercio farmaci che agiscono nello specifico sul dolore e sulla soglia del dolore.

Tali farmaci sono di introduzione piuttosto recente nel prontuario italiano e potrebbero essere indicati nel suo caso.

Faccia riferimento ad uno specialista in neurologia o psichiatria.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la sua puntuale risposta. Forse i farmaci ai quali Lei fa riferimento sono gli oppioidi. In realtà non sempre si tratta di dolori curabili con oppioidi. Per esempio, quando ho avuto l'orzaiolo ho preso il Tramadolo ma è come se avessi ingerito acqua fresca. Il mal di gola si presenta sempre nello stesso modo e alla stessa intensità tanto da provare forte dolore nella deglutizione. Insomma, il problema comprende tutto il corpo. Pensi che quando sono stato operato di fimosi non è bastata un'inizezione di anestetico. Me ne hanno dovuto iniettare così tanto da addormentarmi (senza intubarmi però). Il neurologo, che ha già fatto l'EMG ha rilevato sofferenza neurogena cronica C7 C8 e L4 L5. Ma questo non basta a spiegare la mia "iperpercezione" della sofferenza.
Mia madre assume il citalopram (perchè a volte ha TIC nervosi che con l'assunzione del farmaco sono notevolmente ridotti). Lo ha consigliato anche a me perchè dice che la Serotonina fa bene nella modulazione del dolore. E' vero? Ma quale tipo di dolore? La ringrazio infinitamente e spero nuovamente in una sua risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non sto facendo riferimento agli oppioidi.

Sua madre le ha consigliato un antidepressivo? E' una collega?
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
no, mia madre non è medico, tuttavia è molto preoccupata per me. Mi è sempre stata vicino nei momenti più critici (negli ospedali dopo gli interventi quando assillavo gli infermieri affinchè mi facessero altre iniezioni di antidolorifico, e nel post-operatorio altrettanto doloroso). Non riesce a capire neanche lei i motivi di queste reazioni spropositate a banali raffreddori (banali per gli altri ma per me la sintomatologia è tutt'altro che banale!). Il guaio è che queste spiacevoli situzioni mi stann intaccando anche psicologicamente. Perchè se mia madre o mio padre hanno mal di gola, bevono cose calde affinchè passi, se ce l'ho io non basta nemmeno il benactive e mi verrebbe voglia (di continuo) di strapparmela la gola. Ecco perchè queste situazioni mi "invalidano" molto. Lo stesso vale per qualsiasi altra sintomatologia (perfino per un banale orzaiolo che mi ha fatto stare sveglio due notti, provocandomi uno svenimento e forte mal di pancia). Io non so più che cosa fare, anche perchè esami diagnostici ne ho fatti a volontà e tra questi vi sono quelli che hanno documentato le patologie di cui ho scritto nel primo post.
Tutti dicono che la percezione degli stimoli dolorosi è soggettiva, tuttavia io credo che non possa essere esclusivamente così. Altrimenti non esisterebbero i neurotrasmettitori, il concetto di noicezione (non so se si scrive esattamente così) del dolore, i FANS ecc.... Lei cosa ne pensa? E, se posso chiederlo, a quale categoria appartengono i farmaci dei quali faceva precedentemente riferimento.
Lei è gentilissimo e la ringrazio molto.
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se fa riferimento ad uno psichiatra può essere considerata una prescrizione specifica per il suo problema.

Certamente il suo modo di percepire il dolore e' amplificato e sindevono tentare tutti i trattamenti possibili in caso di insuccesso.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
stamattina mi sono recato dal medico di base che mi ha prescritto ENTACT 5 gocce la sera per 6 mesi. La dottoressa mi ha spiegato che questi farmaci, appartenente agli inibitori del ...?.. della Serotonina assunti a basse dosi servono per regolare la soglia del dolore.
E' vero? Oppure mi ha dato una cura per la depressione, che invece non c'entra col mio caso?
la saluto cordialmente.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

I farmaci del tipo dell'entact in psichiatria sono utilizzati in varie sindromi caratterizzate da sintomi corporei associati a sintomi psichici o anche apparentemente isolati, e influiscono su questi sintomi in questi contesti.
Peraltro 5 gocce di entact è una dose inferiore alla media efficace nei disturbi in cui si usa questo farmaco, e "per sei mesi" è una durata abbastanza lunga, i risultati di una cura con entact solitamente si valutano dopo le prime settimane, e poi si vede in base alla risposta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la risposta,
il guaio è che i miei sintomi corporei non sono psichici. Il fatto di non rispondere per niente a trattamenti antidolorifici dopo l'intervento chiururgico di fimosi ne è una testimonianza. Ho accusato dolore forte per più di una settimana dopo l'intervento. Non potevo neanche lavare il pene da quanto faceva male.
Non so più cosa devo fare, ogni volta che mi sento male sto "malissimo", non c'è una ricezione moderata del mio corpo nei confronti di qualsiasi tipo di dolore.
Posso provare a fare la cura data dal medico? O esistono altri farmaci o metodi per alzare la soglia del dolore?
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"Il fatto di non rispondere per niente a trattamenti antidolorifici dopo l'intervento chiururgico di fimosi ne è una testimonianza. "

No, non è una testimonianza di questo.
Ho paura che non capisca il significato di sintomi "corporei", che significa di origine extracerebrale, i sintomi psichici hanno origine cerebrale, ovvero c'è qualcosa che altera il segnale in ingresso oppure come questo viene vissuto, incluse le valenze ansiose.
Dire "soggettivo" significa che non tanto la percezione della trasmissione del dolore lungo le vie nervose, quanto le modalità con cui poi detto impulso è tradotto affettivamente o vissuto all'interno di una condizione psichica.

Pertanto non è che il medico stia curando un "niente", sta evidentemente pensando che influendo sulla funzione di trasmissione/o percezione/o interpretazione del dolore (questo non è univoco in base soltanto al farmaco scelto) il "disturbo" doloroso migliori. L'alternativa è ricercare qualcosa che "fuori" dal sistema nervoso produca uno stimolo che sarebbe quindi eliminabile rimuovendo o trattando la causa extranervosa.

Per quanto concerne la terapia del dolore, è una branca specifica che ha sue procedure di diagnosi differenziale, i farmaci disponibili sono diversi secondo precise sequenze o associazioni. Se vuole può porre il quesisto anche nella sezione anestesia e rianimazione dove vi sono specialisti in terapia del dolore.
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Mi scusi l'ultima domanda dottore. Risponda quando ha tempo, ovvimante non voglio mettere fretta.
Non sarebbe stato meglio che il mio medico mi avesse dato un framco inibitore anche della noradrenalina, oltre che della serotonina? Scusandomi per l'eccessivo disturbo saluto cordialmente.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

entrambi possono avere proprietà antidolorifiche.
[#12]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili dottori,
mi scuso se scrivo ancora ma come ben capirete ho bisogno di molte risposte.
Mi chiedo se esista una particolare patologia per la quale si soffra così tanto. In questo momento sono 15 giorni che ho mal di stomaco, che, innalzato dalla sintomatologia del reflusso e della disfagia, non mi permette di mangiare nulla (anche perchè deglutisco malissimo avendo la bocca e la parte iniziale dell'esofago secca). Tutta questa sintomatologia è derivata dall'orzaiolo, il cui dolore non mi ha fatto dormire per due notti intere, tanto che avevo voglia di strapparmi l'occhio.
Ho sentito parlare del Centro Neurologico Carlo Besta di Milano come uno dei migliori in Italia. Mi devo recare lì, oppure è inutile visto che Di esami (elettromiografie, risonanze, analisi del sangue...) ne ho fatte tante anche qui dove abito?
Cordiali saluti.
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

l'entact che lei aveva iniziato può dare mal di stomaco.

Per il resto al momento non ha una diagnosi, che va posta.
[#14]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
i sintomi sopra descritti li accusavo prima di prendere Entact.
Inoltre c'è una domanda alla quale il mio medico non ha mai saputo rispondere. Perchè quando ho fatto l'intervento di fimosi hanno dovuto praticarmi la sedazione profonda, perchè altrimenti sentivo tutto mentre con gli altri pazienti non è stato così? Lì la mente non c'entrava nulla, era solo una questione fisica (l'urologo stesso era stupito del fatto che avessi bisogno di così tanto anestetico).
Spero solo che questa situazione (di eccessiva sensibilità) non duri tutta la vita, altrimenti sarà arduo andare avanti. A 23 anni dovrei pensare a tutt'altro che ai medici, lo so benissimo, ma non posso farne a meno. Ormai senza antibiotico il mal di gola (o meglio BRUCIORE) non se ne va; idem per gli altri dolori (tipo l'esempio dell'orzaiolo fatto pocanzi) che poi sono talmente forti (non per la gente comune ma solo per me) da farmi venire forte mal di stomaco con conseguente aumento di reflusso.
Insomma, speriamo che questo Entact faccia qualcosa, altrimenti non saprei più cosa pensare.
[#15]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

allora rientriamo nel solito problema dei sintomi dolorosi che rimane ad oggi irrisolto.

Se ha iniziato una cura sotto indicazione del suo medico non ha molto senso porsi le stesse domande.
La cura va valutata.
Sarebbe però meglio sapere se a monte di tutto questo esiste una diagnosi psichiatrica e quale.
[#16]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Chiedo scusa del disturbo nuovamente.
Non è che forse un esame che si chiama "potenziali evocati somato-sensoriali" potrebbe essere indicato nel mio caso?
Vi ringrazio tantissimo e vi saluto con cordialità.
[#17]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gli accertamenti devono indicarli gli specialisti sulla base di ipotesi da verificare, se li ritengon utili a questo scopo.
[#18]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Niente da fare. Non funziona neanche l'antidepressivo.
Ma è possibile che non esista qualche esame diagnostico che valuti la soglia del dolore? Chiedo scusa se sono ripetitivo ma per me è una cosa essenziale.
Alcuni dicono che l'agopuntura, stimolando il rilascio di endorfine potrebbe essere efficace. E' così?
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
[#19]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Tanto per farvi capire quant'è invalidante la mia condizione vi dico che preferei esistesse un modo per annullare tutti i sensi,(piacere, tatto, gusto, ecc...) piuttosto che continuare a vivere così. Pensate che ultimamente una colite mi è durata un mese con dolori fortissimi e sono dimagrito 10 kg...
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

lei ha bisogno di una diagnosi, altrimenti si usano termini che possono non corrispondere a entità accertate, tipo colite, che è un termine abusato.

Lei sta assumendo una cura: a che dose e da quanto tempo ?
[#21]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Ho dosato la calprotectina nelle feci ed era 600. Poi, dopo alcuni giorni l'infiammazione è scesa a livelli normali. Il gastroenterologo dice che tutti i sintomi che mi sento (disfagia, reflussi continui, ipersensibilità al dolore) potrebbero essere dovuti ad alterazioni del sistma nervoso simpatico e parasimpatico. Per ciò però, mi ha detto, non c'è cura. Ed io come devo fare allora? La mia vita è completamente rovinata a causa della mia salute sempre instabile. Il medico di base mi aveva detto che l'elopram avrebbe alzato la soglia del dolore ma dopo un mese ho constatato che non è così. E ogni volta che ho qualche dolore per me diventa invalidante.
All'Istituto Carlo Besta di Milano potrebbero essere in grado di fare degli ulteriori approfondimenti e di darmi delle spiegazioni su questa "iperdolorabilità"? Pensi che problemi intestinali sono stati dovuti ai forti dolori (forti per me ma per uno normale sarebbero sopportabili) di un orzaiolo.
Conosce qualche specialista dell'Istituto Besta che potrebbe fare al mio caso?
Grazie
[#22]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La terapia che ho assunto finora è stata Elopram 8 gocce.
Volevo sapere se all'Istituto Besta o in qualche altro Centro esiste la possibilià di esaminare il sistema vegetativo autonomo e se possono esaminare anche il gene SCN9A responsabile della sensibilità al dolore?
Grazie.
[#23]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Perchè non rispondete? Io non ce la faccio più. Basta che abbia una malattia e mi dura un sacco. Inoltre disturbi inspiegabili, eccessiva sensibilità al dolore. Difficoltà ad ingoiare. ecc.... Non credo di esser messo molto bene a 23 anni.
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

elopram 8 gtt è una dose inferiore a quelle mediamente efficaci per le sue indicazioni.

Deve farsi fare una diagnosi, non cominciare a fare ipotesi e diagnosi per conto suo su argomenti che non può comprendere.
[#25]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
In che senso "diagnosi per conto suo"?
[#26]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Il gastroenterologo ha detto che i miei potrebbero essere problemi del sistema nerovegetativo simpatico e parasimpatico ma per quello non c'è niente da fare. Questa è stata la diagnosi che mi ha fatto lui.
Forse in un centro specializzato neurologico saprebbero dirmi qualcosa di più?
[#27]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"potrebbero essere problemi del sistema etc" non mi sembra una diagnosi, primo perché è un'ipotesi, e poi un'ipotesi di che cosa esattamente ? (problemi è generico).

Intendo che a fronte di tutto ciò lei sta facendo una cura psichiatrica sottodosata, anche in questo caso andrebbe chiarito per quale diagnosi. Un disturbo somatoforme ? Un'ipocondria ? Chiarisca questo, nel caso appunto la terapia sarebbe sottodosata.

[#28]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
No dottore i miei non sono disturbi somatoformi o ipocondrie. Altrimenti dovrei averli tutto l'anno. Io non riesco a sopportare il dolore di qualsiasi patologia, anche minore. Sento il dolore in maniera molto forte, esagerata che non mi consente nemmeno di fare una vita decente. E la riprova che non sono un ipocondriaco è stata il giorno dell'intervento di fimosi, quando i medici opranti pensavano bastasse anestetizzarmi localmente invece hanno dovuto addormentarmi (senza intubazione però). Poi chiamavo le infermiere in continazione affinchè mi somministrassero l'antidolorifico ed esse stesse erano stupite che non mi facessero efficacia. L'altro che era stato operato poco prima di me era in piedi bello pimpante. Io per 12 GIORNI ho dovuto sopportare quel dolore immane e continuo senza che nessuno potesse trovare qualcosa per aiutarmi. Poi è passato da solo. E la stessa situazione si ripete quando ho influenze, mal di gola, mal di testa. Tutto è insopportabile. ecco perchè dicevo del Besta. Magari riescono a trovare motivazioni concrete per tutto ciò.
[#29]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Lei che ne pensa?
[#30]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

"No dottore i miei non sono disturbi somatoformi o ipocondrie. Altrimenti dovrei averli tutto l'anno. "

Non vedo il nesso. E neanche nel resto, e di fatto le stanno dando una terapia psichiatrica, poi che abbia proprietà antidolorifiche può essere. Non si capisce perché rifiuti comnuque le ipotesi diagnostiche a priori, non credo che abbia idea di cosa sia un disturbo somatoforme, non è un "niente".

Le consiglio di farsi inquadrare da uno psichiatra per definire SE e quale sia la diagnosi precisa. Per ora manca.
[#31]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La rispetto molto dottore e la ringrazio per avere tanta pazienza con me. Ma, siccome sono testardo credo che andrò al Besta ugualmente anche perchè sinora nessuno è riuscito a dare una spiegazione alla radiografia che mostrava l'inibizione del muscolo crico faringeo per cibi sia solidi che liquidi durante il passaggio del cibo e dei liquidi. Nessuno è riuscito a spiegare le mie continue eruttazioni anche diverse ore dopo aver mangiato.
Insomma è possibile che nelle mie terminazioni nervose ci sia qualcosa che non va. Anche nella percezione del dolore.
Forse non esiste un esame per scoprirlo. Lei proprio esclude che ci sia un esame che studia la soglia del dolore nocicettivo?
[#32]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
dottore, questa era l'ultima domanda. poi non la disturberò più. basta rispondere sì o no.
grazie
[#33]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

le posso dire che per esempio la modalità del consulto, con la domanda "doppia" (domanda e a seguire precisazione in appendice) è compatibile con uno stato ansioso. Però ovviamente anche se fosse Lei potrebbe sostenere che il disturbo la rende ansioso, e così non ce ne esce però.

Il consiglio rimane quello di andare da uno psichiatra per far definire la diagnosi (se sussiste).
[#34]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Dottore mi scusi sono sempre io.
Le volevo dire che il problema della disfagia del muscolo crico faringeo è stata documentata dalla radiografia dell'esofago. Poi la manometria non ha mostrato alterazioni patologiche però io ho continuato a soffrire di eruttazioni e movimenti involontari dell'esofago ecco perchè il gastro ha optato per disturbi neurovegetativi. Però io continuo a sentirmi chiuso nel muscolo crico faringeo e questo lo riscontro ogni volta che metto cibo in bocca. Come vede anche qua non c'è una spiegazione medica (c'è ma contrasta con la manometria)eppure sintomi importanti ci sono.
Quando feci l'intervento di fimosi che dal dolore impazzivo, il medico mi disse che se provavo tanto dolore per un banale intervento figuriamoci per una colecisti.
Poi, le ripeto, ora come ora è dall'8 di maggio che sto male: ho avuto un orzaiolo (che tra l'altro, anche questo stranamente) non è andato via (anche se il dolore lancinante e continuo che mi ha costretto ad andare al Pronto Soccorso è finito dopo due giorni di "agonia" perchè ho preso l'antibiotico levoxacin. Contemporaneamente all'orzaiolo sono arrivati i dolori intestinali (ovvio, con un male così forte non poteva essere diversamente) che tuttora ho e che, pensi oltre a non farmi dormire la notte e impazzire di giorno mi hanno fatto dimagrire 8 kg. L'esame calprotectina a 600 ha inizialmente confermato questi dolori. Poi, gradualmente grazie a valpinax è sceso.
E in questi due mesi cosa ho fatto? Praticamente nulla! Sono stato a casa acontorcermi coi miei dolori fortissimi con la voglia prima di strapparmi l'occhio (quando avevo l'orzaiolo dolorante), poi l'intestino.
E lei immagini he questo accade con qualsiasi altro dolore io abbia. Ecco perchè secondo me la psicologia non c'entra.
E' possibile che io abbia veramente qualche problema di neurotrasmissione degli stimoli nocicettivi. Ecco perchè continuo a cercare aiuto con la paura però che una risposta adeguata non arrivi.
E' possibile che la scienza, che si è tanto evoluta, non riesca a spiegare tutto ciò?
[#35]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Il pace maker anti dolore potrebbe essere adeguato per me? Anche perchè in questa situazione invalidante per me è quasi impossibile trovare un lavoro e a causa del mio stato di salute sempre precario ho perso tutte le amicizie.
[#36]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Capisco che non possa fare a meno di ripetere le sue auto-valutazioni sul da farsi e proporle, ma è quello che le è stato indicato come non utile.

Stavamo parlando di dolore, e siamo giunti al punto di far fare una diagnosi psichiatrica.
[#37]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
volevo chiederle se una intubazione fatta male può alterare la soglia individuale del dolore. Infatti io 10 anni fa sono stato operato al setto nasale e da lì problemi a non finire. Risvegliato dall'anestesia ho cominciato a sanguinare dal naso. "Nella gola ho come una pallina che mi impedisce di ingoiare" scrivevo in un bigliettino a mia madre visto che a parlare ce la facevo poco e male (dato i tappi messi nel naso). Poi una notte insonne e contorcendomi perchè facevo fatica a respirare e la mattina dopo quando sono stati tolti i tappi una vera liberazione.
Da lì sono iniziati i problemi di disfagia, eruttazioni bocca schifosa ecc....
E' possibile che mi abbiano intubato male modificando così la soglia del dolore?
[#38]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
lei che ne pensa?
[#39]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Innanzitutto è inutile ripetere una richiesta mettendo un "lei che ne pensa ?".
Se ritiene di fare una visita psichiatrica la faccia e ci farà sapere eventualmente l'esito. E' inutile ripetere volta per volte ipotesi nuove che fa Lei autonomamente, sono collegamenti tra sintomi che fa Lei, dovrebbe lasciare che i medici li facciano, non che i medici prendano in esame sue ipotesi per commentarle e dirle cosa ne pensano.

Non ritengo sia utile che prosegua a porre domande in questo modo su questo consulto.
[#40]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Mi scusi dottore. Non volevo farla arrabbiare. Però la mia domanda era molto semplice:
E' possibile che un'intubazione tracheale mal riuscita possa aver lesionato la laringe (infatti il medico di base dice che da dopo l'intervento al setto nasale ho la faringite cronica) e cambiato la mia soglia del dolore? E se così fosse, questo dovrebbe valere solo per la regione Laringo-faringea o per tutto il corpo?
E' una domanda scientifica, non credo di scrivere cavolate.
Se riterrà opportuno rispondermi ne sarei lieto.
Nel frattempo la saluto cordialmente.
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Le ho risposto, ovviamente se entriamo nel merito di ogni nuovo dubbio posto da Lei e non da medici non credo che sia un percorso a Lei utile, questo non deve essere ripetuto per ogni nuova ipotesi, è un discorso generale.
Al momento non lo sta capendo.
[#42]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Guardi dottore che la risposta è molto semplice: sì o no.
Insomma quel che chiedo è se dopo un intervento di setto nasale e turbinati che ho fatto 10 anni fa (ed è da allora che ho disfagia) può aver modificato qualcosa a livello di neurotrasmissione.
[#43]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
E' una domanda semplice no?
[#44]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Non dovrebbe essere molto difficile rispondere.
[#45]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Lei ha inserito il consulto in psichiatria e chiede in merito ad una intubazione tracheale. Il problema che cercavo inutilmente di farle notare è la modalità con cui modifica ipotesi di sua iniziativa, non credo che questo sia utile, le ipotesi le fa chi la visita.
E' stato dato il consiglio di fare una visita psichiatrica per verificare la presenza di un disturbo di questa sfera.
Lei continua a cambiare ipotesi e ignora il senso delle risposte.

Penso non sia utile proseguire.
[#46]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
dal Laboratorio Genoma di Roma mi hanno detto che esiste un'analisi del gene COMT per la sensibilità al dolore. Loro la fanno. Mi consiglia di andarci?
[#47]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Potrebbe essere utile l'esame di questo gene? (Dopo questa domanda giuro non disturberò più)
[#48]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Questa sezione è di psichiatria. Le è stato già risposto ma vedo che insiste secondo una sua personale linea.

[#49]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Ho capito che questa sezione è di psichiatria. Infatti io ho scritto qua fin dall'inizio perchè pensavo che gli antidepressivi e i sedativi fossero efficaci sul dolore (fisico e viscerale intendo). Non esiste una sezione di medicina genetica.
Tuttavia ciò non significa che un medico psichiatra non possa avere la sua valutazione sulla opportunità o meno di fare un analisi sul gene COMT al Laboratorio Genoma di Roma. Per opportunità intendo: "potrebbe cambiare qualcosa dopo quest'esame? Oppure, anche se risultasse una alterata soglia del dolore non ci sarebbe niente da fare?" Solo questo chiedo: una semplice opinione su tale opportunità.
[#50]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"Infatti io ho scritto qua fin dall'inizio perchè pensavo che gli antidepressivi e i sedativi fossero efficaci sul dolore (fisico e viscerale intendo). "

Infatti ha avuto abbondantemente risposte su questo.

Le è stato consigliato di fare una visita psichiatrica, non di continuare a produrre ipotesi su cui interrogare i medici. Se qualcuno la ritiene utile gliel'avrebbe indicata, andar lei a cercare medici virtualmente o fisicamente con proposte di esami non ha senso.

Se non capisce il senso di questo, non saprei cosa aggiungere. Anche perché stiamo semplicemente ripetendo gli stessi concetti, per aggirare i quali Lei produce nuove ipotesi, cioè il contrario del senso delle risposte.

Per la cronca, la sezione di genetica medica c'è comunque.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la pazienza e la saluto cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Caro dottore,
la diagnosi psichiatrica nel mio caso potrebbe basarsi solo su un colloquio o anche con esami specifici?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
La visita psichiatrica è un colloquio. Gli esami nel caso glieli indica il medico in sede di visita.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Lo sa dottore che molto probabilmente ho trovato l'esame che fa al mio caso. Si chiama potenziali evocati laser ed è un esame neurologico. Spero me lo facciano fare. Anche se poi dicono che le cure non ci sono, almeno spero di far vedere a tutti che non sono matto.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
non mi risponde? Eppure guardi che ho letto sul web che quest'esame lo proponete proprio voi psichiatri.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,


Innanzitutto non solleciti le risposte perché non ha senso. Qui si risponde secondo le disponibilità di ciascuno, quindi è inutile sollecitare.

In secondo luogo Lei procede facendo finta di non capire o per imporre la sua modalità che non ha senso medico, finché stabilirà lei cosa fa al caso suo e quale diagnosi.

Terzo: lei apre consulti con le stesse domande anche in altre specialità, con le stesse modalità.

Faccia una visita psichiatrica.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
ma i neurologi neanche mi rispondono. Ecco perchè io domando a lei se sa (e so che lo sa perchè è psichiatra) in cosa consiste l'esame dei potenziali evocati laser. Non è una richiesta di prescrizione è solo una spiegazione. Grazie
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Gentile utente,
si attenga alle linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ ed eviti di porre domande per soddisfare le sue curiosità su esami diagnostici.

Se abuserà del servizio saremo costretti a bloccare il suo account.

Grazie per la collaborazione.
staff@medicitalia.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

abbiamo già abbonantemente commentato l'inutilità di questo suo atteggiamento di richiesta di informazioni sempre diverse a cui Lei attribuisce un senso e un ruolo che non anno (tanto da affermare che siano o meno giuste nel suo caso).

Se non ritiene di tenere in minima considerazione questo discorso già ripetuto svariate volte e di continuare come niente fosse a inserire quesiti con la stessa modalità non ha senso per Lei, al di là del fatto che riceva o non riceva risposta.


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