Disturbo bipolare misto

Gentilissimi Dottori,
circa una settimana fa è stato diagnosticato a mio padre un disturbo bipolare misto da un medico specialistico (psichiatra).
Noi familiari ci siamo rivolti a lui in quanto mio padre improvvisamente ha iniziato a sentirsi perseguitato da altre persone, vedeva del male ovunque e alternava a questi momenti altri di depressione. Il tutto si è svolto nell'arco di 15gg, dalla visita e relativa terapia è trascorsa una settimana. Sta meglio poiché non ha tutte le allucinazioni precedenti,ma si sente depresso e privo diconcentrazione. Volevo sapere se tornerò ad avere il padre energico e attivo che avevo. La cosa che mi spaventa di più è sapere che starà in terapia per tutta la vita. Lui ha 67 anni e fino a pochi giorni fa ha continuato a svolgere la libera professione
Grazie
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Dr. Giorgio Chiummo Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 59
Gentile amica, i sintomi che lei descrive, in verità in maniera troppo limitata, mi fanno pensare più a una nevrosi depressiva (frequente negli anziani) con sintomi persecutori o a una paranoia più che ad un vero e proprio disturbo bipolare (dov'è ad esempio la sindrome euforica?). E poi queste 'allucinazioni' (che potrebbero indicare una psicosi) come sono? Ma non volendo mettere in dubbio la diagnosi del collega psichiatra, mi limito a chiederle maggiori dettagli.

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Dr. Gaspare Palmieri Psichiatra, Psicoterapeuta 40
In questi casi di disturbi affettivi gravi è fondamentale la corretta assunzione della terapia farmacologica (solitamente antidepressivi, stabilizzatori dell'umore o antipsicotici)consigliata dal collega.
Il fatto di doverla assumere anche tutta la vita non deve spaventare perchè abbiamo oggi a disposizione farmaci con effetti collaterali limitati e la gravità del disturbo non deve essere sottovalutata.
Con adegauta terapia penso che suo padre possa ritornare anche a riprendere le proprie attività professionali quotidiane.
Dr. Gaspare Palmieri

Gaspare Palmieri

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Dr. Domenico Mazzullo Psichiatra 49
Gentile Amica,
la patologia diagnosticata dal collega che ha visitato suo padre è seria e richiede una terapia farmacologica attenta e continua. Oggi disponiamo di farmaci efficaci e sicuri in grado di dominare questa patologia.
Le consiglio di seguire scrupolosamente le istruzioni del medico e di non preoccuparsi, anche di fronte ad una terapia che dovesse essere continua.
Con queste attenzioni è molto probabile che Suo padre possa riprendere le Sue attività professionali.
Domenico Mazzullo

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Personalmente non mi fermerei a nessuna di queste diagnosi, soprattutto per il fatto che non ci sono motivi apparenti nella vita di suo padre degli ultimi giorni che possano aver comportato una "depressione".
Chiedo scusa per la mia ignoranza ma non ho mai ritrovato in letteratura l'insorgenza di sintomi psicotici di innesto in pazienti con oltre 25 anni di eta'.
A mio avviso sarebbero da prendere in considerazione altri parametri che necessitano di un quadro clinico completo.
Innnanzitutto, esami del sangue, RMN encefalo, visita neurologica, ponendo anche attenzione a tutti i valori del sangue che possono comportare questo tipo di sintomi (emoglobina, ferro, glicemia ecc...)
Poi per il resto farei fare una valutazione neurologica per cio' che riguarda la possibilita' di patologie senili e la valutazione nella anamnesi faimliare di patologie similari (Parkinson, Alzheimer ecc...)
Dopodiche' mi preoccuperei a considerare eventualmente anche la presenza di masse che possono comportare tali alterazioni improvvise del comportamento percio' la RMN e' molto efficace.
Se tutti questi esami sono stati effettuati allora la diagnosi del collega puo' essere giusta.

Saluti

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