Dismissione psicofarmaci

Buonasera Gentili Dottori,

avrei un quesito da sottoporvi sulla dismissione di farmaci usati per il trattamento degli attacchi di panico e ansia.
Ho 31 anni e da ormai una decina, soffro dei disturbi sopracitati. Sono sempre stato in cura e seguito da professionisti anche con ottimi risultati. Ovviamente si sa che spesso ci sono alti e bassi con questi problemi, quindi ho alternato qualche anno di benessere pieno a qualche periodo purtroppo di ricadute. Quest' anno è uno di quelli no. Fortunatamente la depressione non è mai stato un mio problema. Scusate la digressione ma volevo solo darvi qualche piccola indicazione sul mio iter. Il punto è che in questi anni ho sempre fatto uso di seroxat 20mg die, con quest'ultima ricaduta lo psichiatra ha deciso di cambiare farmaco e sono passato ad Efexor che attualmente prendo, 75mg die.
Sono circa due mesi che prendo il farmaco a questo dosaggio ma purtroppo non sto trovando alcun giovamento. Soprattutto a livello fisico la situazione è abbastanza disastrosa, ma di certo non attribuisco al farmaco tutta la colpa, poichè so benissimo che molto lo fa la testa. In accordo con lo psichiatra abbiamo deciso di ridurlo fino poi arrivare a non prenderlo del tutto; anche secondo lui in effetti non sta dando delle risposte adeguate.
La mia domanda è questa: dopo tutti questi anni di utillizzo continuo di questi medicinali, il fatto di levare tutto può portare effetti gravi al mio fisico e al mio stato "panico ansioso"? Ci tengo a sottolineare che ho sempre avuto totale fiducia in chiunque mi abbia preso in cura, infatti c'è un rapporto molto sereno e di reciproca collaborazione nel prendere qualsiasi decisione.
Chiedo anche a Voi perchè mi fa piacere sentire sempre più pareri da persone competenti e con esperienza.
Vi ringrazio per il servizio svolto e per la pazienza che dovete avere, soprattutto di fronte ad un ansioso come me, che tende spesso ad essere ossessivo nella richiesta di pareri continui.

cordiali saluti.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la venlafaxina (efexor) a 75 mg esplica un effetto del tutto paragonabile a quello di un ssri (seroxat). E' possibile che il suo specialista intendesse poi aumentare il dosaggio, altrimenti il cambio di farmaco non avrebbe molto senso.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Secondo lui visto l'uso prolungato negli anni di seroxat,
quest'ultimo non dava più gli effetti desiderati come se ormai fossi, mi passi il termine, assuefatto. Cambiando prodotto, sebbene affine, si auspicava un risultato diverso. Io comunque vorrei capire se togliendo del tutto i farmaci possa andare incontro cmq ad una prospettiva di un buon livello di vita, o ormai come già detto, tutti questi anni di uso di farmaci mi costringano a doverne assumere sempre. La mia paura è infatti che il mio fisico abbia sempre bisogno di apporto costante di queste sostanze visto l'uso fattone.

grazie

[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
gli antidepressivi non rendono dipendenti. Se i l suo problema si era risolto con seroxat non vedo perchè cambiare. A limite si doveva continuare o tentare la sospensione, che va comunque decisa e regolata con il medico.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sinceramente non ho capito neanche io il perchè di un cambiamento di farmaco, ma ormai è stato fatto.
Sicuramente ora la sospensione è sempre sotto controllo dello specialista anche perchè non farei mai nulla di mia sola iniziativa. La mia paura era solo legata ai molti anni di uso di questi farmaci e quindi di non riuscire più a smetterli. Ma da quanto traspare dalla sua risposta mi sembra di capire che potrò astenermi dal prendere i farmaci senza troppe ripercussioni. Anche perchè sinceramente io vorrei davvero provare finalmente a vivere senza.

grazie mille
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
se il benessere raggiunto dura ormai da molti anni, si possono concordare con lo specialista le modalità e itempi di dismissione della terapia farmacologica e verificare la persistenza del benessere.
Cordiali saluti
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