Sindrome di diogene

salve, vi scrivo in quanto ho mio sorella, 41 anni affetta dalla sindrome di diogene, ha fatto tre settimane di ricovero presso l'ospedale di psichiatria dove viviamo. E' uscita, sembrava più calma visto che gli ultimi periodi era abbastanza irrascibile verso i miei genitori con i quali vive essendo ragazza madre, (il figlio ha 15 anni ora) ai quali attribuisce molte colpe, ma ora dopo due settimane dall'uscita, gli ha preso una sorta di depressione e ricerca in continuazione tutta la roba vecchia che ovviamente i miei genitori hanno buttato in quanto l'abitazione era ridotta in condizioni critiche, sommersa di immondizia. Sapete se c'è un centro specializzato dove possiamo chiedere un consulto, uno specialista di questa malattia? Come dobbiamo comportarci noi di famiglia? il medico ci ha consigliato di non farla tornare a vivere con i genitori visto che ha una casa dove andare che lei stessa ha sistemato ma che ora dice che non vuole e la opprime, ma ogni tanto dice di volere soldi x andare a comprare un mobiletto x casa ecc, cosa dobbiamo fare? credo sia una situazione molto grave che ne dite? ringrazio anticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quale trattamento e' stato prescritto?

Quale diagnosi psicopatologica e' stata indicata sulla scheda di dimissione?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
in primis la ringrazio per la tempestività, veramente grazie
la diagnosi sulla scheda è sindrome paranoide, il medico che la segue ha aggiunto verbalmente sindrome di diogene
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
mi scusi dottore, il trattamento che è stato prescritto è il seguente:

una puntura ogni 15 giorni presso il centro igiene mentale risterdal 37,5
depakin 300 mg una compressa alle ore 12 e una alle ore 21
10 gocce di en mattina pranzo e cena

scusi ancora grazie

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
da quanto tempo è malata sua sorella? Se si tratta di psicosi paranoidea c'è in genere una lunga storia precedente di disturbi caratteriali e comportamenti insoliti, che spesso vengono giustificati e tollerati dai familiari.
Al di là dell'iniezione quindicinale, peraltro importante e necessaria, è fondamentale che sua sorella venga seguita dal centro di igiene mentale. A volte il servizio pubblico funziona bene, a volte purtroppo no. Ci vuole lo psichiatra, ma anche altre professionalità, come educatori, assistente sociale, psicologi, infermieri, per sostenere sia la paziente che i familiari, tra i quali c'è anche il figlio adolescente.
Si tratta di una patologia cronica, che può migliorare se ben curata, ma che necessita comunque di attenzione e appoggio sempre, quindi cercare un luminare o una clinica sperando nella guarigione ha poco senso.
Saluti

Franca Scapellato

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie dottoressa,

in realtà mia sorella ha avuto sempre dei comportamenti anomali, ma intendo che era molto più quadrata di me, sembrava sempre come più grande della sua età, il mettere da parte la roba vecchia è venuta dopo, ed è degenerata negli ultimi 5/6 anni. Poi è come se vorrebbe tornare indietro nel tempo e modificare la sua vita, avere una famiglia, un lavoro ecc.
Certo mi rendo conto che a 41 anni forse è tardi, ma qualcosa dobbiamo fare.
Cosa potrebbe consigliarmi più nel dettaglio se posso chiederglielo?

grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il trattamento e' indicato per il disturbo ma l'andamento e' di tipo cronico ed e' quindi opportuno coinvolgere più figure.

Sarebbe anche da considerare la nomina di un amministratore di sostegno.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie dottore, infatti quello che non ci è chiaro è per quale motivo l'hanno dimessa senza coinvolgere altre figure, non sappiamo da che parte cominciare e giorno dopo giorno vediamo che la situazione sta diventando come prima, come lei sa non vuole aiuti purtroppo. Ecco perchè chiedevo se ci fosse un centro specializzato per queste malattie, magari potrebbero aiutarci a pianificare i passi successivi al ricovero che secondo me sono più importanti dello stesso.
grazie ancora x i consigli
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie dottore, infatti quello che non ci è chiaro è per quale motivo l'hanno dimessa senza coinvolgere altre figure, non sappiamo da che parte cominciare e giorno dopo giorno vediamo che la situazione sta diventando come prima, come lei sa non vuole aiuti purtroppo. Ecco perchè chiedevo se ci fosse un centro specializzato per queste malattie, magari potrebbero aiutarci a pianificare i passi successivi al ricovero che secondo me sono più importanti dello stesso.
grazie ancora x i consigli
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La dimissione comporta l'invio al Centro di Salute Mentale di appartenenza dove si dovrà organizzare poi un progetto specifico per sua sorella.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Le dimissioni ci sono state, il foglio del centro igiene mentale è stato fatto, ma soltanto per andare a fare la puntura ogni 15 giorni, tutto il percorso invece non è stato minimamente accennato, ecco dov'è il nostro problema.
grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Forse non c'e' l'indicazione ad un percorso terapeutico differente, ma questo va discusso con i curanti.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Un'iniezione ogni 15 giorni, le terapie quotidiane (gestite dai genitori, immagino) e per il resto niente? Forse le risorse mancano, ma così un nuovo ricovero è quasi certo.
Può essere utile l'esperienza di associazioni di familiari, le mando un link
http://www.partecipasalute.it/cms_2/assopsyco
così verifica se c'è qualcosa a Roma o dintorni.
Saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie 1000, vedrò il link e le farò sapere, grazie ancora, è quello che pensavo anche io, speriamo bene.
grazie ancora dottoressa.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
salve, di nuovo io, abbiamo portato mia sorella da una psicoterapeuta, la quale afferma che non è affetta da sindrome di diogene ma secondo lei, ha dei rituali che ha chiamato magici, con la sporcizia che mette da parte o che posiziona in un determinato luogo. non sappiamo più cosa fare, è vero che il primario al ricovero ha parlato ben poco con lei, mentre la psicoterapeuta la vede un giorno si e uno no, ma secondo voi possono esserci dei pareri cosi discordanti? avete qualche consiglio da darmi? Il suo comportamento con le cure è migliorato, ma adesso è in una sorta di depressione, inoltre non riesce ad andare a vivere da sola vuole mamma e papà, ma ha 41 anni! come ci dobbiamo comportare?
grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Non si tratta di pareri discordanti, ma semplicemente di descrizioni del comportamento. La diagnosi è un'altra cosa. Se si tratta di una forma di psicosi cronica, come fa pensare il tipo di terapia (l'iniezione quindicinale), probabilmente sua sorella ha bisogno di assistenza, indipendentemente dall'età.E' importante che sia migliorata, ma tenga conto che i tempi di cura sono molto lunghi, di anni.
Sua sorella potrebbe avere anche diritto al riconoscimento dell'invalidità civile, con benefici che vanno dall'iscrizione a liste speciali di collocamento fino all'assegno mensile di invalidità nei casi più gravi. Occorre presentare una domanda e poi attendere che la paziente venga valutata da una commissione di medici.
Saluti
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