Paura della morte

biongiorno,
in precedenti consulti ho spiegato la situazione psichiatrica della donna che fra un mese diventerà mia moglie: è affetta da disturbo bipolare di tipo I, che è venuto fuori con un episodio maniacale con gravi sintomi psicotici nel dicembre del 2005 e, dopo un paio di anni di stabilità, c'è stata una ricaduta più òeggera nel marzo del 2008 nonostante una regolare assunzione di carbolitium. ora, a ridosso del matrimonio, afferma di aver paura della morte che può avvenire, a suo dire, tramite incidente stradale o sull'aereo, quando saremo in viaggio di nozze... mi preoccupa questa sua associazione da una paura potenziale ad un atto puro. Lei ha paura di morire e "sente" che ciò potrà accadere. Tra le ipotesi, ho pensato ad una naturale evoluzione della ciclicità della malattia bipolare che la porta in una fase in cui il tono dell'umore è basso ma a me non sembra affatto squikibrata, le ho chiesto come si alza la mattina, se le pesa il lavoro mi ha risposto di sì ma non più del soloto...il problema è che il suo psichiatra, naturalmente, è in ferie, pertanto le mie preoccupazioni sono: premesso che a me sembra cmq equilibrata, non diversa dal solito, può un tono dell'umore basso degenerare in mania con sintomi psicotici? perchè io sapevo che la preoccupazione dovrebbe sorgere quando il tono dell'umore è elevato...può essere solo stress da matrimonio e nulla di preoccupante? la sua attuale terapia che, sono sicuro, assume con regolarità, è:CARBOLITIUM 300mg (5 cp. al dì), QUETIAPINA a rilascio prolungato recentemente abbassata da 400 a 200 mg che assume nel tardo pomeriggio.