Un ragazzo di 37 anni che da mesi soffre della sindrome del colon irritabile

gentilissimo dottore,
sono la sorella di un ragazzo di 37 anni che da mesi soffre della sindrome del colon irritabile (diagnosticata), con attacchi di diarrea plurigiornalieri, per cui oramai non esce più di casa perchè sta male ed "ha paura"ed è sempre per conto suo, arrabbiato e depresso. sono molto molto preoccupata perchè già anni fa aveva sofferto di una forte depressione(anche questa diagnosticata).allora la cosa era stata superata con ANAFRANIL per 2 anni. e questo gli avava permesso di superare completamente anche il problema della diarrea.
ora dopo 2 anni il problema è tornato e lo psichiatra gli ha sconsigliato di prendere i triciclici perchè "troppo vecchi". ma sono proprio da evitare? non è peggio se cade in depressione per questo motivo (e secondo me è vicino?).lei cosa mi consiglia? gli hanno prescritto LUDIOMIL 50,1 compressa al giorno al mattino ma, dopo 2 settimane, non pare funzionare e lo fa dormire tutto il giorno.lei pensa questo farmaco possa andar bene?deve continuare con questo?
o nel caso fosse d accordo con i triciclici può consigliarmene uno che non abbia(o abbia in misura minore dell anafranil) come effetto collaterale il sudore?quando prendeva l anafranil, anche d inverno, sudava davvero tantissimo e anche questa cosa gli creava molto imbarazzo a frequentare gli altri. e nel caso in che dosi?
le chiedo scusa se le ho scritto io, ma lui mi ha detto che non ha più voglia di chiedere a nessuno.e io, come le ripeto, sono davvero tanto tanto preoccupata.
spero davvero possa aiutarmi presto.
la ringrazio INFINITAMENTE
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

chiarendo da subito che non si fanno prescrizioni online, sarebbe il caso di discutere con lo psichiatra della prescrizione.

Se Anafranil funzionava poteva anche andare bene, vanno valutati i rischi ed i benefici attuali che possono essere variati rispetto a prima.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
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grazie mille per la sua risposta. ne riparlerò subito con lo psichiatra.
buon lavoro
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Gentilissimo dottore,
abbiamo sentito lo psichiatra che ha confermato la terapia con ludiomil 50. per cui prenderà quello.
ho letto che è un tetraciclico. mi chiedevo c'è diversità d azione tra triciclici e tetraciclici(in alcuni casi il ludiomil è inserito nella classe dei triciclici)?e hanno anch essi, oltre a un azione antidepressiva, un azione per aiutare i problemi del colon irritabile?
GRAZIE MILLE
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

l'esclusione dei triciclici perché "vecchi" non ha senso clinico. La scelta si basa su criteri di tollerabilità e efficacia, e di storia individuale.
Le sindromi somatoformi con sintomi gastrointestinali e anche di altro tipo rispondono in maniera mediamente buona ai "vecchi" triciclici, quindi in chi li può assumere rimangono un'opzione valida e talora di prima scelta. Fermo restando che anche i farmaci "nuovi" possono essere ugualmente efficaci, mi sfugge il criterio di cambiamento della cura, visto che in questo caso non si è optato per un farmaco "nuovo" anche se l'anafranil è stato apparentemente escluso perché "vecchio".

La cosa andrebbe ridiscussa per comprendere meglio le motivazioni della scelta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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il cambiamento è stato effettueto perchè l'anafranil portava una forte sudorazione con sbalzi di temperatura corporea e lo psichiatra lo ritiene vecchio e quindi più dannoso, quindi stiamo cercando un farmaco simile magari che non porti questo problema. mi chiedevo solo se il ludiomil sia indicato visto che non si tratta puramente di un triciclico o i triciclici siano comuque i più efficaci per la sindrome del colon irritabile. vorrei solo una sua valutazione sull' efficacia di questi farmaci per la sindrome del colon irritabile. la ringrazio perchè è davvero molto gentile
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

vecchio = più dannoso mi sembra un'equazione non valida. Avrà voluto scegliere un farmaco di un tipo diverso, peraltro non nuovo. Quindi non si capisce il discorso sul vecchio. Comunque, ne esistono diversi altri potenzialmente utili. Non è che abbia senso fare statistiche, al medico spetta valutare e sceglierne in base al tipo di sintomi, alla storia clinica, alle sindormi associate etc. Dopo di che al di là dell'efficacia c'è da verificare la tollerabilità.
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