Terapia farmacologica inefficace

salve, ho un fratello in cura ormai da 10 anni, purtroppo soffre di schizofrenia collegata a paure e visioni verso le persone, rifiuta totalmente il contatto con il Mondo esterno, tranne nella mattinata e primo pomeriggio quando sono frequenti le uscite dalla mia abitazione per recarsi nei Bar della città per prendere dei caffè, ne prende 6-7 al giorno, non c'è verso di impedirglielo, al suo ritorno si nasconde al buoio in camera e rifiuta qualsiasi contatto con il resto della famiglia. Il problema maggiore che stiamo riscontranso negli ultimi 9 mesi sono la sua irascibilità che ha toccato livelli preoccupanti, in quanto reagisce ad un rifiuto do qualche spicciolo per il caffà o se sulla tavola non trova dei piatti caldi di suo gradimento. Preoccupati per la situazione che possa degenerare nel ferimento dei miei genitori anziani, stavamo valutando l'idea di ricoverarlo in clinica, ma secondo le procedure se il paziente cioè mio fratello decide di non andare nessuno può intervenire. Il T.S.O di competenza ha prospettato a settembre l'uso di un nuovo farmaco chiamato lepolex però ha delle controindicazioni "pesanti" e stanno valutando il caso di mio fratello per poterlo inserire nel piano terapeutico, ma per fare ciò bisogna "pulirlo" dai medicinali che tutt'ora sta assumendo;
Mattino ore 08:00: risperdal 3mg, lorazepam 2,5mg, prozin100mg,depakin 100 mg
pomeriggio ore 14:00: risperdal 3mg, lorazepam 2,5mg, prozin 100mg
sera ore 20:00: risperdal 3mg, lorazepam 2,5mg,
dal piano terapeutico hanno eliminato il lorazepam delle 08:00, il prozin delle 14:00 e il depakin delle 20:00. Sembra rispondere bene, tranne alcuni momenti che lui chiama "crisi" dove si sente minacciato e ha paura che qualcuno gli faccia del male.
ho cercato di riassumere in breve la storia di mio Fratello per cercare di farvi avere un'idea della problematica, volevo chiedervi alcune cose:

1)come possiamo fare per indurlo in una clinica per cercare di smuovere questa situazione di stallo che si è creata?
2)il nuovo farmaco che gli sarà somminitrato avrà dei benefici?
3)perchè se a detta dei medici di competenza è risolutivo nella maggior parte dei pazienti non è mai stato proposto nel piano terapeutico?
4) se in casa manifesta episodi di violenza, come dobbiamo comportarci?(chiamare il 112?, il 118?,) per allontanarlo da casa e permettere di tranquillizzare i miei genitori anziani?
un ringraziamento anticipato per le rispote
saluti

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il Leponex è un farmaco alternativo agli altri e quindi è corretto nelle forme che non rispondono bene o quando il farmaco ha effetti collaterali non sostenibili.

Non penso faccia riferimento alle controindicazioni ma alla necessità di fare esami del sangue settimanalmente nel primo periodo.

Non c'è una sequenza precisa con cui provare le terapie, teoricamente sono tutte indicate. Il termine "risolutivo nella maggior parte dei pazienti" mi sembra un po' eccessivo. E' uno dei farmaci utili.

La presenza in terapia del lorazepam non è chiara. E' un farmaco che perde efficacia dopo le prime settimane, mantenerlo in terapia può anche rendere instabile l'ansia e l'agitazione. Ovviamente è mantenuto perché non può essere sospeso bruscamente, ma non ha un ruolo curativo così mantenuto.
Il ruolo del depakin non è chiaro, è un farmaco solitamente impiegato nella psicosi bipolare.

In caso di violenza è opportuno rivolgersi a entrambi, comunque nel caso di pazienti psichiatrici solitamente le forze dell'ordine comprendono la situazione e possono facilitare il lavoro dei sanitari se vi sono comportamenti violenti in atto. Comunque sul da farsi lasciatevi istruire dal servizio di zona (credo volesse dire CPS o CSM o CIM, non TSO che significa trattamento sanitario obbligatorio).


Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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