X gent. dott. menniti e garbolino

Egregi dottori Menniti e Garbolino,

probabilmente sto esagerando con le mie richieste di aiuto ed infatti mi sento in imbarazzo per quest'ulteriore post,
ma purtroppo il voler sapere come agisce sul mio organismo l'antidepressivo è più forte della mia volontà a trattenermi dal recarvi altro disturbo e perdita di tempo (mi frulla in testa l’interrogativo che: se il farmaco che sto assumendo è preposto ad aumentare la serotonina carente nel mio cervello, perché invece di sentirmi “rinvigorito” lamento la serie di sensazioni negative esposte sotto?)

Io anni fa ho utilizzato il prozac per alcuni mesi e per tutta la durata della cura ho avuto disturbi sessuali; questi c'è li ho anche ora ma non sono loro che mi preoccupano, la diminuzione di libido anche se molto fastidiosa riesco a sopportarla, ciò che mi "tormenta" sono le seguenti sensazioni (perchè non voglio avere un calo di rendimento all'università ripresa da poco):

1) essermi un po’ allontanato dal mio io;
2) avere più difficoltà di concentrazione e attenzione;
3) avere meno motivazioni di prima;
4) non dico di essere più pessimista di prima ma………… prima fantasticavo molto più di adesso ed in un certo senso ero quindi più speranzoso;
5) sensazione di respiro più corto;
6) diminuzione di forza fisica;

per cui in considerazione del fatto che con il prozac mi son portato dietro i disturbi sessuali per tutto il tempo della cura, ho timore che anche i 6 effetti indesiderati soprascritti possano accompagnarmi per mesi o anni.

Nel bugiardino c'è scritto che tali effetti scompaiono dopo poche settimane, ma di sicuro in me la deficienza sessuale non è neppure diminuita un pochino, e questo come già detto anche se a malincuore lo sopporto; ma ancora non sono capace di capire se gli altri indesiderati effetti da me lamentati stanno piano piano abbandonandomi o se non accennano a scemare (mi sembra di si ma non ne sono tanto sicuro, e ciò è causa di disturbante preoccupazione);
il tal caso non posso assolutamente permettermi di perdere ulteriore tempo con gli studi universitari o avere eventuali cali di rendimento, per lo stesso motivo non posso permettermi di sperimentare un' altro farmaco (e sopportare i disagi iniziali che questo inevitabilmente comporterà) e allo stesso tempo però non vorrei essere costretto per tali motivi a prendere una decisione sbagliata ma “necessaria”;

in virtù di quanto esposto Vi chiedo allora cortesemente:
- potete tranquillizzarmi sul fatto che gli effetti negativi da me lamentati molto probabilmente saranno destinati a scomparire come riportato nel bugiardino del Cymbalta?
o unitamente al "bene" che il farmaco dovrà darmi, sfortunatamente sono costretto ad accettare anche questi indesiderati effetti fin quando assumerò l’antidepressivo?

Se non chiedo troppo e se è scientificamente possibile averle, gradirei tanto essere delucidato nella forma più specifica (naturalmente in proporzione e considerazione del vostro tempo a disposizione e della vostra benevolenza)

Ringraziandovi vivamente, porgo cordiali saluti.

ps: qualora la scienza (di cui voi siete degni rappresentanti) non permette di formulare una risposta esauriente alla mia richiesta, chiedo cortesemente che ciò mi venga detto, in modo tale che io non riformuli la stessa domanda.

[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Ok ho recepito il messaggio;

mi scuso per il fastidio,
volevo soltanto capire per soffrire un pò meno,
mi informerò su come fare per cancellarmi e toglierò il disturbo.

Grazie per le risposte fornitemi.

Cordialità