Esaurimento

Buongiorno, sono un uomo di 39 anni.
Dal 2005 ho la mansione di responsabile in una azienda di circa 20 dipendenti che lavora a contatto con la clientela e deve garantire il servizio 24h per 365 giorni.
Al mio arrivo in azienda il rapporto tra il titolare e i dipendenti era pessimo, a causa delle pretese e delle irregolarità contrattuali compiute dal primo, gli altri rispondevano con assenze per malattia e scarso rendimento, tanto per capirci degli ultimi 7 lavoratori che se ne sono andati, 6 gli hanno fatto causa.
L'indole di voler fare bene le cose, il fatto di dover garantire in qualsiasi momento un servizio pubblico, l'occupare una posizione tra le pretese del titolare e i diritti dei dipendenti hanno richiesto un notevole impegno da parte mia, impegno che ha portato diversi miglioramenti e un incremento aziendale ma che paradossalmente hanno irritato (nei miei confronti) ulteriormente il titolare sentitosi superato in capacità.
Dopo la premessa veniamo ai fatti, a metà del 2007 inizio a soffrire di stomaco, quasi tutti i giorni ho gonfiori, pesantezza e dolori tra stomaco e sterno, dopo qualche tempo mi viene riscontrata un'ernia iatale e una gastrite da elicobatter, faccio le terapie ma la situazione non migliora, anzi inizia a minarmi anche nell'animo facendomi vivere con apprensione la vita sociale con pensieri del tipo "e se mentre sono o faccio... mi sento male?", però vado avanti.
Stomaco sempre ko, a metà 2008 risulto ancora positivo all'elicobatter, altra terapia antibiotica.
Inizio 2009 la gastroscopia decreta elicobatter sconfitto ma la gastrite persiste con tutti i fastidi connessi, l'affrontare una qualsiasi situazione che non fosse casa o lavoro (ad esempio andare al cinema, dagli amici, in vacanza ecc) viene vissuta con ansia e tensione.
Metà 2009 faccio una visita neurologica per forti mal di testa, insonnia, momenti di stanchezza generale e sporadiche fascicolazioni, la diagnosi è cefalea da tensione e distubo d'ansia, di conseguenza mi convinco a rivolgermi ad uno psichiatra, il quale nei sei mesi successivi cerca di farmi capire ed accettare i miei limiti.
Gennaio 2010 cambio gastroenterologo e di conseguenza anche la terapia per lo stomaco, i miglioramenti arrivano piano piano fino ad arrivare in primavera senza più dolori o fastidi, rimangono invece le fascicolazioni e saltuariamente la debolezza agli arti.
Senza più problemi allo stomaco anche le uscite diventano più spensierate, ma il periodo felice termina verso la fine di agosto quando il senso di fatica diventa proprio una "intolleranza" allo sforzo accompagnato da una agitazione persistente, se faccio venti scalini le gambe iniziano a tremare per un bel po' e poi per il resto del giorno sento dei formicolii, idem le braccia. Ovviamente è ricomparsa l'apprensione per ogni cosa che devo fare!!
Da otto giorni il medico di base mi ha prescritto 1 cp xanax 0.50 RP in attesa di visita neurologica, anche se io sarei più propenso verso un nuovo incontro psichiatrico.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

dovrebbe effettuare al piu' presto una visita psichiatrica.

Il solo trattamento con xanax momentaneo non e' risolutivo nel lungo termine.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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