Disturbo di ansia e malessere

Sono un ragazzo di 24 anni alto 180 cm, 78 kg di peso ed ho sempre goduto di un ottima forma ed un ottima salute, ed una buona autostima delle mie capacità intellettive.

Ormai da due anni e mezzo non sono più lo stesso, tutto è iniziato dopo un periodo molto stressante dal punto di vista psicologico, a causa di una ragazza con la quale ero fidanzato. Un bel giorno, mi recai ad un concorso per la regione Lazio che mi sfiancò nel vero senso della parola. Tornai a casa stanchissimo ma l’indomani mattina ero freschissimo, il problema ci fu la sera.

Era sabato sera ed andai in un pub con la fidanzata ed un'altra coppia, ma improvvisamente, dopo aver bevuto una birra e nemmeno tutta, avvertii uno strano capogiro, così decisi di tornare a casa, devo dire che mi preoccupai abbastanza, ma sapevo che non era nulla di grave.

La mattina seguente mi svegliai bene, era domenica e dopo il pranzo avvertii nuovamente quel capogiro, al che ci prestai maggiore attenzione, mi preoccupai un po’ di più e mi aumentò permanendo per qualche ora. Svanì come era venuto nel pomeriggio inoltrato. Purtroppo il giorno seguente mi svegliai con una sensazione strana che ho tuttora, anche se di molto affievolita.

Nel particolare, ho un malessere imprecisato e continuo dall’entità variabile, altalenante, caratterizzato da molti sintomi. Ho molto spesso una sensazione di ubriachezza, di giramento di testa ( ma non vedo girare le cose intorno a me ), scarsa lucidità anche mentre sto scrivendo, mi capita di sbadigliare spesso e di avere spesso sonno, sono ansioso, ma solo in certi frangenti e per periodi relativamente brevi, mi capita di essere nervoso ed irascibile, in più a volte, ho la sensazione di perdere l’equilibrio, poca voglia di fare le cose, in primis studiare, stanchezza mentale e mi è capitato, anche se raramente, di provare una strana sensazione tipo panico, della durata di pochi secondi al massimo due minuti, ma che adesso non mi capita più.

Per di più in certe circostanze ( tipo in fila alla posta ), avverto una tensione muscolare che scarico contraendo i muscoli, o battendo magari i piedi o tenendo un ritmo con le dita, ed una tensione simile ad un formicolio nella parte destra della testa.

Inoltre ho la sensazione di non avere più le stesse capacità intellettive, tipo la memoria, precisamente non che mi senta più imbecille di un tempo o meno intelligente, solo che avverto un rallentamento delle mie capacità. Ho anche notato una perdita di capelli, ed una leggera anisocoria e se “succhio” aiutandomi con la lingua nella parte posteriore degli incisivi superiori, mi esce del sangue, cosa che prima non accadeva.

Sono perfettamente consapevole di aver scritto un poema, ma volevo essere il più dettagliato possibile, mi scuso per essere stato prolisso…..ah dimenticavo, percepisco luci e colori più intensamente.

Ci tenevo comunque a precisare che ho una vita normale, ho molti amici ed amiche, non sono fidanzato perché non sentendomi in piena forma sono un po’ frenato ma ho comunque frequentato ragazze anche in questo stato, peraltro non sto con le mani in mano, mi sono recato anche da una psicologa per seguire una psicoterapia cognitivo-comportamentale che ha già modificato un po’ i miei errori cognitivi.

Solo che io psicologicamente mi sento come 3 o 4 anni fa quando stavo bene, non vorrei che il mio malessere possa essere dovuto a cause diverse, ed è per questo che vi ho scritto, sono sempre stato timido e sensibile non è una cosa capitatami ultimamente, anzi la mia timidezza è poca cosa rispetto a prima, inoltre mi sono sempre fatto le seghe mentali e migliaia di problemi, ma se sono nevrotico perché dovrei sentirmi come se mi hanno “pistato di botte”.

Comunque non ho mai pensato di suicidarmi o cose del genere, ho avuto paura di impazzire, questo si, ma adesso non più, ora convivo con il mio disagio che non mi impedisce di vivere bene o di divertirmi ma lo rende un po’ più difficile.

Vi ringrazio cordialmente.

[#1]
Attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
almeno alcuni dei sintomi che riferisce potrebbero far pensare ad un disturbo d'ansia, ad esempio le sensazioni di testa vuota, i capogiri, il disagio nel fare la fila, la paura d'impazzire etc.
Forse, una consulenza specialistica psichiatrica, potrebbe aiutarla a inquadrare meglio il problema così da trovare i rimedi migliori al caso specifico; nel frattempo ne potrebbe comunque discutere con il suo medico di medicina generale.


Un cordiali saluto
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Il mio medico mi aveva parlato a suo tempo di stato ansioso, e mi aveva anche prescritto delle medicine, alprazig per la precisione, ma stavo pure peggio. Mentre quando le ho sospese tutto è migliorato e adesso sto molto meglio, le ripeto che io non rinuncio a niente, anzi faccio il contrario, se una cosa mi da anche un leggero fastidio, cerco al più presto il modo di rifarla. Per esempio frequentare un certo locale mi creava disagio e a forza di andarci ora non ho alcun problema. Anche il fatto di provarci con una ragazza, che era la cosa che pensavo mi potesse paralizzare, mi è riuscita alla stragrande. Però quello che mi domando è perchè prima ho avuto i sintomi e poi col tempo sono divenuto ansioso? Io ho pensato che sarebbe stato più logico avere un attacco di panico e poi avere paura che potesse ricapitare, mentre invece io non avevo nessuna paura, infatti il mio medico mi chiese se avevo qualche paura in particolare ed io risposi di no. Però lo stato in cui mi trovavo mi rese insicuro al punto di iniziare ad avere paura. Sentendo che non stavo bene che ero rallentato e intontito ma nulla risultava da analisi del sangue, RMN, ecc, pensai che stavo impazzendo, che ero io che immaginavo tutto. Per fortuna ho superato tutto questo ma rimane di fondo una certa spossatezza, sonnolenza che in verità alcuni giorni è così tenue da farmi pensare di non avere proprio nulla, ma che magari in un giorno in cui sono stanco riaffiora e permane per settimane sempre con intensità varibile, ma mai invalidante o esagerata. Comunque capisco che lei non possa fare una diagnosi per quanto dettagliato io possa essere, perciò la ringrazio sinceramente e oltre alla psicologa che credo possa fare bene anche a soggetti sani, contatterò uno psichiatra per inquadrare meglio il problema.

Cordiali saluti
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Leggendo nel forum ho letto che molto spesso viene associato all'ansia, l'ipertiroidismo. Dovrei fare accertamenti o nel mio caso è proprio da escludere ?

[#4]
Attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Assolutamente, l'effettuazione degli esami di funzionalità tiroidea è consigliabile.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
www.forumpsichiatria.it

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