Un altro medico, questo ha tolto l'anafranil, sostituedolo

Salve
per curare la depressione a mia madre, un primo psichiatra ha prescritto l'anafranil 75 1 cps al di, il quale ha fatto portato un discreto beneficio, per un po' di tempo, ma poi è sembrato essere ininfluente.
Consultando un altro medico, questo ha tolto l'anafranil, sostituedolo con elopram, 15 gocce al di. ( entrambi i farmaci erano associati al control ). Anche questo farmaco, allevia alcuni disturbi ( esempio senso di tensione alla testa), ma non sembra agire sulla depressione stessa.
Questa situazione va avanti da circa un anno e mezzo.
Ora ad un terza visita, presso il centro di depressione dell'ospedale gemelli, ci hanno prescritto l'associazione dei due farmaci : 1 cpr di anafranil la mattina, e 15 gocce di elopram la sera. control al bisogno.
La mia domanda è questa : due farmaci che non hanno tolto il problema,usandoli singolarmente, è possibile prenderli combinati come terapia, anche perchè se non sbaglio, fanno parte della stessa categoria farmaceutica?
Grazie.
[#1]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
Gentile sig
i due farmaci prescritti a sua madre sono entrambi antidepressivi ma appartengono a categorie diverse, cioè la clomipramina (Anafranil) appartiene agli antidepressivi del tipo Triciclico (i più vecchi ma sempre efficaci anche se meno tollerati) il citalopram(Elopram) ppartiene ai cosiddiddetti SSRI cioè gli inibitori selettivi della serotonina.
L'associazione fra farmaci antidepressivi chiamata "combination" è giustficata quando si vuole agire su più sostanze chimiche del cervello dette neurotrasmattitoricosiddettiossia aumentare la serotonina come nel caso dell'anafranil e dell'elopram ma anche della noradrenalina come nel caso dell'anafranil

Dr tommaso vannucchi

Tommaso Vannucchi

[#2]
Attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente,
l'associazione di due farmaci antidepressivi, di classi diverse come in questo caso, è sensata proprio qualora i farmaci stessi in monoterapia non abbiano dato un risultato apprezzabile. E' stato fatto, prima di associare, il tentativo di aumentare il dosaggio di Anafranil prima di passare ad Elopram? Anche questa avrebbe potuto rappresentare una valida soluzione. Il problema, in questo caso, mi sembra un altro: come mai vi siete rivolti a 3 diversi medici specialisti? Capisco il desiderio di avere più pareri e capisco anche che sia difficile fidarsi di un solo clinico, ma ritengo che, per uno psichiatra, sia molto difficile trovare una terapia, non solo farmacologica, sensata ed efficace se non ha il tempo di rivedere la paziente e capire come proseguire. Il punto è che dopo molte prime visite mi sembra non ci sia stata una sostanziale evoluzione. Tanti inizi e nessun progresso mi fanno pensare che i miei colleghi non abbiano avuto il tempo di conseguire progressi perchè nel rapporto psichiatra-paziente sono importanti anche la continuità e la fiducia. Il suggerimento, quindi, è quello di scegliere uno specialista ed affidarsi a lui, dandogli il tempo e la fiducia affinchè possa conseguire risultati utili e duraturi.
[#3]
Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Gentile Utente,
ha assolutamente ragione la collega Dr.ssa Barbanti Silva: un cambio troppo frequente dello specilista spesso non porta a nulla di buono.
Cordialmente.

Dr. Claudio Lorenzetti

Dr. Claudio Lorenzetti

[#4]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
La mia risposta era limitata per dare una spiegazione al razionale terapeutico di una eventuale associazione fra antidepressivi triciclici e SSRI (qualora fosse stata necessaria),ma concordio completamente con la Collega Veronica Barbanti,in quanto prima di passare ad associazioni di farmaci è più conveniente utilizzare un solo farmaco eventualmente "spingendolo" ai dosaggi (e ai tempi) ottimali ed eventualmente modificare la terapia se non si sono rilevati risultati apprezzabili (ma solo dopo i giorni necessari per ottenere l'effetto terapeutico).E' chiaro comunque che ogni volta si rovolge ad un nuovo specialista avrà sempre risposte diverse e terapie diverse, rischiando così di "bruciarsi" tutte le possibilità dell'armamentario terapeutico
saluti
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