Ansia e problemi irrisolti

buongiorno a tutti.vi racconto brevemente la mia storia.All'età di circa 15 -16 anni iniziai a soffrire di patologie come depressione, anoressia, bulimia,bipolarismo.Alla fine ho tentato il suicidio 2 volte, anzi la prima volta a 16 anni , non ero del tutto cosciente della mia scelta di morte. Ricordo che già il mio dolore interno cresceva sempre di più da molto tempo. La "ciliegina sulla torta" fu quella di dover rinunciare a studiare organo al conservatorio, per mancanza di tempo , visto ke studiavo già seriamente pianoforte e facevo il liceo classico. Quella sera ero talmente addolorata che non riuscii a controllarmi.Mi sentivo una fallita: il mio obiettivo era solo uno:annullarmi,staccare un po' con il mondo reale ,dormire a lungo e non capire più niente...addormentarmi per sempre.così in preda alla disperazione ho iniziato a bere quanto più alcool possibile...poi non mi ricordo più nulla. mi dissero i miei genitori che mi trovarono svenuta in bagno.Tutto ciò che mi ricordo fu una "bella lavanda gastrica" all'ospedale e la disperazione dei miei genitori.A quel punto iniziai a fare terapia da uno psichiatra, ma ben presto egli stesso(capendo che i miei problemi derivassero da patologie per le quali non era specializzato) mi mandò da una psichiatra bravissima che si occupava di disturbi alimentari infantili.Lì iniziai una terapia a base di antidepressivi,stabilizzatori d'umore, ansiolitici.Mi sentivo meglio ma non abbastanza...La seconda volta che provai a suicidarmi fu a 18 anni a causa di un forte litigio col mio ex. stavolta volevo morire davvero.Ingoiai un sacco di farmaci e alcool.svenni..mi portarono all'ospedale,anzi,volevano mandarmi in una comunità ma grazie alla mia psichiatra si limitarono a rinchiudermi per una settimana nel reparto psichiatria dell'ospedale.Furono i giorni più brutti della mia vita,forse... mi trattavano come se fossi una matta. Solo un infermiere mi dava coraggio e mi stava vicino.ricordo ke quando iniziai a svegliarmi dai sonniferi ke mi avevano somministrato piangevo e gridavo da morire dalla disperazione e una dottoressa mi disse una cosa di questo genere:"ti sta bene, così la prossima volta impari a non fare più cazzate". uscii dopo una settimana.Ripresi la terapia.Il mio medico mi dava sollievo.Ma; ad un certo punto, finita la maturità superiore decisi di partire a roma e alla fine sospesi di punto in bianco la terapia.Non l'ho più sentita.Allora senza consultare nessuno man mano abbandonai tutti gli psicofarmaci tranne l'ansiolitoco. Senza di quello non riesco a a dormire.Sapete darmi un consiglio??come posso sospenderlo senza consultare nessuno?ormai è da 5 anni che va avanti questa storia.io adesso sto bene.ho accettato il fatto di non essere guarita.mangio e vomito e mi sta bene così.Ho accettato il fatto di essere infelice per sempre.Ma voglio almeno riuscire a non prendere più ansiolitici e a prendere sonno normalmente.Vorrei trovare la felicità interiore che non ho mai avuto.come posso fare?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Comprendo la sua disillusione rispetto ai suoi problemi ma non posso non consigliarle di tentare di riPrendere un percorso terapeutico. In quanto agli ansiolitici e' necessario che si faccia valutare da uno specialista per verificare l opportunità e la modalità di una eventuale sospensione.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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