Tachicardia e attacchi di panico

Salve,sono un ragazzo di 37 anni credo di buona salute ma da da ormai 4 anni devo fare i conti con continui e ripetuti attacchi di panico e palpitazioni (almeno credo sia panico).
Tutto comincio' un giorno in cui decisi sotto prescrizione del mio medico di provare il cialis per divertirmi un po di piu con mia moglie. Tutto ando bene ma dopo due giorni dall'assunzione mi svegliai in piena notte con una tachicardia pazzesca sudori freddi mi sentivo gli arti bloccati e temevo veramente avessi un infarto in corso. Girai velovemente per casa per ore perche sembrava che muovendomi trovavo sollievo ma la cosa diminuiva per qualche minuto per poi andare alle stelle subito dopo. Ho resistito senza chiedere aiuto x qualche ora finche poi dopo essermi messo sul divano mi addormentai e passo tutto.Subito pensai che fosse stato il cialis eppure mi chiedevo.. Ma io non ho mai sofferto di cuore e tornai dal mio dottore che mi rassicuro. Dopo qualche settimana decisi di riprendere il cialis x sfidare il mio fisico e subito dopo averlo ingerito arrivarono ancora gli attacchi dopo neanche due minuti,ancora piu forti e devastanti al punto di credere di morire recandomi al ps . Li mi dissero che era un attacco di panico e stress e che forse il principio del cialis non lo tolleravo cosi tornato a casa ne feci una croce.ecco il mio problema comincio da li da quel momento gli attacchi continuarono ,prima una volta al mese poi due poi tre fino a tutti i giorni. Premetto che sono andato altre due volte al ps dove sempre mi dissero atracchi di panico. Non convinto ho fatto analisi del sangue ,della tiroide e ho fatto altre due visite da due diversi cardiologi molto bravi che mi dissero che il mio cuore era una bomba che ero sanissimo e di fare molto sport. Dopo anni la mia paura persiste nell'avere qualche malattia cardiaca ma ogni volta prendendo un ansiolitico passa tutto. Questa e la mia domanda ? Il cialis puo avermi danneggiato in passato? Le mie sono solo paure psicologiche oppure e veramente qualcosa di fisico? Vi prego aiutatemi perche non vivo piu ed ogni giorno la mia tristezza sale.
Attendo risposta e vi ringeazio di "cuore"
Cristian
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente

se in quattro anni non sono state riscontrate patologie cardiache cosa aspetta a rivolgersi ad uno psichiatra?

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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Gentile utente,
ha già avuto diversi pareri di cardiologi che l'hanno rassicurata sulla sua salute "fisica", chieda adesso un consulto ad uno Psichiatra per risolvere lo stato d'ansia, che è perfettamente curabile.
Probabilmente non tollera l'uso del Cialis, ma non le ha certo dato dei danni permanenti, piuttosto avrà solo accentuato il suo latente stato ansioso.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

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dopo
Utente
Utente
Grazie gent.mi dott. Della risposta, volevo aggiungere che sono stato gia in cura per due anni da una psichiatra la quale mi ha prescritto degli antidepressivi e degli ansiolitici : cipralex 10 mg per regolare l'umore del cervello e lo xanax per eventuali attacchi. Per due anni sono stato un po meglio gli attacchi venivano sporadicamente finche a settembre del 2010 decisi di smettere il cipralex ovviamente x gradi a ritroso,ma ora ci sono ricaduto ho attacchi tutti i giorni ed anche di notte e la mia fobia purtroppo e sempre il mio cuore e l'infarto. Molta gente tenta di rassicurarmi dicendomi che se si trattasse di sintomi pre infarto non avrei il tempo di pensarci che sarei gia morto perche l'infarto quando arriva non sta li a bamblinare e vero? Poi credo che lo xanax ormai dopo anni non mi fa piu effetto e forse il caso di cambiare ansiolitico?
Ora sto andando da uno psicoterapeuta che tenta di aiutarmi a gestire il panico ma non e semplice non immaginate quanto tutto cio sta influendo sulla mia sfera di vita lavorativa ed anche affettiva,ora sono separato ed ho l'ansia anche ad avere un approccio sessuale con altre donne.
Grazie della vostra disponibilita'
Cristian
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Stava facendo una cura che le dava dei risultati, quindi conosce già la soluzione del suo disagio.
Se ha preso altre strade terapeutiche (che come vede non la stanno aiutando) forse in questo momento non sono le più adatte.
Riprenda i contatti con la Psichiatra che la stava aiutando e stia bene di nuovo! Sempre che lo voglia veramente.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori,volevo anche aggiungere degli episodi che mi accadono da circa un mese.. Mentre facevo la cura con il cipralex 10 mg al gg stavo molto meglio finche come ho gia scritto a settembre 2010 decisi gradualmente di smettere. Intanto prima dell'estate decisi di mettermi anche a dieta perche in due anni di cure sono ingrassato molto( sono alto 1,80 m) e all'epoca pesavo 91 kg! Con l'aiuto di una dietologa sono dimagrito molto ed ora sono peso forma 75/76 kg.. Ora faccio solo mantenimento ma un pasto o due alla settimana trasgredisco un po sia col cibo che col vino.. Ecco mi succede spesso che quando consumo questi pasti un po piu appaganti poi la notte verso le 3 mi sveglio con del forte tremore allo stomaco come un motorino acceso che poi si propaga a gambe petto e braccia e mi viene una forte tachicardia che con la paura e ansia di star male sfocia in attacchi di panico che durano ore.
Vi chiedo tutto questo e dovuto a problemi cardiaci e che il cibo accentua ?? Cattiva digestione ? Ho appesantito il mio cuore abbuffandomi di cibo? Ho sentito parlare anche che l'ernia iatale puo provocare questo e vero? Ormai da quando ho questo problema ho paura anche del cibo che una volta adoravo.. Vi prego datemi dei consigli ..
Vi ringrazio moltissimo.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Continua a pensare che il problema sia cardiaco, invece è l'ansia.
Se non vuole ascoltare il consiglio di tornare della sua Psichiatra faccia pure, ma allora si tenga il suo malessere.
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dopo
Utente
Utente
Sicuramente ascoltero' il suo consiglio di tornare dallo psichiatra il piu presto possibile,nel frattempo volevo chiedere un ultima cosa.. Ho notato che quando ho attacchi forti e prendo circa 20 goccie di xanax non mi fanno piu effetto e cosi per avere benefici dopo qualche ora che persiste il malore mi tocca prenderne altre 20 e cosi dopo tre quattro ore sto meglio ma stremato stanco e assonnato per tutte quelle goccie..
Chiedo: e' possibile che il mio organismo si sia abituato allo xanax? Prima appena lo prendevo era miracoloso ora mi devo fare cocktail di goccie per star meglio, devo cambiare ansiolitico? Altre marche non so come alprazolam lexotan en ecc.. ?
Spero di non doverla piu disturbare e la ringrazio ancora molto
Saluti.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Salve,
agli ansiolitici ci si abitua, perchè sono semblicemente dei sintomatici e non curano il suo problema.
Per questa ragione non ha più gli stessi effetti che lo Xanax le dava in passato.
Inoltre in questa sede non è possibile consigliarle altri farmaci.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore! Oggi ho ripreso i contatti con la mia psichiatra che due anni fa mi aiuto' molto dandomi la cura di cipralex 10 mg al di e per tre volte al gg 7 gocce di xanax. Mi ha ridato le stesse cose cambiandomi solo lo xanax perché come le dicevo e diventato x me acqua fresca con le EN anche se più o meno i principi sono fratelli.. Mi ha detto che x una settimana di iniziare con mezza pastiglia di cipralex per poi passare ad una intera.
Volevo solo chiederle: conoscendo già la cura e gli effetti iniziali del cipralex ( mi ha aumentato inizialmente l'ansia e mi dava nausea prima di star bene) non e meglio se anziché mezza ne prenda un quarto ? Andando così un Po più x gradi ? Oppure l'effetto se non ne prendo veramente mezza non ha senso?
Chiederò anche alla mia psichiatra ma mi interessava anche una sua consulenza dato che lo ritengo un ottimo dottore.
La ringrazio e le auguro una buona giornata.
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Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22 3
Va benissimo mezza come le ha detto la Dott.ssa.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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