Conati ansiosi senza vomito

Buongiorno, sono un ragazzo di 23 anni. Da tre anni circa soffro di problemi di ansia, attacchi di panico e forse (ma ancora non mi è stato chiarito dagli specialisti) un po' di depressione. Ho assunto costantemente il trittico in dosaggi variabili - sono arrivato oggi a prendere 65 gocce al giorno - e con minore continuità il levopraid (15 gocce, tre volte al giorno). Ho assunto per poco meno di un anno anche il Neurontin nel dosaggio di 900 mg al giorno. Il mio problema massimo sono sempre state le somatizzazioni: all'inizio ho dovuto sopportare conati d'ansia (probabilmente legati anche alla mia fobia del vomito), poi un forte disturbo della deglutizione guarito grazie al levopraid e oggi di nuovo i conati senza vomito. Io nella vita sono studente universitario e giornalista. I conati mi possono cogliere sempre e ovunque, ma soprattutto quando sono in compagnia o quando sono ad una conferenza stampa (con la conseguenza imbarazzante di dover abbandonare il campo).

Sono in terapia da circa un anno e mezzo da uno psicologo specialista in ipnosi ericksoniana e terapia cognitivo-comportamentale.

Da circa un anno, da quando sono stato lasciato dalla mia fidanzata ho affrontato soltanto difficoltà e delusioni visto che anche nel mio lavoro è difficile avere successo prima dei 30 anni.

In attesa che cambi psichiatra, a causa delle forti incomprensioni con il mio attuale medico vorrei sottoporvi tre domande:

-Da un disturbo psicosomatico come il mio si può guarire?
-La mia terapia in cosa è inefficace?
-Esistono dei farmaci efficaci che non siano né gli SSRI né gli SNRI, già provati e ai quali sono risultato intollerante anche perché causano nausea per 3 settimane (vero carburante per la mia ansia e per i miei conati)? Il mio precedente psichiatra mi aveva dato il Prozin (10 gocce al giorno), ma l'unico effetto è stato causarmi impotenza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

la sua patologia e' trattabile con i giusti presidi.
Attualmente il trattamento previsto e' con antidepressivi e la nausea lamentata quale effetto della assunzione si dovrebbe ridurre nel corso delle settimane successive.

L'utilizzo di benzidiazepine e' sconsigliato nel lungo termine.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Caro dottore,

La ringrazio per la rassicurazione sul fatto che la mia sindrome psicosomatica possa essere sconfitta con un adeguato trattamento.

Le chiedo, però, se per intervenire sul mio umore esistono delle alternative ai classici SSRI.

Non ho intenzione di buttarmi sulle benzodiazepine, anche se prima di far funzionare un buon antidepressivo avrei bisogno di un tampone per permettermi di tornare a lavorare e a rapportarmi con il prossimo con una certa serenità.

La ringrazio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La decisione sul trattamento e la valutazione sulla opportunità di prescrizione di altre classi farmacologiche e' una prerogativa della visita psichiatrica diretta.
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