Stati d'ansia perenni

Gentili dottori
Nella mia famiglia abbiamo purtroppo un nostro congiunto affetto da autismo diagnosticato in età adulta. Purtroppo negli ultimi mesi la situazione è precipitata in quanto si sono creati da un giorno alla notte gravi stati d'ansia (palpitazioni, scatti per qualsiasi rumore e fobie varie) ed in aggiunta a ciò c'è l'assenza di sonno (ormai è una settimana che non dorme) e il fatto che la persona in questione non si siede mai sta tutto il giorno e la notte in piedi. Lo psichiatra che la segue (è in cura presso il cim del paese) non sa più come comportarsi in quanto ha cambiato terapia varie volte. Il ricovero l'ha escluso in quanto le medicine che prenderebbe sarebbero le stesse che prende a casa. Se avete consigli a riguardi sono ben accetti. Attualmente la terapia comprende il tranquirit 5ml (25 goccie la mattina e 25 la notte) il seroquel 50 (per la notte) e l'akineton. Grazie per l'aiuto
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

1. l'autismo, come disturbo dello sviluppo, è una patologia che insorge in età infantile e continua ad essere presente nel corso della vita.

2. la terapia che sta assumendo è essenzialmente sedativa, ma non ipnoinducente, ed e rappresentata principalmente dal diazepam in quanto la quetiapina è notevolmente sottodosata, il biperidene serve solamente quando sono già presenti effetti collaterali secondari ad alcuni specifici farmaci che comunque non sta assumendo,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6

La terapia farmacologica attuale mi sembra di essere quasi solo sintomatica aspecifica. E' opportuno l'approfondimento diagnostico che può aiutare a programmare meglio le cure. L'Autismo come diagnosi di per sé dificilmente giustifica le manifestazioni descritte. Se una delle diagnosi è comunque l'Autismo, gli interventi farmacologici non sono l'unico mezzo, esistono anche quelli psicoeducativi.

Quanti anni ha la persona? E' l'interessato stesso che ha escluso il ricovero? Dunque è una persona che può ragionare? Allora magari è più corretto, dal punto di vista etico, che lui sia al corrente della Sua richiesta di consulto o che richieda lui stesso il consulto da noi?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori
Vi ringrazio per le risposte. La persona in questione ha 29 anni ed attualmente non è autosufficiente quindi non ha preso lei le decisioni. Da quello che ho capito quindi la terapia che sta seguendo non induce al sonno.. non capisco perchè il dottore non aumenti il seroquel. Devo comunque aggiungere che la persona ha problemi psichici e quindi non è in grado di esprimere il proprio disagio.. Ciò che + mi preme è il fatto che non riposa mai sta sempre in piedi infatti stamattina non si reggeva ma comunque non riesce a sedersi.. Voi che tipo di terapia consigliereste? Devo aggiungere che il neurologo ha escluso qualsiasi problema.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
dall'osservazione che l'interessato ha problemi psichici non si deduce automaticamente che non possa esprimere il proprio disagio (esistono proprio a posta gli specialisti in psichiatria che dovrebbero essere capaci di cogliere il disaggio anche se espresso in modo anomalo), e solo visitando la persona interessata dal vivo e conoscendo in modo abbastanza approfondito la sua storia, si può prescrivere la cura. I pareri che noi come specialisti possiamo esprimere on line possono aiutare ad un miglior orentamento, ma non devono essere concepiti come prescrizioni, e vanno sempre discussi con lo specialista curante.

Nel caso specifico, l'insonnia va vista come parte di tutto il quadro morboso da Lei descritto (che si osserva anche di giorno) e, benché l'insonnia è preoccupante già di per sé, ma è anche un sintomo della malattia di fondo, la quale ultima deve essere soprattutto meglio diagnosticata e curata in modo più ottimale.

L'Autismo di per sé difficilmente spiega i sintomi descritti, ma può associarsi alle altre malattie psichiche che li spiegerebbero meglio e indicherebbero la via per il trattamento. Delle ipotesi diagnostiche da sottoporre alla valutazione alla visita è che possa trattarsi di un Disturbo di Umore.
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