Domanda molto strana

Salve, vorrei chiedere una cosa che mi assilla da anni e vorrei sapere se il mio problema ha un nome. Allora io sono innamoratissima della mia città, la amo alla follia, e non riesco ad allontanarmi da essa, se penso ad un eventuale futuro fuori dalla mia città io mi sento male, il mio ragazzo abita in un paese che dista dal mio 39 km, pochissimo, ma se io immagino di dover vivere li per sempre o anche solo in altri paesi e città io sto male, mi viene l'angoscia, sento che gli altri posti non mi appartengono, ripenso alla mia infanzia agli amici, ai vicini di casa,ai posti della mia città, come se per stare serena ho bisogno di vivere la mia città i luoghi dove sono cresciuta le persone che conosco da una vita etc etc come se fossi radicata qui', gli altri posti , sopratutto se piccoli paesi, mi fanno soffocare.ho bisogno di vedere e vivere posti che conosco, è vero che non ho un bel rapporto con i genitori del mio ragazzo e se penso di dover vivere vicina a loro mi disgusto ancora di piu' ma non penso dipenda solo da quello. non so se riesco a spiegarmi, ma io se penso che quando mi sposo devo cambiare residenza per un altro luogo mi sento male. riuscirei a concepire di stare al massimo in una città che dista 5 km dalla mia dove ho fatto la scuola per molti anni anche questa città la sento un po' mia, ma la mia città ha qualcosa in piu'. Ho studiato tempo fa una cosa simile che aveva a che fare con un concetto di identità nazionale....aveva dei concetti simili.
Il mio problema ha un nome?

grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

Il problema dove sta ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Utente
Utente
Sta nel fatto che se mi dovessi sposare non riuscirei ad andare ad abitare nel paese del mio ragazzo, dove lui ha la sua azienda e in nessun altro posto che non sia la mia città

grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utente,

"se mi dovessi sposare non riuscirei ad andare ad abitare nel paese del mio ragazzo"

Questo non è un dato di fatto, è un'ipotesi attualmente non verificata.
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
il sentimento che Lei esprime si potrebbe descrivere con il nome di "Nostalgia", originariamente intesa come la tristezza per la propria casa / proprio paese che la persona vive una volta è nel luogo lontano. Come tale non è più considerata una malattia medica nel senso stretto (lo era considerata fino a pochi secoli fa). Oggi, visto che il termine ha acquisito un significato più lato, e, considerando i meccanismi psicologici sottostanti, si potrebbe parlare del timore che qualcosa già vissuto possa non tornare più o che non è così scontato come prima. Sono sentimenti che possono accompagnare le svolte ed i passaggi fra le fasi della vita. E' un fenomeno psicologico rilevante in particolare nella Psicologia Transculturale e dell'età Adolescenziale.

Possiamo essere sicuri che anche se Lei rimanesse nella stessa città, questa città e tutto quello che ospita rimarrebbero sempre gli stessi ? Quanto conta il fatto di cambiare, oltre alla città, anche il ruolo sociale (da figlia a sposa) che impone altri diritti e altri doveri ?

Il fenomeno, in effetti, centra anche con l'acquisizione del senso dell'identità (nazionale, culturale, ecc.) che è il suo, se lo si può dire "lato positivo". Tuttavia, se i sentimenti di nostalgia sono troppo intensi, possono impedire alla persona l'evolversi verso la maturità e la crescita personale.

Penso che la figura alla quale sarebbe corretto rivolgersi, eventualmente, è uno psicoterapeuta.

Dr. Alex Aleksey Gukov