Assumere antidepressivo in questo modo....

Gentili dottori....
Il mio medico dopo avermi prescritto entact e sopratutto dopo aver compreso perfettamente la mia fobia per i farmaci,ha deciso di farmi assumere entact in questo modo,per assecondare le mie paure.

PRIMO E SECONDO GIORNO:1 GOCCIA
TERZO E QUARTO GIORNO:2 GOCCE
QUINTO E SESTO GIORNO:3 GOCCE
SETTIMO E OTTAVO GIORNO:4 GOCCE
NONO E DECIMO GIORNO:5 GOCCE PER UNA SETTIMANA
DOPO 10 GOCCE

Il mio terrore sono rappresentati dagli effetti collaterali (riguardanti solo quelli sulla sfera psichica,quindi ansia e attacchi di panico) e anche per questo ha deciso di somministrarmi una cura con benzodiazepine di supporto ai possibili effetti collaterali di natura psichica ma sopratutto per contrastare il mio terrore riguardante gli psicofarmaci.


La domanda è questa: Utilizzare un dosaggio cosi modesto mi aiuterà a capire subito se il farmaco come effetto collaterale mi sta dando ansia o attacchi?
E quindi capire se vale la pena continuare o meno ad assumerlo.

Il dottore mi ha dato questo dosaggio dicendomi che così se il farmaco mi darà effetti collaterali di natura ansiosa me li darà gia dalla prima seconda goccia e di natura modesta,cosi potrò sospenderlo senza troppa sofferenza.
Viceversa se gli effetti saranno leggeri o nulli anche a 5 e 10 gocce potrò stare tranquillo.

Che ne pensate?
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Questo tipo di adattamento è la risposta in un certo senso inevitabile per ottenere l'assunzione da parte del paziente, nel suo interesse di arrivare poi ad una risoluzione del disturbo. Diciamo che in linea di massima è vero che un lento adattamento a basse dosi può essere più indolore, è anche vero che nel decorso normale di un disturbo sotto trattamento è previsto un possibile iniziale peggioramento nelle prime 2-3 settimane alle dosi standard. Un conto è la paura, che come tale va gestita (e il medico lo sta facendo), un conto è il senso da dare al possibile iniziale peggioramento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,
non vorrei che mi stesse dicendo che quando arriverò alle dosi terapeutiche per la prima volta avrò comunque gli stessi effetti collaterali.

A questo punto che serve iniziare così?
La mia paura sta nel fatto che l'entact è molto segnalato per questi peggioramenti di natura ansiosa,a differenza del sereupin le cui lamentele si rifanno a disturbi di altra origine (che non temo particolarmente)

Dico ciò in virtu dei post che si possono leggere sui vari forum che trattano le esperienze dei pazienti con questo genere di farmaci.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Ma lei dal 12 agosto ad oggi che e' 12 settembre ha mai assunto il farmaco?

Ha rifatto la visita psichiatrica oppure la prescrizione che scrive ora e' quella del 12 agosto?

Lasci perdere i forum con le "esperienze" dei pazienti, ognuno reagisce alle terapie in modo differente.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
ma perché lei non risponde alla domanda che ho fatto?
Dottor Ruggiero sta iniziando a stancarmi,è pregato di non rispondere più ai miei consulti perché le sue risposte non sono gradite.

Distinti saluti.
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Che le mie risposte non le siano gradite poco mi interessa.

Perchè invece non risponde alle domande?

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Io ho fatto una domanda ben precisa,il Dottor Pacini con educazione e competenza mi ha risposto,non come lei che ogni volta che faccio una domanda non mi risponde continuando a dare risposte provocatore o inutili.

Forse non sa che chi scrive è gente che soffre,a differenza sua che continua a non rispondere alla mie domande dando risposte inutili solo per mettere in luce la sua bella faccia.
Cosi toglie anche la possibilità ad altri medici di rispondermi,che magari non lo fanno perché certi che abbia già ricevuto risposta e concentrandosi con altri pazienti che non hanno ancora avuto assistenza.

Sarà segnalato allo staff insieme alle altre risposte inutili che mi ha dato,questa volta ha superato ogni limite.
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Intanto risponda alla mia domanda.

Cosa che ancora non ha fatto.
[#8]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La visita psichiatrica la faccio ogni settimana.

Ho preso solo una volta entact 5 gocce e mi sono sentito male 20 minuti dopo. Ovviamente non ritengo responsabile il farmaco del mio malessere.

Adesso ho risposto alle sue domande.

Distinti saluti
[#9]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Per essere precisi non ha risposto in modo completo, cioè dal 12 agosto che e' più o meno il giorno della prescrizione ad oggi 12 settembre come ha assunto il farmaco?

Ha iniziato con la prescrizione indicata e si è fermato a 5 gocce oppure non ha mai iniziato?

Quale benzodiazepina e' associata ed a quali dosaggi?
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
In questo mese ho preso l'entact una sola volta (come ho già detto in precedenza...) solo 5 gocce.
Quindi in tutta la mia vita ho assunto solo 5 gocce.

Ho preso xanax solo 2 volte,da domani devo prenderlo tutti i giorni.
0,25 al mattino e 0,50 al bisogno.

Lo Xanax mi servirà per tamponare gli effetti collaterali dell'entact qualora me ne dia.
[#11]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quindi da domani deve reiniziare la terapia con i dosaggi che ha scritto prima.

La procedura può considerarsi corretta.

Qualora vi possano essere effetti collaterali ulteriori è da valutare la possibilità che l'escitalopram possa non essere ben tollerato.

La casistica di non tolleranza di escitalopram è piuttosto bassa ma possibile.
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la risposta.

Distinti saluti
[#13]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Mi sembra di aver semplicemente detto che la scelta del suo medico è diretta a evitare che lei sospenda prematuramente il medicinale dopo prime reazioni negative, ma comunque il concetto guida è che la reazione al farmaco non è la risposta, sono due stati diversi del cervello che cambia durante l'esposizione al farmaco. Gli effetti negativi tendono ad esserci all'inizio, a dosi anche piccole, mentre a dosi superiori mediamente le persone stanno meglio dopo 2-3 settimane, non è un discorso lineare dose-risposta. In ogni caso, se la paura è il punto essenziale, non va utilizzato come guida.
[#14]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Quindi Dottore Lei sta dicendo questo:
Anche a dosi minime,se il mio organismo non tollera il farmaco,potrei stare male.
Ma il mio malessere sarebbe la risposta che il farmaco non è adatto a me.

A dosi più alte,potrei comunque stare male,e quella sarebbe la risposta e non la reazione.

In conclusione,il dosaggio fatto in questo modo permette di capire come il mio organismo reagisce al farmaco.
Se reagirà bene,ciò non toglie che a dosi piu altre potrei stare male.
Ma se a dosi minime potrei stare male,qualora ciò accadesse mi farebbe capire che a dosi terapeutiche è meglio non arrivarci.

Posso riassumere in questo modo?
[#15]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

No, non ci siamo. Riproviamoci.

L'unico modo per rendere meno probabili e intense reazioni iniziali negative è fare come fa il suo dottore. Tuttavia iniziali peggioramenti sono previsti e preludono solitamente a risposte positive dopo le prime 2-3 settimane a dose normale. Andare più lenti con l'aumento dose vuol dire anche ritardare questa risposta prevista, naturalmente.

Avere paura degli effetti non è una guida alla dose, così come le reazioni iniziali non sono una guida per stabilire se rispodnerà o meno al farmaco.

Le persone in genere stanno peggio subito a dosi piccole, e dopo stanno meglio a dosi più alte, per un meccanismo di adattamento che si svolge nel tempo.
[#16]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Credo di avere capito Dottor Pacini,e ovviamente La ringrazio per il tempo che mi sta concedendo.

Però se la paura del paziente non è una guida alla dose per il terapeuta,perché darmi meno gocce?

Se poi sto male lo stesso...

Mentre se lei mi dicesse che con meno gocce gli effetti collaterali sono meno evidenti,e che una volta adattatomi al farmaco,perché non è la dose che mi libera dagli effetti collaterali ma il tempo di assunzione- allora ho capito perfettamente.

Ma se mi dice che anche con poche gocce gli effetti possono essere simili a quelli derivanti dall'assumere subito un dosaggio terapeutico,qual è il vantaggio che si cela dietro un inizio con tale modalità?
[#17]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Iniziare piano per evitare che eventuali sintomi siano più intensi, o per darLe più sicurezza al fine di avviarla verso la cura. Possono avere effetti simili ma tendenzialmente ne avranno meno.
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