Ansia ed angoscia nei periodi di cambiamento

Gentili Dottori scrivo per avere un consiglio sui problemi che affronto in questo periodo. La mia storia comincia tre anni fa in cui ho accusato attacchi di panico durante un trasferimento verso una città estera dove avrei lavorato. All'arrivo ho avuto il primo attacco di panico che mi ha lasciato per i quattro mesi successivi senso di ovattamento e vertigini persistenti nonchè una forte ansia. Dopo quel periodo tornato in Italia a casa mia tutti i sintomi sono scomparsi con sporadicissime crisi d'ansia che non mi davano particolari problemi. Dallo scorso Giugno sono tornati gli attacchi di panico con conseguente senso di vertigine e ovattamento alle orecchie, premetto che il periodo in esame è un periodo particolare: da meno di un anno ho accusato un forte lutto vissuto in prima persona, la fine del periodo universitario di cui mi manca soltanto la tesi, la decisione di un trasferimento in altra città, nel frattempo è arrivata una proposta di lavoro ed al momento mi trovo in bilico tra due città senza avere certezze sicure sul futuro. In questo momento i miei problemi si sono modificati, se durante l'estate ho accusato le vertigini e il senso di ovattamento per i quali ho eseguito vari esami (otorino, tac encefalo, esami del sangue di routin) nonchè la solita ansia sopratutto fuori casa come una leggera agorafobia che però non ha modificato i miei stili di vita, al momento accuso solo una forte ansia e un senso di angoscia che non è continuo ma arriva a momenti e poi va via sopratutto se mi distraggo e non ci penso. Ho consultato ieri uno psichiatra perchè mi aiutasse a capire cosa succede e come muovermi, dall'esame durato 30 minuti più o meno mi ha detto che non crede i miei siano veri e propri attacchi di panico o comunque che sono legati ai periodi di cambiamento. Mi ha consigliato di leggere un testo, appuntare in un quaderno se capitaranno altri attacchi di panico descrivendo nei particolari tutto e di rivederci tra qualche settimana per capire se è il caso di intraprendere una cura o no. Non ho mai preso nessun tipo di farmaco riuscendo anche se con fatica a superare i problemi
Vorrei da voi un consiglio su cosa fare, premetto che attualmente il senso di ansia ed angoscia si è attenuato o per lo meno non è continuo come alcune settimane fa, sento un leggero miglioramento dei sintomi.
Grazie anticipatamente dei consigli che mi darete
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

sarebbe il caso di ripetere una visita psichiatrica presso un altro specialista.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 172 5 1
Gentile Utente,

succede frequentemente che cambiamenti ed eventi come quelli da lei riferiti favoriscano la comparsa di sintomatologia ansiosa.

Segua le indicazioni che le sono state fornite durante la visita e si rivolga nuovamente, nei tempi suggeriti, allo specialista, che eseguita la diagnosi, saprà proporle il percorso terapeutico più idoneo (farmacologico, psicoterapico o in associazione).

Non si perda d'animo.


Cordialmente,

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.re Ruggiero,
la ringrazio innanzitutto della risposta ma potrei permettermi di chiederle perchè cambiare specialista, senza attendere magari di sistemare un secondo la mia vita quotidiana?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

se riferisce un disturbo, tale disturbo deve essere inquadrato dal punto di vista diagnostico e trattato in modo adeguato.

Lei ha chiesto il mio parere ed il mio parere è quello di trovare uno specialista che possa prendere una decisione più immediata.

Lei ha la facoltà di scegliere se seguire o meno il consiglio.

Cordiali Saluti
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