Quest'ansia penso sia anche legata alla mia iperidrosi ascellare

Salve,
ho 28 anni (sesso maschile).
Sto attraversando da qualche mese un periodo abbastanza stressante, sia per motivi lavorativi che personali (sentimentali).
Sono sempre stato una persona timida e molto ansiosa ma da qualche mese mi capitano episodi del tipo: quando sono a pranzo con altre persone, a volte mi capita di avvertire una "morsa" allo stomaco, vampata di calore, sudorazione e aumento battiti cardiaci...mi impongo di restare tranquillo (anche se l'istinto sarebbe di uscire per evitare che gli altri notino il mio malessere) e dopo qualche minuto tutto si normalizza.
Il fatto che questi "attacchi di panico" (?) durino poco non mi tranquillizza nel senso che ho paura che si possano ripresentare e quindi avverto un po' di ansia anticipatoria per certe situazioni quali, appunto, mangiare con altri.
Non mi capitano mai quando sono a casa mia.
Le prime volte mi capitava sulla metropolitana ma da alcuni mesi ho imparato a dominare il fenomeno in quel contesto quasi del tutto.
Quest'ansia penso sia anche legata alla mia iperidrosi ascellare (mi sottoporrò a un trattamento con botulino tra qualche giorno per ridurla).

Le mie domande sono:
secondo Lei, sarò in grado di dominare questo fenomeno da me anche in futuro o potrebbe diventare invalidante?
Consigliabile una visita psichiatrica?
(PS tenga presente che tra un paio di mesi mi trasferirò negli USA per lavoro)
In generale, cosa pensa del mio caso e quali consigli mi darebbe?

Grazie
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Le consiglierei di effettuare al più presto una visita psichiatrica per valutare il problema e, eventualmente, iniziare una terapia adeguata. Il fenomeno potrebbe aumentare di intensità e frequenza.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Anzitutto grazie,
...quindi suppongo che in questo caso generalmente non basti il classico sforzarsi di restare tranquilli e non pensarci.
Ultima domanda: in base alla sua esperienza di solito questi fenomeni si aggravano?
Non basta la forza di volontà per contrastarli?
In generale non vorrei sottopormi a terapie che comportino l'uso di farmaci...ho solo 28 anni e non mi andrebbe di assumere qualcosa tipo antidepressivi...

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
non p possibile prevedere se la sua situazione diminuirà di intensità fino a scomparire, o viceversa, aumenterà di frequenza e intensità fino a diventare via via più fastidiosa e limitante. quelli che lei descrive non sembrano dei veri e propri attacchi di panico, quanto piuttosto delle manifestazioni d'ansia. E' chiaro che online non è possibile nè confermare o smentire una diagnosi, nè prevedere una prognosi.
Comprendere quale sia realmente il suo disagio e l'entità dei fenomeni, e quindi, la eventuale opportunità di un trattamento, è possibile solo dopo una valutazione diretta.
Il risultato di una visita specialistica non è sempre e solo la formulazione una diagnosi e l'impostazione di un trattamento; spesso si può anche decidere di aspettare e monitorare la situazione.
Cordiali saluti
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