Ansia, angoscia, paura, sintomi fisici

Gentili Dottori,
per meglio chiarire la ma richiesta, ripercorro le fasi del mio problema.
6 anni fa - mentre preparavo la tesi di laurea triennale - ho passato un PERIODACCIO caratterizzato da sintomi quali febbricola persistente sui 37/37.3°, dolori muscolari, mal di testa, spossatezza e sensazione di non riuscire a fare le mie normali attività, sonnolenza, peso al petto. ho fatto TUTTE le analisi del caso, senza riscontrare nulla. Ho iniziato un percorso di psicoterapia analitica, anche perchè iniziavano ad aggiungersi sintomi che riconoscevo avere natura "psicologica" come vertigini, nausea, ansia, vista appannata, fame nervosa. Dopo pochi mesi di terapia stavo meglio e la febbricola era sparita. La terapia è durata 3 anni e mezzo e nel suo corso ho avuto alti e bassi. Mi sono iscritta al corso di laurea specialistica e dopo UN anno di psicoterapia ho passato il periodo peggiore: ansia "generalizzata", angoscia e inquietudine, vista appannata, vertigini,senso di non lucidità, tensione muscolare, che avevo TUTTI I GIORNI e per tutto il giorno... poi c'erano dei picchi d'ansia, degli attacchi che mi venivano in situazioni particolari. Per due mesi ho preso 4 compresse di xanax 0.25 al giorno, senza risultati. Dopo 7 mesi di questo periodaccio sono migliorata. Sono stata bene a lungo, sempre mentro ero in psicoterapia, e poi ho attraversato di nuovo un periodaccio di durata e intensità inferiore al primo. Dopo tre anni e mezzo di psicanalisi ho interrotto il percorso in seguito a un trasferimento per lavoro a 150 km da casa dei miei, per più di un anno son stata benino con l'aiuto di qualche goccia di delorazepam a bisogno. Da qualche mese sono tornata in psicoterapia da una psicologa specializzanda in psicoterapia gestaltica. Sto affrontando una fase di cambiamento di lavoro molto importante e DI NUOVO sto passando un periodaccio. E' iniziato con qualche attacco di ansia molto forte episodico, in seguito al quale uno specialista mi ha prescritto del tavor 1mg a bisogno. Sto facendo qualche settimana di pausa dalla psicoterapia perchè son tornata per qualche settimana nella città dei miei, e son due giorni che mi sento proprio male: angoscia, paura, inquietudine, peso al petto e groppo in gola persistente, tensione e dolore muscolare, mal di testa, vista appannata e paura, paura che sarà sempre così, paura di deprimermi in maniera seria, paura che non passerà mai oppure paura che saranno molto più frequenti e duraturi i brutti periodi che non quelli belli, in maniera tale da cambiarmi, avvilirmi, intristirmi... ammalarmi. La mia domanda è: come faccio a eliminare DEFINITIVAMENTE questo disturbo? E' reale la possibilità di un peggioramento che mi stronchi e mi deprima in maniera GRAVE, oppure sono solo pensieri ansiosi (se è reale, come evitarlo)? Una cura farmacologica risolverebbe il problema definitivamente? Il percorso psicoterapeutico attuale è appropriato al problema? Grazie mille e tanti auguri di buon anno!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
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Gentile Dottor Ruggiero, non ho mai fatto una visita psichiatrica.
Ho fatto alcune visite neurologiche presso lo specialista che mi ha seguito e mi segue per la prescrizione dei farmaci. Durante l'anno e mezzo di pausa dalla psicoterapia ho fatto la prima visita neurologica, e mi è stato prescritto depackin crono 500 due volte al giorno. L'ho preso per 5 mesi circa, associandolo a bisogno con le goccine di delorazepam - di cui però ho sentito meno necessità del solito. Un bel giorno ho deciso autonomamente di interrompere la terapia col depackin perchè non mi sembrava mi facesse stare meglio più di tanto, e, allo stesso tempo, mi sembrava di poter gestire da sola ansie piuttosto sopportabili e così comunicai al neurologo la mia decisione.
Un mese fa, appena ricominciato il periodaccio, sono tornata a visita dal neurologo, il quale ha ritenuto che non ho bisogno di una terapia STRUTTURATA ma che si adatta meglio al mio caso una cura a bisogno con tavor 1mg. io credo mi abbia trovata molto positiva, ma ora mi sento molto più male e più avvilità rispetto a un mese fa e chissà, forse,cambierebbe valutazione. Cosa mi consiglia di fare Dottore? Un nuovo controllo dal mio neurologo, oppure cambiare strada? la ringrazio di cuore e le auguro ancora un felice anno nuovo
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dopo
Utente
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Gentile Dottor Ruggero,
probabilmente sono stata un pò troppo prolissa.
Vorrei sapere se lei pensa che sto facendo il percorso giusto (psicoterapia gestaltica + consulti periodici dal neurologo per associare qualche farmaco secondo necessità) e devo pazientare e aspettare che il percorso dia i suoi frutti. Sono molto impaziente, vorrei capire se sto facendo la cosa giusta e se posso aspettarmi risultati positivi.
So che lei non è un guru è che nessun medico può fare promesse sicure al 100%... più che altro vorrei la sua opinione.
Capire se è normale che ci voglia tanto per questi problemi, o se forse ciò dipende da altro, da qualche errore di percorso... o da me, che ci do troppa importanza.

grazie mille, un saluto
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