- quali farmaci sono maggiormente indicati

Spett.li dottori on line, ho trovato vari interventi sulla discussione in merito alla “derealizzazione” presenti sul forum:

https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/22810-2-5mg-aumentano-la-serotonina.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/7193-depersonalizzazione-derealizzazione.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/12229-neurologi-e-psicologi-sono-andata-in-terapia-anche-per-due-anni-non-risolvndo-niente.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/17381-attacchi-di-panico-derealizzazione.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/20387-derealizzazione-ossessioni-attacchi-di-panico.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/11743-le-mie-condizioni-sono-molto-migliorate-rispetto-all-inizio.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/15280-un-certo-nervosismo.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/10689-ex-abuso-di-cannabis-e-problemi-correlati.html

Vorrei chiedervi, ove fosse possibile, un consiglio. Ringraziandovi anticipatamente e scusandomi per il tempo che vi sto sottraendo, vi descrivo il mio caso: Mi chiamo ******** e sono un manager. Anni fa’ ho gravitato nel mondo dello spettacolo come consulente artistico. Non ho mai gradito le droghe, tuttavia delle volte ho accettato di partecipare a festini. Proprio a causa di ciò, pian pianino, mi sono distaccato dall’ambiente ed ho concentrato le mie capacità manageriali in altri settori, ben più gratificanti per me stesso e per la società. Una sera mi fu offerta una canna composta da “erba” e, per la prima volta in vita mia, ho accettato. L’indomani, alla guida della mia vettura, fui colpito da crisi di panico e, con grande difficoltà, riuscii a rincasare. Da quel momento mi è sopraggiunta una sintomatologia strana: Stanchezza, distrazione, perdita di concentrazione, disturbi alla vista, perdita di equilibrio, senso di disagio, ovattamento mentale, senso lieve di disperazione, difficoltà comunicative, ecc… ecc… ecc… (detta derealizzazione). Feci molteplici visite e, dato che i sintomi non passavano, mi sono rivolto a vari studi di psicologia e psichiatria. Questo dal 1998 al 2002. Periodi in cui il disturbo era praticamente costante. Dopo svariati test, decisi di rivolgermi al prof. C*****o ed alla dott.sa D***'***o. Dopo 1 anno di cura con sedute di terapia, uso di xanax, prozac e tofranil, il disturbo sembrava essere passato. A seguire, tuttavia, si è riacutizzato e, in preda alla disperazione, ho cominciato a mangiare ed a bere. Sono ingrassato in un anno di 40 chili. Con forza di volontà, dal 2005 ho seguito una dieta equilibrata ed oculata (sotto controllo medico) ed ho riconquistato la forma perfetta. I sintomi di derealizzazione, sono diminuiti, tuttavia a volte ritornano e mi condizionano gravemente nella vita quotidiana e nel lavoro. Gradirei un vostro parere tecnico ed eloquente in merito:

1)Origini del problema (l'uso di "erba" ha attinenza? - procura danni gravi? - cosa mi è successo? - esistono teorie standard?);
2)Possibili cure (premetto che ho letto ed analizzato tutti i post suindicati (troppo evasivi!!!) - esistono terapie che hanno dato risultati al 100%? - quali farmaci sono maggiormente indicati?);
3)Esiste una via di fuga (senza finto buonismo, posso guarire? - come? - potete citare esempi pratici? - avete testimonianze di persone guarite dalla derealizzazione?).

Invio i miei più cordiali saluti e auguro buon lavoro.
[#1]
Dr. Francesco Favaretti Camposampiero Psichiatra, Psicoterapeuta 36 1
Egregio Interlocutore, capisco la sua esigenza di avere risposte chiare e supportate da dati incontrovertibili, ma, purtroppo, per i disturbi psichici (ma forse neppure per la medicina in generale) non è possibile dare una garanzia di esito positivo al 100%: se pensa alla complessità di una personalità e di una psiche non troverà strano ammettere che i fattori in gioco (intrapsichici, costituzionali, socio-ambientali, relazionali, ecc.) sono così numerosi che la pretesa di analizzarli tutti e computarli statisticamente è assolutamente illusoria. Posso dirle che sicuramente disturbi come quelli di cui ha sofferto e in parte soffre ancora hanno trovato - come del resto è stata sua esperienza diretta - nella psicoterapia (associata o meno a psicofarmaci) enormi possibilità di miglioramento. Non userei però il termine di "guarigione" quanto piuttosto quello di un percorso maturativo o formativo motivato dalla curiosità di capire a fondo le ragioni del proprio disagio e di conseguire una migliore condizione di vita. Questo percorso non può avvenire in tempi brevi, richiede impegno, costanza e proiezione a lungo termine.
Quanto alla possibile concausa rappresentata dall'uso di "erba", ritengo che, in una certa percentuale di soggetti che ne fa uso, si verifichino delle esperienze psichiche che hanno un effetto patogeno. Naturalmente poi solo conoscendo nel dettaglio il caso particolare si può essere più precisi.
La mia indicazione consiste nell'invitarla a riconsiderare in uno o più colloqui con uno psichiatra, l'ipotesi di una psicoterapia a medio-lungo termine.

dott. Francesco Favaretti Camposampiero

[#2]
dopo
Utente
Utente
Spett.le dott. Favaretti,
la ringrazio per la sua risposta. Devo dire che negli ultimi 10 anni (da derealizzato o quasi!!, mi consenta la "battuta"), ho studiato in maniera approfondita il fenomeno.

Nella mia città natale, dove attualmente risiedo, non ho trovato terapeuti in grado di alleviare i miei disagi. Esempio eclatante, sta nel fatto che quando ho deciso di rivolgermi all'illustre prof Ca***no di Pisa, egli stesso ha notato che le precedenti terapie prescrittemi avevano grosse lacune.
Utilizzando le opportune combinazioni di farmaci, difatti, il professore mi ha avviato a grossi miglioramenti.
Al momento, per impegni lavorativi, mi diventa impossibile viaggiare per motivi personali, pertanto le chiedo se lei ha riferimenti e/o nominativi validi sulla città di Potenza.
Per quanto concerne l'uso di "erba", ho citato l'esempio, solo perché a seguito della mia unica esperienza in materia, ho avuto un attacco di panico; a seguito di cui, è insorta la derealizzazione.

Le chiedo, inoltre:
1) esistono controlli medici ed analisi da fare?
2) esistono farmaci di nuova generazione da poter proporre ad un eventuale nuovo mio interlocutore terapeuta?
3) ha consigli da darmi? è possibile che il fumare sigarette influisca sulla mia percezione della realtà?

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Francesco Favaretti Camposampiero Psichiatra, Psicoterapeuta 36 1
Egregio Interlocutore, a me, orientativamente, non sembrerebbe esserci indicazione per ulteriori esami e/o controlli medici e, per quanto riguarda i farmaci, vengono sempre immessi nuovi farmaci, ma, come ha potuto verificare, anche se possono essere di notevolissimo aiuto, non risolvono completamente il problema e comunque richiedono di essere prescritti e poi controllati sulla base di una conoscenza diretta del paziente.
Per quanto riguarda l'ipotesi psicoterapia, non ho nominativi sulla città di Potenza. Posso comunque indicarLe:
la dott.ssa SCARNECCHIA Mariagrazia a Napoli
il dott. Giuseppe RUGGIERI a Taranto tel. 099/7328263.
Con i migliori auguri
F. Favaretti Camposampiero
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve, vi ringrazio tutti per le risposte inviate e, se qualcuno di voi volesse aggiungere qualcosa mi farebbe molto piacere ricevere ulteriori info. Saluti e buon lavoro
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